The Specials, il film con Vincent Cassel sull'autismo
The Specials: il film. La trama e i racconti dal set di Vincent Cassel
Vincent Cassel dice che la sua fortuna contro gli scocciatori e
Lo conferma anche il suo ultimo progetto, The Specials – Fuori dal comune (presentato in anteprima al Festival di Cannes e poi ad Alice nella città durante la Festa del cinema di Roma), disponibile su Sky Primafila Premiere e dal 23 anche sulle maggiori piattaforme (iTunes, Amazon Prime Video, Google Play, TimVision e Rakuten TV).
Vincent Cassel
La trama
La storia del film s’ispira a fatti realmente accaduti al fondatore dell’associazione Le silence des justes (Stéphane Benhamou) e al direttore di Le relais IDF (Daoud Tatou). Uno dei due, Bruno, ha appunto il volto di Cassel, e si occupa con il collega Malik (Reda Kateb) di organizzazioni no profit a favore dei bambini autistici. Vivono nei quartieri più pericolosi e disagiati di Parigi e vengono emarginati per i loro problemi ancora di più, ecco perché la presenza di questi angeli custodi generosi e instancabili ha il potere di cambiare loro la vita.
La parola a Cassel
Il 53enne attore parigino si mette letteralmente a nudo in un ruolo che lo spoglia dalla fama di sex symbol e lo trasforma in un eroe ordinario, silenzioso e dimesso, di quelli che non fa notizia. “Non sapevo nulla dell’autismo – dice parlando di The Specials, film che è il suo ultimo progetto – né conoscevo nessuno che ne fosse affetto e non avevo idea di cosa mi sarei dovuto aspettare, il che mi metteva fortemente a disagio”. E poi? “Mi è bastato un attimo per entrare in empatia con la parte e i suoi protagonisti, dopo molte ricerche. Volevo essere fedele a chi davvero dedica la propria vita agli altri tutti i giorni, senza scadere nel melenso e tradirne gli intenti”.
Anche se non Cassel non aveva avuto esperienza di prima mano dello spettro e delle sue conseguenze, sa bene chi siano gli ultimi. “In Brasile (dove l'attore ha abitato per qualche tempo, ndr) – aggiunge – almeno l’80% degli abitanti è impossibilitato ad accedere ai servizi di base, dall’istruzione alla sanità. Ecco perché oggi voglio fare film capaci di lasciare il segno, che ti facciano ridere ma poi ti facciano riflettere, proprio come la vita, che in fondo non è che una dramedy”.
Cassel in un frame di “The Specials”
L’empatia, parole sue, si è amplificata con l’esperienza della paternità: “Le mie figlie mi hanno cambiato la vita – conclude – sono il mio faro nel mondo e mi hanno insegnato una tenerezza che non credevo possibile. Con loro ho smussato gli angoli spigolosi del mio carattere e oggi mi sento un uomo nuovo”.
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The Specials