La costumista di Crudelia ci racconta i look più iconici del film
Crudeliae i costumi di una Cattiva Doc
Non c’è costumista più cool di Jenny Beavan. La settantenne britannica ha fatto parlare i giornali di tutto il
© Disney
Tuttavia, nonostante il suo bagaglio di esperienze, da principio il suo ultimo progetto è stato una bella sfida: parliamo di Crudelia, la movimentata origin story della super cattiva e amante delle pellicce Crudelia De Mon, interpretata da una Emma Stone dalla risata fragorosa e diretta da Craig Gillespie. Il film, ambientato a Londra durante la rivoluzione punk-rock degli anni Settanta, segue le vicende dell’aspirante stilista Estella (Stone) che viene notata dalla baronessa von Hellman (Emma Thompson), un’istituzione nel mondo della moda. Il loro incontro mette in moto una serie di eventi che portano la giovane Estella a trasformarsi nella spietata Crudelia, scambiando i suoi completi semplici e minimali con abiti da ballo rosso sangue, pantaloni da motociclista con paillettes, appariscenti giubbotti militari e gonne ampie cosparse di petali cuciti a mano. La moda, per lei, diventa un’arma che utilizza per mettere in ombra la Baronessa e sfidare il sistema.
In attesa dell’uscita del film il 28 maggio, Beavan ci illustra le fonti d’ispirazione del suo moodboard, racconta i suoi ricordi della Londra degli anni Settanta e svela qual è il look che è inaspettatamente diventato il suo preferito.
Disegnare i costumi perCrudeliasuona come un’impresa epica. Come ci è arrivata?
“È stato tramite la produttrice Kristin Burr, con cui avevo lavorato in precedenza a un altro film di Disney, Ritorno al bosco dei 100 acri (2018). Avevo sentito parlare di Crudelia e sapevo che ci sarebbe stata Emma Stone, ma non mi è mai passato per la mente che mi avrebbero interpellata. Quello che è successo, secondo me, è che hanno trovato un periodo compatibile con gli impegni di Emma e hanno cercato un costumista per quel periodo, ma non ce n’erano tanti disponibili, mentre io ero libera. Kristin mi ha scritto un messaggio chiedendomi a cosa stessi lavorando. Poi ho incontrato il regista Craig Gillespie a Londra avendo letto il copione una volta e pensando ‘Oddio, questo è un lavoro immane’. Ho dei collaboratori meravigliosi a Londra e una delle squadre era disponibile, così abbiamo accettato.”
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Il film è ovviamente ambientato nella Londra degli anni Settanta. Quali erano le fonti d’ispirazione sul suo moodboard?
“Io c’ero! All’epoca m’interessava di più il teatro del cinema – design scenico, scenografia. Ma ricordo le cose che indossavo, anche se non erano un gran che entusiasmanti. Non potevo permettermi Vivienne Westwood, e anche Biba era un po’ troppo caro per me. Quindi, dopo aver letto il copione, ho fatto una lista di quello che occorreva a ogni personaggio e ho cominciato a stampare delle immagini. Per quanto riguarda le fonti di ispirazione, ne avevamo tantissime tra cui Westwood, la cantante tedesca Nina Hagen, l’etichetta di moda Bodymap e Alexander McQueen.”
È vero che si è procurata capi vintage a Londra, New York e Los Angeles da far provare a Emma Stone?
“Crudelia ha 47 outfit diversi nel film e nella sua storia avrebbe sicuramente usato capi vintage, specialmente prima di diventare ricca. Abbiamo dato un’occhiata alle sartorie, che hanno buone scorte di abbigliamento anni Settanta, ma è stato interessante anche andare al mercato di Portobello Road a Londra. Poi dovevamo andare a Los Angeles a far provare i capi a Emma Stone. Ero stata a un’enorme fiera vintage chiamata A Current Affair quando era a Los Angeles e ho scoperto che era a Brooklyn, così abbiamo fatto tappa lì. Abbiamo preso un altro grosso carico di roba a Los Angeles e a quel punto avevamo 10 valigie di vestiti per Emma. Li abbiamo ordinati per look, abbiamo cominciato le prove, capito cosa funzionava e cosa no e fotografato tutto.”
