Artea portata di smartphone: sono ormai tante le applicazioni pensate per gli art lovers. Ogni app su cui scrollare per trovare bellezza può avere mille
1. Google Arts and culture
La prima da scaricare. Contiene in versione touchscreen quel magnifico scrigno di bellezza che è la piattaforma artistica di Google, continuamente aggiornata di experiences che vanno dalla visita virtuale dei più grandi musei del mondo alla contemplazione di una singola opera d’arte con la musica.
Un ritratto di Frida Kahlo. Nickolas Muray Photo Archives
2. Daily Art
Una pillola d’arte al giorno, disponibile anche nella versione in italiano. Quotidianamente sul display del cellulare appaiono capolavori di arte classica, moderna e contemporanea, con la storia della loro creazione e il loro significato. È una specie di “bigino digitale dell’arte”, perfetto per conoscere le opere più note conservate nei musei, nei palazzi e nei siti archeologici del mondo.
3.Smartify
Un po’ Spotify un po’ Shazam: utilissima. Smartify rende l’arte smart e accessibile a tutti perché è dotata di riconoscimento automatico dell’opera, una volta inquadrata nel display. Niente più strizzate d’occhi per leggere le minuscole didascalie vicino a quadri o sculture: basta inquadrarle e l’app ne rivela titolo, autore e storia. Non solo: ogni opera inquadrata va a creare una sorta di galleria d’arte personale sul cellulare che l’app si propone di ampliare suggerendo di tanto in tanto nuovi contenuti per stuzzicare la curiosità di chi fa scrolling.
Claude Monet (1840-1926), Nymphéas, 1916-1919. Parigi, Musée Marmottan Monet © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images
© Photo Josse/Leemage
4. Magnus
È nata qualche anno fa per tenere gliartloverssempre aggiornati sugli eventi legati all’arte della loro città: vernissage, opening di gallerie, mostre e talk. Il suo ideatore, Magnus Resch, è colui che ha concepito uno dei database di arte contemporanea più grande al mondo (Larry’s Listhttps://www.larryslist.com/): oggi Magnus soffre però la concorrenza delle app di lifestyle delle singole città, che riescono a dettagliare meglio gli eventi locali.
5. ArtLand
Perfetta per chi ama l’arte e anche per chi ama comprarla. Questa app si concentra sulle città d’arte a più alto tasso di contemporaneità (e quindi New York, Londra, Parigi, Berlino e anche la nostra Milano) di cui indica mostre ed eventi da seguire, le aste on line cui è possibile partecipare. Permette anche di entrare in contatto con diversi collezionisti privati, che rendono accessibile alla community le loro collezioni.
Bonus track
Se però avete voglia di qualcosa più made in Italy si può aggiungere l’app del Fai: molto scaricata durante le classiche “Settimane del Fai” di autunno e di primavera, permette di visitare i gioielli artistici e paesaggistici del Fondo Italiano per l’Ambiente come una tradizionale guida cartacea, offrendo itinerari, percorsi, indicazioni.
Oggi quasi tutti i musei italiani hanno ideato – anche per motivi di igiene e praticità legati alla recente pandemia – un sistema di didascalie e di guide museali basata sul QR code e altrettanto accade per le mostre temporanee: l’arte passa sempre più frequentemente sui nostri telefonini. Tra le app italiane meglio configurate, c’è ArtIn: al momento, ad esempio, si può scaricare una audioguida suVenezia che comprende la storia dei grandi monumenti e anche percorsi meno scontati, pensati da architetti e storici dell’arte e arricchiti da contenuti speciali, come la voce di Hemingway che racconta la sua Serenissima.
In apertura: Il bacio di Francesco Hayez
La basilica di San Marco a Venezia
© Imagno