BLACKPINK The Album: tutto quello che c’è da sapere
Definire le BLACKPINK la più grande girl band del mondo non è un’esagerazione. Jisoo, Jennie, Rosé e Lisa — quattro super pop star che sono
La band, lanciata nel 2016 nell’ambito dell’agenzia di management K-pop YG Entertainment, per quattro anni ha pubblicato EP e singoli che hanno polverizzato ogni record di vendite, facendole diventare delle vere star, con concerti sold out fra arene e stadi in tutto il mondo, da Tokyo a Parigi.
Se non avete mai sento parlare delle BLACKPINK e dei loro successi, ecco un elenco di tutte le loro imprese. Sono state il primo gruppo K-pop a esibirsi a Coachella, e hanno due video clip con un miliardo di visualizzazioni su YouTube. Hanno battuto il record per il video clip più visto in 24 ore su YouTube (per due volte), e sono anche il gruppo femminile più seguito suSpotify.
In questi giorni è uscito il loro primo, attesissimo album in lingua coreana, e si chiama, giustamente, The Album. (Tecnicamente però il loro primo album è stato BLACKPINK In Your Area, cantato in giapponese). Dettagli tecnici a parte, si tratta di un viaggio musicale in otto brani che spiega che per fare la superstar K-pop e l’idolo delle folle bisogna essere delle vere toste. Un prodotto ben confezionato, con note di dolcezza, ma sempre esplosivo ed energico, è un disco BLACKPINK in tutto e per tutto. Ecco tutto quello che i nuovi e i vecchi fan devono sapere.
Il disco è stato scritto durante il lockdown
Scritto e registrato interamente durante il lockdown (forse la prima volta in cui le BLACKPINK hanno avuto il tempo di fermarsi un attimo), la pandemia ha dato alle ragazze un’opportunità rara, quella di fare musica restando in un unico posto per un po’. L’album è considerato un regalo ai fan che hanno aspettato tanto per un nuovo lavoro delle ragazze.
La cosa curiosa è che sia Jennie che Jisoo hanno scritto le parole di una delle canzoni, Lovesick Girls. Il focus, invece che sulla quantità, era sulla qualità. “Per noi è stato un grande risultato”, ha detto Rosé alla presentatrice Zane Lowe a Beats 1. “Non solo volevamo dare al pubblico tante nuove canzoni, ma abbiamo cercato di lavorare su alcuni brani che potevamo completare e cantare al meglio”. Il risultato è probabilmente l’album più stupefacente creato durante il lockdown che ascolterete quest’anno.
Le collaborazioni? Sono pazzesche
Le mezze misure non fanno per le BLACKPINK: il loro lavoro si basa sull’idea di massimalismo e su un pop ineccepibile, fatto a regola d’arte. E se si tratta di collaborare con altri artisti le ragazze sono, comprensibilmente, molto esigenti. Dopo aver collaborato con Dua Lipa per l’edizione super-deluxe di Kiss and Make Up, e poi con Lady Gaga per Sour Candy in Chromatica, i “featuring” in questo nuovo disco sono altrettanto pazzeschi.
Non solo c’è Selena Gomez in Ice Cream, ma Cardi B canta sulla ritmatissima Bet You Wanna in cui rappa su cosa vuol dire avere la meglio in un rapporto: “One of a kind / you can’t replace me.” Un pezzo fantastico interpretato da pop star globali all’apice del successo: impossibile non amarlo.
Un disco imprevedibile
Il sound K-pop ha caratteristiche ben precise che accomuna un po’ tutti i gruppi: ritmi dance, un sound EDM/pop creato per i grandi stadi. Ma con The Album le BLACKPINK lasciano da parte il loro sound più riconoscibile e creano il loro lavoro più variegato. Se in passato i loro EP puntavano su coreografie dance pazzesche e ritornelli grandiosi, restando coerenti dall’inizio alla fine, questo nuovo progetto rivela tutte le sfaccettature del loro potenziale. Dall’incalzante trap-pop di How You Like That si passa all’elettronica sognante di Lovesick Girls: stufe di dover sempre andare in cerca di affetto, le ragazze urlano “We were born to be alone”, siamo nati per stare soli. Crazy Over You è un brano seducente in stile N.E.R.D in netto contrasto con la traccia finale, quasi una ballata, You Never Know. Le BLACKPINK accolgono la loro parte più eclettica, e ostentano la loro abilità a fare qualcosa di diverso dal solito.
© Courtesy of BLACKPINK
Ariana Grande e David Guetta
Ormai è prassi per i brani scritti dai più grandi nomi del pop occidentale farsi strada in Corea, un mercato che ama un tipo di pop un po’ meno popolare presso il nostro pubblico, ossessionato dall’hip hop. E nel processo di traduzione (molte canzoni qui scivolano fra il coreano e momenti in inglese), i testi delle canzoni vengono modificati e perfezionati con nuove melodie. Per questo se leggete nelle note al CD di The Album troverete alcuni nomi noti.
Ariana Grande e la sua magnifica co-autrice Victoria Monét hanno creato la melodia accattivante di Ice Cream, mentre il collaboratore preferito di Adele, Ryan Tedder (dei OneRepublic) è nei credits di Bet You Wanna. Inoltre, David Guetta con la sua abilità di produttore di successi super orecchiabili ha trasformato Lovesick Girls in una hit pazzesca, liberatoria e perfetta da ballare.
Breve ma intenso
Nell’era dei dischi pop lunghi e prolissi, formulati per “assorbire” tutte le posizioni delle classifiche, c’è qualcosa di rassicurante nel dinamico album di debutto delle BLACKPINK. Con soli otto brani, (non dura nemmeno 30 minuti) riesce a fare tutto quello che vuole in un lasso di tempo così breve, ricordando a tutti che le cose belle non devono essere per forza grandi. Senza fuffa inutile, il disco è anche l’introduzione perfetta al mondo K-pop e, nello specifico, alle BLACKPINK.
Se per voi è una scena musicale un po’ troppo roboante, per il gran numero di artisti o per il sound e l’estetica troppo “carichi”, The Album è una piacevole via di mezzo, perfetto per chi conosce poco questo mondo. E se presenta tutti i codici noti del K-pop (melodie grandiose da cantare a squarciagola, produzione che predilige ritmi EDM), si tratta anche di uno dei dischi K-pop più accessibili mai fatti finora.
Grazie all’attenzione meticolosa delle BLACKPINK per la melodia e la produzione, la band può strizzare l’occhio alla cultura trap e hip-hop anche nei propri brani, e proprio grazie a questa sua versatilità The Album è pronto a inaugurare una nuova era, quella della dominazione del K-pop nel mondo. Da ascoltare subito, prima che lo facciano tutti gli altri.