Anelli di fidanzamento: come scegliere il modello perfetto

Esiste l'anello di fidanzamento perfetto? Se pensiamo alla poetica dell'amore, forse, basterebbe un cerchio di legno o un giro di corda. Il significato più puro,

del pegno d'amore, è infatti una promessa che durerà per l'eternità. O, almeno, è quello che si pensa e spera.

Se l'abito bianco è una tradizione relativamente recente, quando nel 1840 dopo il matrimonio della regina Vittoria con Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha questo capo diventa popolare, l'anello di fidanzamento ha una storia ben più lunga e sfida tempo e mode. Sarà il fascino dell'eterno a renderlo un elemento imprescindibile per suggellare l'unione tra due persone, un oggetto che racchiude la magia del fatidico “sì” e l'impegno rinnovato di amore e fedeltà.

Melanie Casey

Dalla fede al solitario, all'anello con diamante

La fedina nasce nella cultura egizia, l'usanza viene poi portata avanti dai romani, ma è con l'Arciduca d'Austria Massimiliano I che il cerchio d'oro viene arricchito con un maestoso brillante: è il 1477 e il nobile sceglie un anello in oro con diamante come promessa del matrimonio con Maria di Borgogna.

Il solitario più famoso è del 1886: l'oro giallo viene sostituito dal platino e l'unico diamante è elevato da sei griffe. Siamo al 727 della Quinta Strada di New York e Charles Lewis Tiffany  crea l'iconico Tiffany Setting.

Tiffany® Setting

Nel '900 diventa una vera tradizione, grazie ai meccanismi del marketing: De Beers nel 1938 incomincia una massiccia campagna pubblicitaria con importanti claim sulla cifra da spendere - nei giornali dell'epoca si legge “un mese di stipendio” -, mentre nel 1948 la copywriter Frances Gerety scrive “Un diamante è per sempre”, e così il celebre slogan contribuisce a diffondere l'immagine dell'anello di fidanzamento con diamante come promessa dell'amore eterno. 

Non sempre l'anello va portato all'anulare sinistro…

Donare e ricevere un anello, significa instaurare un vincolo tra due persone. Basta pensare che durante la Rivoluzione Francese c'era l'usanza di avere un anello spaccato in due, le cui metà erano custodite dai rispettivi amanti. 

In Italia c'è l'usanza di tenere l'anello di fidanzamento all'anulare sinistro, questo perché secondo un’antica credenza vi passa una vena che arriva direttamente al cuore. Da qui il significato poetico. Ma non per tutti i Paesi è così: in Spagna e Grecia si porta alla mano destra.

La misura dell'anello

In un recente articolo vi abbiamo fornito tutte le informazioni per prendere la misura dell'anello, se non potete trattenere un modello che solitamente indossa. 

Gli orafi ci ricordano che la misura perfetta dell'anello non esiste: un anello ottimale sarà leggermente largo la mattina, calzerà a pennello all’ora di pranzo e sarà strettino la sera. 

Unico suggerimento che vi possiamo dare è di stare attenti alla misura del diametro e della circonferenza, e di non confondere i dati. 

Gli anelli di fidanzamento più famosi (e costosi)

Appena una coppia famosa, anche royal, comunicano pubblicamente (o ufficialmente) il fidanzamento, due sono i pensieri che solleticano la curiosità: chissà quale anello ha scelto per dichiararsi e quale abito da sposa sceglierà per dire “sì”. Al di là dei gusti personali, sembra che la grandezza della pietra e il costo siano sintomo di quanto l'amore sia forte (noi abbiamo qualche dubbio in merito…!): pensiamo alla storia d'amore tra Elizabeth Taylor e Richard Burton, costellata da gioielli sfavillanti, e suggellata con lo storico diamante Krupp da 33 carati. Sempre per il tema “grandi dimensioni”, Kim Kardashian si è dovuta “accontentare” di 18 carati, mentre Amal Alamuddin custodisce in casa un pezzo di “soli” 7 carati. Meno chiacchierato ma di notevole grandezza è l'engagement ring di Hilary Duff, ricevuto dall'ex marito giocatore di hockey professionista Mike Comrie, da cui svetta un brillante di ben 14 carati. Un caso più unico che raro riguarda proprio Victoria Beckham, che dal marito ha ricevuto ben 14 engagement ring!

© Tim Graham

Un capitolo a parte va speso per le spose royal: gli anelli di fidanzamento sono unici e di squisita fattura. Ma non sempre è così. Il più famoso è proprio quello di Lady D, scelto direttamente dal catalogo di Garrard: un pezzo d'oro in oro bianco, con 14 diamanti e al centro un imponente zaffiro blu taglio ovale di 12 carati. Oggi è al dito di Kate Middleton e molte sognano uno zaffino al posto di un “classico” diamante.

Un fatto alquanto curioso riguarda l'anello di fidanzamento della Regina Elisabetta II, che non ha mai tolto dal dito: siamo nella Seconda Guerra Mondiale e i reali di Grecia sono costretti a lasciare il Paese, emigrando a Parigi. Il pegno viene disegnato direttamente dal Principe Filippo, utilizzando i diamanti riciclati dalla tiara della madre, Alice di Battenberg. Un gesto nobile e alquanto romantico.

