Gioielli reali: i più belli indossati da regine e principesse
Una rassegna dei gioielli reali più belli (e più costosi) sfoggiati da regine e principesse
Ebbene sì, dietro ai gioielli reali, i più costosi al
Il desiderio di stupire e di regalare ai posteri storie d’amore iconiche è racchiuso in questi gioielli, sigilli di innamoramenti che sovente incominciarono quasi per gioco e che diventarono simbolo di storie mirabolanti per antonomasia.
In molti si ricordano come il Principe Ranieri III si fece conquistare dalla bellezza di Grace Kelly. Complici la riviera monegasca e la finzione cinematografica: nel 1955 la futura principessa stava girando sulla riviera il film Caccia al Ladro di Alfred Hitchcock. Un anno dopo Ranieri si propose con un magnifico anello di Cartier: si trattava di un modello Eternity, una fedina senza gemma centrale, incastonata da rubini e diamanti a simboleggiare i colori del principato. Fece poi seguito un secondo anello, sempre realizzato da Cartier, con diamante centrale di 11 carati, taglio smeraldo, base in oro bianco arricchita da diamanti incastonati. Questo gioiello ha il primato di anello di fidanzamento più costoso, con un valore di circa 550 mila euro.
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Un tuffo nel passato e un’altra storia da mille e una notte con la sua ‘gioia’: il Collier Art Deco con diamanti e smeraldi appartenuto alla ballerina spagnola di flamenco Anita Delgado, diventata poi principessa di Kapurthala. Il Maharaja la vide esibirsi in un caffè e se ne innamorò perdutamente, regalandole questo gioiello di eccezionale bellezza, composto da diamanti, smeraldi e cristalli. Non possiamo considerarlo a tutti gli effetti un complimento ma sappiamo che, prima di essere donato alla principessa, questo collier amatissimo dal Maharaja adornava il suo elefante preferito.
Il gioiello è stato il pezzo più importante che la casa d’aste Christie’s a Londra abbia mai battuto e ha un valore di 1 milione di sterline (circa 1,4 milioni di euro).
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Sembra un destino che così spesso le nozze incorrano in qualche peripezia: pare che appena prima del Royal Wedding tra Elisabetta e il Principe Filippo la tiara frangiata si ruppe. Fortunatamente il gioielliere di corte era in servizio e si precipitò nel suo laboratorio per ripararla appena in tempo per le nozze. La stessa tiara, ovvero il cosiddetto ‘diadema russo’, ha fatto furore nella seconda metà del XIX secolo, quale gioiello originale, versatile, trasformabile in collier. È stata abbondantemente copiata e oggi quasi tutte le case reali custodiscono uno di questi storici gioielli. La fringe creata da Wolffs & Co. per Garrard & Co. è uno di quei ‘ricicli creativi’ che tanto piacevano alla regina Mary la quale fece smontare il piccolo diadema che la regina Vittoria le aveva donato per le nozze. La nuova fringe è formata da 48 punte composte da diamanti taglio brillante e taglio a rosa, intercalate da 48 punte più piccole formate da diamanti montati a Losanga. Oltre che diadema nuziale di Elisabetta nel 1947 lo sarà anche della figlia Anna nel 1973.
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Il Collier di Napoleone fu la gioia della Arciduchessa Maria Luisa d’Austria e la tristezza dell’imperatrice Josephine. Infatti poiché quest’ultima non riuscì a donare all’imperatore un figlio maschio, dovette accettare il divorzio dal marito e le sue seconde nozze con quella che sarebbe diventata madre di Napoleone II nonché fortunata proprietaria del celebre collier.
