Costa Azzurra: itinerario in 3 tappe
Costa Azzurra: un tour classico
Dopo le mete di mare inbarcae inSalento, dopo un tour nelleMarchee tra le montagne dell'Abruzzo, la guida di Vogue alle
Si staglia all’orizzonte, allungato sul promontorio di Cap d’Antibes, l’elegante silhouette dell’Hotel duCap Eden Roc. Riflette quella luce così intensa e particolare che ammaliò nei secoli pittori di tutto il mondo. L'indirizzo, leggendario, è quello di un luogo dove la bellezza esiste oltre il tempo, da 150 anni, immerso tra secolari pini marittimi e roseti antichi che custodiscono i segreti più profondi del jet set internazionale. Marc Chagall amava dipingere le "cabanes", semplici casette di legno con un lato aperto e un piccolo patio recintato sulla scogliera. Il massimo della privacy. Dove Picasso e la moglie Olga solevano riposare e Liz e Richard bruciavano d’amore.
Hotel du Cap Eden Rock
La piscina
Costruito nel 1863 da August de Villemessant come residenza per scrittori, fu grazie all’italiano Antoine Sella che il connubio eleganza e glamour divenne ineguagliabile. Mr Oetker lo vide dal suo yacht nel 1964. Se ne innamorò e lo acquistò pochi anni dopo. Qui ogni ospite è parte della storia. Da Hemult Newton che immortalò sulla celebre chaise longue Jerry Hall e Mick Jagger a Francis Scott Fitzgerald che lo celebrò in Tender is the night mentre John Lennon e Yoko Ono si crogiolavano al sole a bordo di un Aquariva by Riva. Sprizza energia la piscina incastonata nelle rocce che si affacciano sul Mar Mediterraneo, immortalata dal fotografo americano Slim Aarons, mentre trasmette un senso di serenità la Grande Allée, dove Karl Lagerfeld ha orchestrato la sua Chanel Cruise Collection 2012.
Oggi, nel suo speciale anniversario, si regala un nuovo look grazie a Patricia Anastassiadis, architetto e interior designer brasiliano di origini greche, che crea un filo conduttore tra passato e presente giocando con forme, trame e colori, in particolare con quei toni verdi ispirati al percorso verso il mare all’interno del Bar La Rotonde, dell’Eden-Roc Grill e pure del Louroc.
Marlene Dietrich all'Eden Rock
Più in là, c'è Cannes, il coté mondano della Costa Azzurra. E l’Hotel Martinez, lungo la Croisette, che quest’anno regala agli ospiti un’esposizione di foto di Nikos Aliagas a tema mare. Qui si ritrovano i colori e l'iconografia classica della Côte d'Azur: nelle suite, dai toni celeste e bianco, dove Pierre-Yves Rochon mette in scena l’Art Déco in uno spirito contemporaneo di rara bellezza, oppure nel bucolico Le Jardin du Martinez disegnato dal paesaggista Philippe Niez dove la colazione diventa un mercato provenzale e il tramonto è il momento perfetto per una coppa di champagne. Meta da sempre del jet set, ha pure in serbo per la fine di quest’anno una strepitosa suite da 1.600 metri quadrati, la più grande d’Europa, dicono. Per adesso ci si può accontentare di quella Des Oliviers, il cui hightlight è la splendida terrazza protesa verso il mare.
Hotel Martinez
© ROMERO JEAN FRANCOIS
La spiaggia dell'hotel Martinez
© CHILDERIC ARNAUD
La Plage de Martinez è una vera istituzione a Cannes. Tre cose da ricordare: i posti più ambiti sono da sempre quelli sul pontile; la salade niçoise shakerata è da provare, soprattutto con un bicchiere di Chablis; dalle 23 si balla sotto le stelle a piedi scalzi. All’interno de La Palme d’Or, il regno bistellato dell’audace chef Christian Sinicropi, si celebra la cena più esclusiva del Festival di Cannes. Ogni anno un menù speciale e un set completo di stoviglie realizzate per l’occasione da Catherine, la moglie di chef Sinicropi, dedicato al presidente della giuria, ispirato alla sua filmografia. E così durante il party di Tim Burton ogni piatto venne servito in una nave di ceramica, mentre la volta di Robert de Niro si mise in scena un viaggio culinario in stile Taxi Driver.
Taxi Driver, il piatto dedicato a Robert De Niro
Oltre il glamour della costa, ci sono poi i piccoli borghi provenzali dal sentore di lavanda che incantano da sempre. Saint Paul de Vence, buen retiro di Chagall, Picasso e Prevert, è uno spettacolo per gli occhi con le sue stradine lastricate, su cui si aprono i tanti atelier di artisti. E l’arte è i fulcro della Fondation Maeght che quest’estate mette in scena una retrospettiva dedicata a Jacques Monory attraverso il filtro del colore blu. Il colore del sogno, diceva lui. All’esterno, nel parco secolare il cortile Giacometti, una delle opere “in situ” più famose al mondo, il labirinto di Miró, popolato di sculture monumentali e ceramiche bizzarre, i mosaici murali di Chagall e di Tal-Coat e la vasca e la vetrata decorate da Braque. Ed è arte culinaria quella che si respira da Alain Llorca, nella rosa degli chef più influenti in Francia. Una dimora di sole 10 eleganti suite immerse in un giardino rigoglioso con affaccio spettacolare su Saint Paul de Vence, considerato, non a torto, uno dei borghi più belli di Francia. Sulla terrazza aperta sul fondovalle si mette in scena un viaggio esperienziale del gusto orchestrato da questo grande chef di origini catalane. Talento e passione tra gli ingredienti più stupefacenti. Una cucina, un luogo difficili da dimenticare.
Saint Paul de Vence
Fondation Maeght