Capelli afro: il CROWN Act vieta la discriminazione
La notizia arriva (anche) da refinery29.com che riporta come il CROWN Act, che proibirebbe legalmente la discriminazione basata sui capelli afro per sempre, sia stato
La news è di lunedì 21 settembre, giorno in cui la Commissione di Giustizia (House Judiciary) ha fatto un annuncio su Twitter: "Il #CROWNAct proibirà esplicitamente ladiscriminazionesulla base dei capelli naturali come forma di discriminazione razziale o di origine nazionale".
Il rappresentante Cedric Richmond, insieme alle rappresentanti Barbara Lee, Marcia Fudge e Ayanna Pressley, hanno presentato il disegno di legge alla Camera, dove è stato approvato, e ora il CROWN Act (che sta per "Create a Respectful and Open World for Natural Hair") andrà al Senato. La notizia - come riporta refinery.com - arriva pochi giorni dopo l'entrata in vigore della legge nello stato americano del Colorado, che lo rende il settimo stato a rendere ufficialmente illegale la discriminazione dei capelli afro.
Su Twitter la rappresentante Lee scrive "Nessuno dovrebbe sentirsi costretto a cambiare i propri capelli naturali"; mentre la rappresentante Clark esprime pubblicamente che "La discriminazione contro i capelli afro èrazzista. Blocca l'uguaglianza a scuola e sul posto di lavoro". Il rappresentante del Minnesota Ilhan Omar ha poi definito il passaggio come "atteso da tempo". "Per troppo tempo, le donneblacksono state penalizzate semplicemente per essere se stesse", ha scritto.
Purtroppo però un conto è vincere una battaglia, un altro la guerra. Finora infatti solo sette Stati hanno approvato la legislazione, inclusa la California (dove il CROWN Act è stato introdotto per la prima volta dal senatore di stato Holly Mitchell), New York, Washington, Virginia, Maryland, New Jersey e Colorado. Ora, almeno 51 dei 100 rappresentanti del Senato degli Stati Uniti dovranno approvare la legislazione prima che venga poi passata al Presidente per la firma.