Crudelia Demon film: le foto dei beauty look di Emma Stone
Crudelia De Mon (non Crudelia Demon) film e costruzione del personaggio
Sono pochi i malvagi del grande schermo ad essersi imposti nell’immaginario del pubblico quanto
Crudelia
Squisitamente perfida e un con un guardaroba da far – letteralmente – morire di invidia, Crudelia
rappresenta “la cattiva” per eccellenza. Ma come è diventata così meschina? È questo
l’interrogativo su cui si fonda il prequel di Craig Gillespie intitolato, per l’appunto, Crudelia. Con
Emma Stone nel ruolo della protagonista e ambientato nella Londra punk degli anni 70, il film
narra le vicende di Estella, una giovane ribelle e imbrogliona che, con i suoi capelli naturalmente
bianchi e neri, che camuffa con una tinta rosso fuoco, si è sempre sentita una outsider. Grazie al
sogno di diventare una stilista di successo, riesce presto a catturare l’attenzione di un nome
illustre del settore, la Baronessa Von Hellman, interpretata da Emma Thompson, che la prende
sotto la propria ala protettrice, finché un giorno Estella nota che la Baronessa indossa una collana
che era appartenuta a sua madre, morta tanti anni prima in circostanze misteriose.
Una scena di Crudelia con Emma Stone
© Disney
Presa dalla collera e stanca di reprimere la propria natura anticonformista, Estella decide di
mettere in ombra la Baronessa sfoggiando i suoi capelli bicolori e sperimentando con il trucco più eccentrico. In una scena, per esempio, abbina un rossetto rosso ricoperto di cristalli alla parola future (futuro) riprodotta in versione stencil sugli occhi come una sorta di maschera. E completa il tutto con un guardaroba di creazioni di sua invenzione. Ed è così che nasce Crudelia.
Si tratta di una storia dal volto umano (che non giustifica il massacro di decine di cuccioli di
dalmata qualche anno dopo) con un forte messaggio sulla bellezza – che promuove l’accettazione
di sé e l’utilizzo del trucco come forma di auto espressione. Un concetto in cui si identifica anche la hair & make-up designer del film, Nadia Stacey, che aveva già lavorato con Emma Stone durante le riprese di La favorita (2018). In occasione dell’uscita di Crudelia in Italia il 28 maggio, abbiamo intervistato Stacey per capire in che modo i beauty look abbiano finito per svolgere un ruolo centrale all’interno della storia e come mai Crudelia sia un personaggio in cui possiamo
identificarci un po’ tutti.
Da dove inizi quando si tratta di approcciare un film comeCrudelia?
“C’era un’ampia gamma di fonti a cui attingere. Ho una stanza enorme ricoperta di mood board da
ogni parte e – devo essere sincera – sembrava davvero che fossimo diventati matti in quanto
c’erano riferimenti a trucchi e parrucche del XVIII secolo, oggetti degli anni 50 e 60 e capi di John Galliano e Vivienne Westwood. Ho preso in esame i concorsi e le sculture di capelli più avant-garde. Ovviamente anche il punk anni 70. All’inizio non ci eravamo posti alcun limite, il che è
meraviglioso ma anche alquanto difficile”.
Una scena di Crudelia con Emma Stone
© Laurie Sparham / Disney
Che ruolo ha avuto Emma Stone nel plasmare la tua visione di Crudelia?
“Siccome ho già lavorato con Emma in passato, a La favorita, so già cosa funziona e cosa no. Ha un
aspetto molto delicato quindi è meglio non esagerare con i capelli e il trucco o finiscono per
sommergerla. Visti i tanti riferimenti punk, l’effetto era molto duro e aspro. Ma c’è anche tanta
bellezza nel punk. Mi sono ispirata a personaggi come Debbie Harry, che portava spesso rossetti
rosa molto delicati. Qualcosa che non immaginavo affatto. Quindi se sceglievo di creare qualcosa
di simile al look in cui abbiamo scritto The Future sugli occhi di Emma utilizzando lo stesso font
della cover dell’album dei Sex Pistols, Never Mind The Bollocks, del 1977 - che era molto rigida,
grafica e nera - poi bilanciavamo il look con un rossetto rosso ricoperto di cristalli proprio per incorporare un elemento del beauty più delicato”.
