Acqua e sostenibilità: il progetto di Acquainbrick
Acqua e sostenibilità: un rapporto complesso anche a causa delle bottiglie di plastica, altamente inquinanti.
L'acqua è la risorsa più preziosa per la vita e
Come ovviare alla necessità di avere sempre a portata di mano l'acqua senza inquinare? Un'alternativa recente - vero e proprio boom - sono le borracce, ma che alternative ci sono per quella che viene definita “acqua da passeggio”, acquistata on-the-go?
Una startup modenese sta rapidamente raccogliendo consensi e investimenti su Mamacrowd - la piattaforma digitale di equity crowdfunding più competitiva d’Italia - grazie a un'idea semplice quanto efficace: distribuire l'acqua in un contenitore totalmente riciclabile, composto da oltre il 70% da materiale prima di origine vegetale. Un brick che offre il vantaggio di essere personalizzato, così da farsi messaggio per i brand che lo scelgono. La nuova alternativa all'acqua in bottiglia di plastica si chiama Acquainbrick e si “veste” già di firme importanti.
Un esempio dal mondo della moda di questo progetto che fonde acqua e sostenibilità è Fendi, che ha creduto nel progetto Acquainbrick dall'inizio per l’idea innovativa e sostenibile che mette il tema del green in prima linea, sposandone a pieno i valori.
Fendi
Non solo moda: Poke House dal lancio offre ai clienti solo questa acqua, protagonista anche da Healthy Color, il ristorante del calciatore Andrea Petagna e di Sfera Ebbbasta. Il trapper dedica anche diverse immagini al brick nel suo docufilm Famoso appena uscito su AmazonPrimeVideo. Nel mondo dello sport, Acquainbrick è già bevuta nei centri sportivi di MilanoSport, VirginActive e McFit2.
Poke House
Dopo l'uso, il prodotto non contribuisce all'inquinamento ma si dirige verso un obiettivo di circolarità: Acquainbrick è parte attiva nel riciclo della materia di scarto non cellulosa dei brick esausti, dal momento che, insieme a Green Evo e Chimica Verde Bionet, sta studiando e brevettando un nuovo granulo plastico, nell’ottica dell’economia circolare.
VirginActive
Dopo aver abbattuto il traguardo del milione e duecentomila brick diffusi solo nel primo anno di lavoro, l’obiettivo dei prossimi mesi - dalla primavera 2021- è quello di aprire la produzione italiana nelle colline tosco-romagnole di Marradi.
Un altro aspetto da applaudire alla startup? Durante il primo lockdown ha organizzato diverse distribuzioni di prodotto ai medici e a tutto il personale sanitario a sostegno in diverse strutture ospedaliere del Modenese. Parte dei ricavati dell'azienda, poi, sono destinati alla ONG Pozos Sin Fronteras, deputata alla costruzione di pozzi artesiani in quelle comunità in cui c’è scarsa disponibilità di acqua.
Per chi desidera entrare nel progetto come parte attiva investendo sulla startup, un altro regalo dal valore anche ambientale: gli investitori, privati o aziende, che entreranno in partnership con la virtuosa azienda modenese riceveranno un albero, contrassegnato da un QR code e un ID univoco per la rintracciabilità e il monitoraggio, in collaborazione con ZeroCO2.