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Com’è Emma Stone?
“Ci avevo già parlato e le avevo scritto delle e-mail prima di incontrarci, e sembrava molto disponibile nei confronti di quello che volevo fare e aperta a tutto. Le piaceva indossare i vestiti, provare. Abbiamo fatto tutto nella cucina di casa sua. Penso siano state sei ore di prove. Ho fatto questo tentativo prima che venisse in Inghilterra a girare ed è stato utile perché abbiamo trovato le basi di tutto il look di Crudelia. Se non sbaglio non abbiamo usato neanche un pezzo di quelli vintage che avevo portato ma sapevamo che direzione seguire.”
Quali erano le cose a cui continuava a tornare mentre creava il look di Crudelia?
“I colori per Crudelia erano ovvi: bianco e nero con del grigio, più il rosso per i momenti più emblematici. La baronessa von Hellman, il personaggio di Emma Thompson, invece, aveva molto marrone e oro.”
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Vediamo uno di quei momenti emblematici nel trailer, quando Crudelia dà fuoco a un mantello bianco svelando l’abito da ballo rosso che c’è sotto. Com’è stato creato quel look?
“Quello era nel copione e volevo vedere se fosse possibile farlo. Ci sono degli spargifiamma e dei tessuti che prendono fuoco senza uccidere l’attore, ma quello del nostro film è un effetto speciale. Il vestito sotto è realizzato con uno dei vecchi abiti della Baronessa ed è parte della storia. Crudelia lo vede in un negozio vintage e, quando lo rivedi la volta dopo, l’ha trasformato in questo abito strepitoso che è stato disfatto e ricostruito. Mi sono ispirata all’abito ‘Tree’ di Charles James. Il sarto Ian Wallace, che è un genio, ha deciso che quella era la strada da percorrere. Era tutto un po’ improbabile, ma si poteva quasi credere che ci fosse tessuto sufficiente nel vestito originale per fare questo nuovo vestito. Abbiamo disegnato anche il vestito originale e ci siamo assicurati che avesse una stola così da avere abbastanza tessuto.”
Un altro look eccezionale è quello di Crudelia quando è in piedi sul tettuccio di un’automobile con una lunga gonna rosa e una giacchina con dei cavalli e delle carrozze in miniatura sulle spalle. Come l’ha creato?
“Quella giacchina è stata un’opera d’arte. Avevo trovato una bellissima giacca che avrebbe potuto andare bene ma abbiamo deciso di rifarla. Poi, lo scopo ultimo della gonna di volant era che doveva coprire l’automobile della Baronessa. Doveva essere ampissima e abbastanza leggera da poter essere indossata, ma anche abbastanza pesante da poter coprire l’automobile. Quello è stato un vero problema perché in un primo momento era davvero troppo pesante. Alla fine è stata Kirsten Fletcher a realizzarla, che è una sarta incredibile, e ho fatto venire un sacco di studenti a cucire i petali a mano nel mio laboratorio. Pare fossero 5.060 petali in totale.”
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Il look della baronessa von Hellman è molto diverso da quello di Crudelia. Cosa l’ha ispirato?
“Si ispira molto a Dior e lei è leggermente antiquata – un po’ più anni Cinquanta e Sessanta. È una brava designer, anche se non più giovane, così Crudelia può entrare in gioco con questo approccio nuovo e più divertente alla moda. Secondo noi la Baronessa aveva un vero senso dell’eleganza e questo traspariva dalle sue creazioni. Ho lavorato con una fantastica sarta, Jane Law, che ha un laboratorio a Worthing, sulla costa meridionale dell’Inghilterra. Andavo lì con un’automobile stracolma di tessuti, glieli mollavo tutti sul pavimento e poi iniziavamo a metterli addosso al manichino e a tirar fuori delle idee. Poi ci trovavamo con Emma Thompson e glieli facevamo provare tutti”.
Qual è stato il suo costume preferito del film?
“C’è un piccolo chihuahua che porta un costume da topo. Penso proprio sia quello!”
Crudelia sarà al cinema e su Disney+ dal 28 maggio 2021