Anti-Do-To: il brand attivista per un’azione positiva nella moda
E se gli accessori e i capi venduti da un fashion brand non fossero altro che il risultato di un processo concepito per effettuare un cambiamento positivo sociale e ambientale? È
quello che fa Anti-Do-To, un nuovo brand italiano che sostiene, insieme ad altri, la costruzione di uno skate park a Gaza, in Palestina, e tanti altri progetti.
“Ogni anno assegneremo un budget predefinito da investire ai progetti sociali pari al 50% dei nostri utili netti stimati. Una volta scelto un progetto sociale, anticipiamo subito ai nostri partner o organizzazioni no-profit i fondi necessari per avviarlo. Successivamente recupereremo ciò che abbiamo investito attraverso il 50% dei profitti netti delle vendite dei nostri prodotti.”
Fondato da un pool di investitori privati al culmine della pandemia nel 2020, Anti-Do-To è un brand che si impegna a sostenere l’eguaglianza sociale, la sostenibilità e l’artigianato moderno, con un obiettivo principale: ispirare il cambiamento attraverso azioni tangibili. Le good practice sono importanti tanto quanto la filosofia del brand e il suo impegno culturale. Il brand mette insieme produzione Made in Italy con materiali come cotone bio, nylon riciclato, giacenze di magazzino e scarti tessili. I capi di Anti-Do-To sono essenziali e funzionali con uno spirito genderless. Come il suo stesso nome fa intuire, la griffe intende fornire un antidoto, appunto, a questioni basilari come il benessere psicologico e fisico, la crisi ambientale, l’inclusione e la giustizia sociale. Questa dichiarazione di intenti è un manifesto per il cambiamento concepito per ricalibrare un sistema che per decenni ha sfruttato le risorse del pianeta a discapito dell’ambiente. Secondo la call to action del marchio, il 50 per cento degli utili netti dalle vendite vengono reinvestiti in iniziative sociali a supporto degli obiettivi principali del brand che riguardano il pianeta e le community.
Anti-Do-To ridefinisce i propri prodotti per adattarli agli scenari del presente, al di là delle stagioni e delle definizioni di genere, con capi che possono essere rivisitati e passati ad altri che, a loro volta, li indosseranno e ameranno. Si tratta per lo più di capi sportswear come felpe, maglieria, accessori e T-shirt lunghe con un’ampia varietà di modelli, in linea con il grande successo dei capi basic e genderless degli ultimi anni, ma in questo caso i clienti del brand contribuiscono attivamente ai progetti che Anti-Do-To sostiene. In termini di partnership sociali, il brand intende promuovere iniziative di sostegno a livello locale e globale dando visibilità ai loro progetti. Lo scorso settembre il brand era presente alla Stazione Centrale di Milano (uno dei posti più amati dai fan dello skateboard) per documentarne la risistemazione grazie alla passione degli skater e al senso di collettività. Anti-Do-To vuole anche aiutare l’associazione Gaza Freestyle a ultimare la costruzione dello skatepark Ha’Ramba DIY nel porto di Gaza City. Iniziato nel 2014, è un posto pensato per rafforzare le community dei giovani, con squadre di volontari e professionisti che hanno unito le forze per costruire le nuove strutture. Il brand, che vuole segnare un percorso per l’attivismo sociale sia online che offline, e vuole coinvolgere il suo pubblico e i suoi consumatori presentando il proprio lavoro sui suoi canali di comunicazione come il sito web, i social, una serie di eventi live e un programma editoriale. I canali digitali oltre a mettere in luce le ultime collaborazioni del brand, comprendono anche video, articoli, playlist, reportage dal vivo di collaboratori interni ed esterni, e immagini create da community di attivisti e change-maker culturali. “Si tratta di un meccanismo che si nutre autonomamente, un prodotto dopo l’altro. Solo insieme, con la nostra community, possiamo fare la differenza”. Questo nuovo brand non solo comprende le esigenze del presente, ma sta anche imprimendo una nuova direzione a un sistema che da tempo la richiede con urgenza. Anti-Do-To: non solo abiti comfy ma un meccanismo che crea un impatto positivo sociale e ambientale.