La collezione autunno inverno 2021 2022 di Paria Farzaneh
Paria Farzaneh, designer di origine iraniana di base a Londra, ha tratto ispirazione dal film del 1996, Gabbeh, diretto da Mohsen Makhmalbaf, per la collezione autunno inverno 2021 2022, intitolata Country
of The Blind. Oltre al film chiamato come una celebre tipologia di tappeto persiano, la designer ha voluto affrontare tematiche come l’individualismo, l’autonomia e il collettivismo che fanno parte della natura umana e che sono stati analizzati riproponendo, nel video di presentazione della collezione, un esperimento di danza sociale ideato dalla coreografa e artista canadese Noémie Lafrance. Farzaneh ha radunato venticinque persone senza comunicare loro che avrebbero preso parte a un esperimento, limitandosi a chiedergli di seguire alcune semplici regole: improvvisare muovendosi a ritmo di musica secondo le proprie preferenze; ripetere costantemente il movimento, una volta deciso; copiare i movimenti di danza di chi li esegue meglio; l’esperimento sarà finito, quando tutti staranno ballando allo stesso modo. E. proprio riguardo al video la designer ha detto: “Il film riflette le domande sull'autonomia umana, l'individualismo e il potere dell'autorità e dell'influenza nelle nostre vite nella società. Alla fine della giornata, ci viene sempre detto “cosa dovremmo fare” per quanto un individuo possa essere ribelle, sarà sempre irreggimentato. Nessuno mette davvero in dubbio il “Sistema”.
Le tradizioni iraniane della designer hanno sempre un ruolo centrale e la collezione autunno inverno 2021 2022 non fa sicuramente eccezione. Una stampa dell’Iran che ricorda una costellazione o un paesaggio astratto viene adoperata in versione bordeaux su base bianca per decorare camicie, gonne midi e pantaloni, ma anche come inserto. Viene anche ricreata con intricati intarsi per capi di maglieria come cardigan e maglioni, nelle combinazioni cromatiche di giallo-nero e rosa-cammello. L’outerwear è fatto da duvet caratterizzati da cuciture a contrasto, che ricorrono spesso nella lavoro di Farzaneh, sia nella forma di bomber che di gilet. Le cuciture tornano anche su pantaloni morbidi creando dei disegni che ricordano le finestre dell’architettura mediorientale. Particolarmente intricate e interessanti le lavorazioni che prevedono l’applicazione di piccoli quadrati di tessuto sfrangiato uniti insieme su pannelli che si intersecano sulle camicie e i pantaloni, ma anche sugli abiti che ricordano costumi tradizionali e storici.