La tv è tutta al femminile e la serie The Undoing – Le verità non dette lo dimostra: donna la protagonista (Nicole Kidman), donna la
La storia sembra semplice, anche se non lo è affatto: Grace (la Kidman) è un’affermata e ricchissima psicologa di New York, con un marito raffinato (Mike, interpretato da Hugh Grant), un figlio-modello in una scuola privata esclusiva della Grande Mela, Henry (Noah Jupe) e un padre influente, Franklin (Donald Sutherland). Cosa potrebbe andare storto? Tanto per cominciare, l’arrivo di una giovane e avvenente mamma di Harlem, Elena (la De Angelis), che manda il primogenito nello stesso istituto privilegiato solo grazie ad una cospicua borsa di studio. Questa donna attira i guai, si capisce subito, ma nessuno riesce a capirne la portata finché non viene ritrovata cadavere.
In look total pink, sdraiata su una poltrona di velluto verde in una suite di Copenaghen, la regista Susanne Bier in collegamento via Zoom racconta idee, retroscena e curiosità di una delle serie più attese di questa stagione tv: The Undoing.
Susanne Bier sul set di The Undoing
© NIKOTAVERNISE.COM
Ci racconti della scelta di Matilda De Angelis. Come si è trovata sul set accanto a due giganti della recitazione come Nicole Kidman e Hugh Grant?
Ha un sex appeal magnetico, oltre ad una naturalezza tipica delle dive degli anni Sessanta. Fin da quando è arrivata sul set a New York e ha conosciuto Nicole e Hugh si è presentata senza paura, sicura di sé e tranquilla, insomma si è presa subito il suo spazio. Ha una presenza scenica pari alla loro, è carismatica e piena di risorse, come se avesse recitato da tutta la vita, cosa che so non essere vera.
Ha fatto lei il casting?
Sì, cercavo un’attrice straniera e appena l’ho vista ho capito che l’aveva trovata, una donna capace di tener testa alla Kidman ma con caratteristiche diverse. Tra loro è scoccata subito la sintonia fin dalla prima lettura. Nicole e Hugh sono divertenti, con un fascino che sembra un flirt sottile, mentre Matilda è una forza della natura, ma non meno forte di loro.
Hugh Grant e Nicole Kidman in The Undoing
© NIKOTAVERNISE.COM
Cosa ha scoperto della Kidman e di Grant che il pubblico ancora non sa di loro?
Quando si pensa a Hugh Grant ti aspetti un britannico abbottonato, invece lui è uno che parla a ruota libero di tutto. Nicole Kidman, invece, come australiana presupporrebbe di trovarsi di fronte una persona aperta e disinvolta, invece è discreta al limite dell’ermetismo, sempre enigmatica. Ad un primo approccio sembrano opposti e invece si somigliano più di quanto non si sospetti, entrambi hanno un senso dell’umorismo molto forte e con una personalità a tratti malinconica.
Cosa rende questo thriller così diverso rispetto agli altri?
Gli ingredienti di questo genere ci sono tutti, ma con un aspetto in più, la disamina su una vita matrimoniale all’apparenza perfetta, ma che inizia a scricchiolare e mette tutto in discussione fino a chiedersi: “Di chi ti puoi fidare davvero? Quanto conosci la persona che hai accanto?”. Grace e Mike si amano profondamente, nonostante le bugie, i segreti e i tradimenti e per questo lo spettatore non riesce a staccare gli occhi di dosso alla loro storia.
Pensa che in tempi di pandemia parlare di temi come la mancanza di fiducia sia più importante che mai?
Grace viene dai privilegi dell’East Side di New York, ma è un po’ un outsider perché vuole solo una vita più normale, non ha ad esempio una cuoca ma prepara i pasti da sé e non veste allo stesso modo delle altre ricche mamme della scuola.
Susanne Bier, Hugh Grant e Nicole Kidman sul set
© NIKO TAVERNISE
Come fa a saperlo?
La costumista e io abbiamo fatto uno studio dettagliato su ogni brand che quella fascia sociale indossa, dalle scarpe alle borse, e lo abbiamo riprodotto. Grace invece ha uno stile elegante e bohémien al tempo stesso. E sono orgogliosissima del capo iconico che abbiamo fatto realizzare su misura per Nicole, il lungo cappotto verde con cappotto con cui se ne va in giro per la città.
Anche stavolta, dopoBig Little Lies, Nicole Kidman è alle prese con un ruolo di moglie di un uomo che le fa passare l’inferno in terra, eppure qui non viene ritratta come una vittima.
Non amo trattare le donne come vittime, è una mia volontà ferrea occuparmi solo di storie femminili con una marcia in più, che diano loro voce e le facciano sentire padrone delle proprie scelte.
Un’ultima curiosità: ci racconta un episodio speciale accaduto sul set che ricorderà per sempre?
Stavamo girando una scena nella villa di Franklin con lui e Grace. Ad un certo punto Donald Sutherland si siede ma la poltrona si rompe e finisce per terra con un tonfo. Nicole Kidman inizia a gridare, vuole portarlo in ospedale e sul set si scatena il panico, ma lui si rialza e dice: “Fate silenzio! Non ne voglio più parlare”. E ha continuato a girare come se nulla fosse, tra lo sguardo attonito, preoccupato e divertito della troupe e di tutti noi.