Adoro il fatto che ci sia un elemento dihumourche conoscete solo voi all’interno dei beauty look. Qual era l’intenzione?
“È probabile che lo noterà solo una persona ma a me e a Emma la cosa è molto chiara. Si tratta
della scena in cui scende dalla moto e va dritta come una furia dalla Baronessa con questo in
faccia. Il risultato è un grande senso di forza”.
Una scena di Crudelia con Emma Stone
© Laurie Sparham
Quella di Crudelia è la storia di una trasformazione. Come hai tradotto il concetto nelle acconciature e nel trucco?
“Quando incontriamo Estella per la prima volta, volevo che il look fosse piuttosto semplice e i suoi
capelli rossi. Appare come una ragazza cresciuta nella Londra anni 70. Poi, con il procedere della
storia, si trasforma. Ho immaginato che abbia raccolto tanti piccoli frammenti di informazioni sin
da bambina e che ci abbia aggiunto un tocco tutto suo. Facevo esattamente la stessa cosa con i
miei design, prendendo a prestito riferimenti dalle fonti più svariate per poi aggiungere la mia
personale interpretazione. C’è un momento in cui si reca al ballo della Baronessa con una treccia
alla francese. E quando, per la prima volta, vediamo la Baronessa negli anni 50, c’è una scena in cui sfoggia una pettinatura molto simile. La giovane Crudelia aveva visto quell’acconciatura e la
utilizza qualche anno dopo nella sua vita ma in versione disordinata e punk, procedendo per
tentativi finché non ha perfezionato il look. Che è poi quello di Glenn Close e che conosciamo tutti
molto bene”.
In che misura la Crudelia di Glenn Close inLa carica dei 101 – Questa volta la magia è veraha influito sulle scelte di hair & make-up del personaggio di Emma Stone?
“Non ti nascondo di aver pensato molto al look di Glenn Close. Volevo essere rispettosa. La
primissima volta che vediamo Emma nei panni di Crudelia, i capelli hanno pressappoco la stessa
forma e lunghezza di quelli della Crudelia del nostro immaginario collettivo. Anche le unghie sono
simili a quelle di Glenn Close. Poi abbiamo realizzato che, siccome si trattava di un prequel –
ovvero della storia delle origini – e l’intento era scoprire chi è davvero Crudelia, potevamo
sbizzarrirci quanto volevamo”.
Una scena di Crudelia con Emma Stone
© Disney
Trucco e capelli svolgono un ruolo chiave all’interno della trama di un film. Estella è nata con la tipica capigliatura bicolore di Crudelia ma si sente a disagio e tinge i capelli di rosso per essere maggiormente conforme allostatus quo. Ma man mano che il suo potere aumenta, torna alle sue radici. Quale ritieni sia il messaggio del film sulla bellezza?
“È un film sul diventare chi vuoi e sull’avere la forza e la sicurezza di essere fedele a se stessi,
smettendo di nascondersi e accettando invece tutto ciò che siamo. È buffo perché ad un certo
punto nel film, i suoi aiutanti vogliono il ritorno di Estella con i capelli rossi ma lei dichiara ‘No, io
sono così ora!’ C’è un grande senso di empowerment in questa sua dichiarazione. La bellezza è
essere a proprio agio nel proprio corpo e sentirsi sicuri ad uscire, indipendentemente dal look che
scegliamo di mostrare. MAC sta per lanciare la collezioneCruella e l’idea che ha portato a
sviluppare il concetto era ‘Chi desideri essere oggi? Non farti etichettare – celebra la tua bellezza”.