Gianni Rodari. Le frasi più belle per celebrarlo
Le case dovrebbero essere piene di libri di Gianni Rodari. Mica solo quelle con i bambini dentro. Anzi, forse bisognerebbe mettere una regola che quelle
L’ultimo con cui ho "chiacchierato" appassionatamente non è in realtà un libro di Rodari ma su Rodari (varrebbero anche questi nella regola dei 5 libri!): lo ha scritto Vanessa Roghi e si chiama Lezioni di Fantastica, da quella frase di Novalis centrale nella vita dello scrittore di Omegna: “Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l’arte di inventare”.
Lo hanno detto in tanti, Gianni Rodari che oggi, 23 ottobre, avrebbe compiuto 100 anni, sembrava che parlasse ai bambini, ma in realtà parlava a tutti. E ai bambini ha insegnato, ma in realtà molto, moltissimo può ancora insegnare agli adulti. E non parliamo solo di maestri e di scuole elementari, ma di persone che vogliono essere libere.
Tutto il suo lavoro, come nel caso di tanti dei suoi colleghi (Bruno Munari, Emanuele Luzzati, Mario Melloni,...) è sempre stato portato avanti con estrema serietà ("il nostro compito è di salvare il cittadino di domani, l'uomo la cui formazione dipende da noi") e contemporaneamente un carattere giocoso, un'ironia travolgente: forse è proprio questo binomio fantastico che rende la sua scrittura universale e "plurilingue".
Per invogliare tutti a (rendermi felice ❤ e) soddisfare la "regola del 5", ecco alcune, (solo alcune!) delle migliaia di frasi più belle del partigiano, giornalista, poeta, scrittore, burattinaio in una parola Maestro Gianni Rodari.
Se una società basata sul mito della produttività (e sulla realtà del profitto) ha bisogno di uomini a metà - fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti senza volontà- vuol dire che è fatta male e che bisogna cambiarla. Per cambiarla, occorrono uomini creativi, che sappiano usare la loro immaginazione.
(...) Creatività è sinonimo di pensiero divergente cioè capace di rompere continuamente gli schemi dell'esperienza.
(Grammatica della Fantasia)
So bene che il futuro non sarà quasi mai bello come una fiaba. Ma non è questo che conta. Intanto bisogna che il bambino faccia provvista di ottimismo e di fiducia, per sfidare la vita. E poi non trascuriamo il valore educativo dell’utopia. Se non sperassimo, a dispetto di tutto, in un mondo migliore, chi ce lo farebbe fare di andare dal dentista?
(Grammatica della Fantasia)
Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa.
(Il libro degli errori)
Parlare per dire, non per ascoltarsi. Parlare per comunicare, non per sfogarsi, Parlare per per cecare, non per auto-affermarsi, non per proclamare.
(Regolamento delle scuole di Reggio Emilia)
Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare: Poveretti! Io avevo dato il segnale di "via libera" per il cielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forse gli è mancato il coraggio.
(Favole al telefono)
Mai facile per mancanza di complessità, ma facile per scelta.
(Lezioni di Fantastica. Storia di Gianni Rodari, di Vanessa Roghi)