Estate 2021. Portofino in 5 indirizzi da non perdere
Portofino e dintorni.Let’s Meet at The Mare…
Le vacanze si avvicinano e Vogue scrive per voi i suoi appunti di viaggio, ricchi di ispirazioni e mete
Correvano gli Anni 50, Portofino li raccontava attraverso i flash dei paparazzi: foulard svolazzanti da auto decapottabili lungo la costiera, sorrisi, motoscafi in rada. Un fascino immutato, decenni dopo, per chi si dà appuntamento in Piazzetta. Con una novità e tanti motivi per tornare.
Lo Splendido Mare visto dalla piazzetta
L'hotel di charme
Al centro della quinta di case che abbraccia il porticciolo, tra i toni caldi dell’ambra, dell’ocra e del verde, il rinnovato Splendido Mare, accoglie i suoi ospiti in una “locanda di charme” con sole 14 camere. Un lusso sussurrato, che riporta al glamour degli anni Cinquanta, con pavimenti in cotto realizzati a mano da un artigiano ligure e pezzi originali di design, come le poltroncine di Giò Ponti e Paolo Buffa collocate negli spazi comuni e nelle camere, ognuna delle quali regala scorci privati sulla Piazzetta. Una ricerca, quella realizzata dallo studio Festen Architecture per Belmond Hotel, parte del gruppo LVMH, che ha privilegiato materiali locali e pregiati, come il legno verniciato a mano, motivi ispirati ai cordami delle barche e tessuti Loro Piana e Rubelli. Mentre la realizzazione degli abiti del personale è stata affidata alla creatività di Arthur Arbesser, che ha dato vita a una “collezione” molto particolare, che nelle grafiche riprende i colori delle case liguri e della baia.
La terrazza Ava Gardner dello Splendido Mare
© MATTIA AQUILA
Il ristorante perfetto
Non ha bisogno di presentazioni la cucina della famiglia Cerea. Appena aperto, il ristorante DaV Mare, in partnership con il gruppo Da Vittorio – nato attorno all’omonimo ristorante tristellato Michelin –, è già diventato il cuore della Piazzetta. Lo caratterizza una cucina di pesce basata su ingredienti locali, che affida l’interpretazione della tradizione ligure agli chef Paolo Rota e Roberto Villa, che lo fanno in maniera creativa, pur senza inutili eccessi. Pesce e frutti di mare della Riviera sono i protagonisti del menu. Da provare lo Spaghetto di tonno, crema di acciughe di Monterosso; Alice (boccone indimenticabile!) e il Risotto mantecato al pesto di mortaio, gamberoni di Santa Margherita ed emulsione di pomodoro. E di giorno ci si può anche far preparare un delizioso pic-nic da portare con sé in spiaggia o in barca.
Il décor elegante del ristorante Dav Mare
© MATTIA AQUILA
Il bagni più mitici
Tra le esperienze da fare a Portofino c’è sicuramente una giornata ai mitici (è il caso di dirlo!) Bagni Fiore di Paraggi (appena entrati nel Gruppo Langosteria, riservano alcune postazioni agli ospiti dello Splendido Mare). Aperti nel 1927 sono stati luogo di incontro tra reali e divi di Hollywood e sono raggiungibili in navetta o con una passeggiata lungo la passerella panoramica che collega Portofino a Santa Margherita Ligure. Ma dalla Piazzetta di può anche salpare con il gozo dell’hotel per un brindisi all’ora del tramonto – con vista sulle più belle ville private della costa –, oppure fare una esperienza con un biologo marino, nella piccolissima baia dell’Olivetta, tra il porto di Portofino e Punta Faro tesa a scoprire le meraviglie del mare e della costa.
Guardando il mare
© Carlo Borlenghi
La passeggiata nell'entroterra
Tutti conoscono la passeggiata che dalla Piazzetta raggiunge il Faro, o quella più impegnativa verso l’Abbazia di San Fruttuoso. Tra le nuove esperienze, però, si può andare alla scoperta del Monte di Portofino con una guida botanica – per scoprire aromi e piante tipiche del Tigullio –, oppure fare sosta nella nuova biofattoria La Portofinese (laportofinese.it), specializzata nel recupero di terreni abbandonati e nel ripristino delle antiche tradizioni agricole, dove si possono visitare il bosco delle api, il vigneto e l’oliveto, ma anche la produzione di luppolo, e terminare con una degustazione di prodotti locali.
La tradizione: alle origini di jeans e velluti
La Liguria è una zona conosciuta per i tessuti, sete e velluti, ma anche le tele da lavoro. Nella vicina Zoagli si può ancora vedere una rara tessitura a mano di velluti di seta su antichi telai di legno, fatta dal 1849 (tessiturecordani.it), mentre se si fa tappa a Genova nel Museo Diocesano (museodiocesanogenova.it) si rimane ancora senza parole davanti ai Teli della Passione di Cristo. Risalenti alla metà del 1500 sono teli in fibra di lino tinta in indaco e possono essere considerati “antenati” delle tele di Genova o jeans.