La spilla Cullinan III e IV è un altro gioiello di straordinaria bellezza appartenuto alla Regina Mary, composto da un diamante a goccia di 94,40 carati e un diamante taglio cuscino di 63,60. Inizialmente il gioiello fu posto nella corona di Mary per l’incoronazione, poi l’anno successivo fu incastonato nella Delhi Durban Tiara e nel 1953 indossato dalla regina come spilla. La storia del diamante Cullinan è davvero singolare: detto anche Stella d’Africa è il più grande diamante grezzo ritrovato, con un peso di 3.106,75 carati. Fece la fortuna (o forse non così tanto) di chi lo scopri. Fu trovato infatti nel 1869 da un pastore griqua e venne venduto a un boero in cambio di un cavallo, dieci buoi e cinquecento pecore. Il taglio di questa pietra, effettuato nel 1908 dalla ditta Asscher di Amsterdam, ha prodotto 105 diamanti di svariate fogge. Il diamante Cullinan I, incastonato sullo scettro di Sant’Edoardo e conservato nella Torre di Londra, con i suoi 530,2 carati è il secondo più grande diamante mai tagliato al mondo e potrebbe valere anche più di 2 miliardi di dollari.
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Come non citare l’Imperial State Crown, realizzata per il re Giorgio VI nel 1936 e contenente 2.868 diamanti, 273 perle, 17 zaffiri, 11 smeraldi e 5 rubini? In svariate occasioni fu indossata dalla Regina Elisabetta. La corona ha un peso attuale di 0,91 kg ed è alta 31,5 cm.
Un aneddoto: alla cerimonia di apertura del Parlamento del 1845 la corona cadde rovinosamente dal cuscino sorretto dal duca di Argyll e andò in pezzi; la regina Vittoria stessa annotò sul suo diario il fatto scrivendo: "Era tutta rotta e schiacciata come un budino spiaccicato". Persino i reali hanno le loro disavventure!
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Il conte Guido von Henckel non voleva di certo sfigurare quando regalò alla principessa consorte Katharina Henckel von Donnersmarck una magnificente tiara con undici rari smeraldi colombiani, sormontati da nove punte di diamanti rosa, sopra una struttura in oro e argento. Asta record a Ginevra nel 2011: la tiara fu battuta da Sotheby’s per 12,73 milioni di dollari.
Un altro esempio di gioielleria (iper)costosa, il collier di Maria Antonietta composto da numerosi diamanti bianchi, due rarissimi diamanti gialli ovali e un eccezionale diamante rosa. I brillanti taglio diamante (per un totale di 8 carati) sono perfettamente incastonati sulla base in platino, insieme a diamanti a goccia (per un totale di 7,06 carati) e a diamanti gialli (5,24 carati). Il valore del monile è di 3,7 milioni di dollari.
Ed ecco fare capolino la Royal Love Story che attirò maggiormente su di sé i riflettori: quella tra Wallis Simpson ed Edoardo VIII che abdicò per sposarla. Una volta sposati Wallis entrò in possesso di numerosi fantastici gioielli tra cui il bracciale di diamanti bianchi e neri, smeraldi, rubini e zaffiri di Cartier. Il bracciale è stato venduto all’asta per un prezzo record e ha un valore di $ 12,417,369 milioni.
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Back to the presente... La tiara più preziosa al mondo è quella indossata dalla principessa Eugenia il 12 ottobre 2018, giorno del suo Royal Wedding. Valore: 10 milioni di sterline, dicono oggi gli esperti (valore superiore alle tiare indossate da Kate Middleton e Megan Markle nei giorni dei loro matrimoni). La principessa Eugenia si sposava con Jim Brooksbank, borghese, indossando la tiara realizzata nel 1919 dai maestri gioiellieri della Maison Boucheron, con al centro uno smeraldo taglio cabochon da 93,70 carati. La gemmologa Deborah Papas ha descritto il prezioso monile: “lo stile è russo, sembra semplice ma in realtà è complesso perché la tiara è realizzata in platino. Allo smeraldo centrale si accompagnano altre pietre uguali ma più piccole, oltre a un pavé di diamanti. La pietra centrale ha del miracoloso: smeraldi così grandi e lucenti, oggi sono davvero rarissimi’’.
Capolavori di alta gioielleria, degni di un amore reale, i Royal Jewels non smettono mai di regnare sovrani nei nostri immaginari. Sarà la loro bellezza, sarà il valore talvolta inestimabile, fatto sta che tutti almeno una volta nella vita abbia desiderato un amore che fosse come una gemma: puro e di straordinaria bellezza, da far perdere la testa almeno per un attimo.