© Getty Images

Il pegno d'amore donato a Grace Kelly ha, invece, un valore patriottico: il Principe Ranieri III, sceglie un anello Eternity firmato Cartier, ovvero una fede dove si rincorrono rubini e diamanti, dove il rosso e il bianco simboleggiano i colori del Principato.

I tagli del diamante

  • Round Cut - È l'anello di fidanzamento tradizionale, soprattutto se proposto nella forma del classico solitario.

  • Emerald Cut - Rappresenta il lusso, perché questo taglio è adatto ad una pietra mediamente grande. È il preferito delle star di Hollywood.

  • Cushion Cut - Anche questo taglio richiede una pietra piuttosto grande ma l'effetto finale è dal fascino retrò.

  • Asscher Cut - Questo taglio è davvero raro perché richiedono moltissima precisione. È molto simile al taglio smeraldo ma con una proporzione diversa: la forma geometrica non è un rettangolo ma un quadrato. Inventato nel 1902 dai fratelli Asscher, divenne popolare negli anni '20.

  • Oval Cut - È  caratterizzato da una morbida shape, in stile romantico.

  • Pear Cut - La forma a “pera” non è convenzionale: è adatta a una personalità eclettica o creativa.

  • Princess Cut - Soluzione tradizionale, caratterizzata da un taglio squadrato: solitamente presenta una struttura a pavé o si accompagna ad altri diamanti più piccoli. Si abbina benissimo all'oro rosa o a elementi creativi, per questo è adatto a un animo bohémien.

  • Marquise Cut - Il nome deriva Marquise de Pompadour, perché la forma è ispirata proprio al suo sorriso.

  • Radiant Cut - Per le innumerevoli sfaccettature brilla moltissimo ed è perfetto anche come solitario.

  • Baguette Cut - Minimale ma opulento, il taglio è stato visto al dito di Marilyn Monroe e Audrey Hepburn.

  • Heart Cut - La forma a cuore è adatta in anelli retrò o solitari romantici.

  • Trillion Cut - Il triangolo è perfetto per l'anello di fidanzamento moderno e minimale.

  • Rose Cut - Presenta massimo 24 sfaccettature e la forma ricorda quella di una rosa. Il taglio è stato in voga dal '500 al periodo Vittoriano.

Catbird

Non solo diamanti, i significati delle pietre per l'anello di fidanzamento

L'anello di fidanzamento sostenibile: vintage o sintetico?

Catherine Zeta-Jones ha sicuramente anticipato le nuove generazioni nel ricevere un gioiello vintage: Michael Douglas ha infatti scelto un anello del 1920 per dichiarare il suo amore. Più recente è la storia di William d’Inghilterra che ha riciclato l'anello della madre Diana Spencer. Due scelte che sicuramente mostrano rispetto per la tradizione nonché una spiccata sensibilità per la questione sostenibilità.

Ma non è l'unica alternativa sostenibile: i diamanti sintetici sono una valida alternativa per chi cerca un pegno d'amore mai usato. Queste pietre non richiedono il lavoro in miniera (nei camini diamantiferi), proprio perché si producono in laboratorio. Quindi non è necessario "picconare" tonnellate di roccia, utilizzare litri di carburante e acqua. “Molte persone li percepiscono ancora come falsi, ma i diamanti coltivati in laboratorio sono identici, da un punto di vista chimico e fisico, a quelli estratti, senza avere lo stesso impatto sociale e ambientale” - ha dichiarato Jessica Warch di Kimaï, il brand amato da Meghan Markle, che ha appena lanciato una linea di anelli di fidanzamento con diamanti sintetici.

Numbering

Il sintetico permette anche di ridurre il budget di spesa, proprio perché viene creato in laboratorio: per chi cerca un anello di fidanzamento low cost, sotto i 1000 euro, può scoprire questi nomi:

  • Aurate

  • Catbird

  • Noémie

  • James Allen

  • Sofia Kaman

L'anello di fidanzamento da personalizzare (e ordinare) online

Una volta scoperta la misura dell'anello si possono percorrere tre strade: fare la proposta con un pegno di famiglia, recarsi in negozio per scegliere il gioiello o… ordinarlo su internet. Ma attenzione: non intendiamo farvi fare “click” su un pezzo commerciale.

Negli ultimi anni sono aumentati i servizi online che permetto di personalizzare l'engagement ring, proprio perché l'unicità rende ancora più romantica la dichiarazione. Non solo: l'anello che scegliete dovrà (o almeno è quello che si spera) essere indossato per tutta la vita, quindi vale la pena sceglierlo in base ai suoi gusti (e non vostri, della mamma, dell'amica o del commerciante). Il rischio è che rimanga chiuso nel cofanetto di velluto, e riposto nel cassetto del comodino. Questo non vuol dire nemmeno che dovete prendere una pietra grezza o costosa e diventare jewel designer per l'occasione: il web offre tante opportunità smart che vi permetteranno di creare l'anello che lei ha sempre sognato, anche a budget ridotto

Adiomor, Taylor and Hart e Kay Jewelers permettono di customizzare l'engagement ring scegliendo l'oro (bianco, giallo, rosa), la forma e il taglio del diamante, in alcuni casi anche lo stile (Vintage, Deco, Classic, Floral etc.) e persino la fascia di prezzo

Ora non avrete proprio più scuse… per dichiararvi con l'anello giusto!

Taylor and Hart

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