Partorire durante la pandemia globale: un documentario
In molti hanno provato a fare un racconto dei tempi del coronavirus, in pochi sono riusciti a narrare l'effettiva portata di questo evento e l'impatto
Jamie Diamond
La storia è tanto semplice quanto imponente ed è quella di una neo-mamma, l'artista Jamie Diamond, che si è trovata a condurre gli ultimi mesi di gravidanza e poi il parto proprio nel cuore della pandemia globale nella città di New York. Una gravidanza non semplice, definita a rischio da tutti i medici e che non ha permesso alla Diamond di poter condurre il parto in casa e che l'ha costretta a numerosi controlli proprio nei momenti in cui i contatti con le altre persone, specie nei presidi sanitari, potevano essere ad alto rischio. Il tutto in un momento specifico della pandemia globale in cui le informazioni sui contagi madre-figlio e sull'impatto che il covid-19 avrebbe potuto avere sui neonati erano estremamente scarse, quando non contraddittorie e allarmanti.
Jamie Diamond
Una situazione che è andata a creare un profondo stato di ansia nell'artista, un'ansia a cui non c'era alcuna possibilità di razionalizzazione, che ha portato, alla fine, Jamie Diamond condividere la sua storia su Instagram consapevole di poter trovare in molte altre donne nella sua stessa situazione la forza della condivisione.
Jamie Diamond
Ed è stato proprio negli ultimi momenti prima del parto, con il ricovero in ospedale, che l'artista ha chiesto a Sam Vladimirsky di seguirla con la videocamera per immortalare momenti che fossero una testimonianza storica e precisa di un momento specifico e di come il coronvirus avesse profondamente cambiato l'intero ciclo della vita dell'umanità. Ne è nato un documentario di 6 minuti importanti. Dal primo all'ultimo. E per tutti.