People of the Year 2020: Selena Gomez, George Cloney...
People,il settimanale americano di costume dedicato alle celebrità, questa settimana si fa in quattro, e con il secondo People of the Year issue dell’anno celebra
Perché Selena Gomez
Ne ha fatte di cose, Selena Gomez, in questo 2020: un disco nuovo, Rare, un cooking show (anche filantropico) in streaming per HBO Max, che si chiama Selena + Chef. La star ha anche lanciato una linea di makeup inclusivo,Rare Beauty, con un obbiettivo preciso: raccogliere 100 milioni di dollari in 10 anni per aiutare chi soffre di problemi di salute mentale e non ha accesso alle cure. Problemi di cui soffre anche lei e di cui non ha mai fatto mistero. E poi, Selena ha un numero impressionante di follower su Instagram (sono 195 milioni!), e la cantante ha voluto fare buon uso della sua fama lo scorso giugno, quando ha “prestato” la sua piattaforma social alla protesta degli attivisti black, e non solo, contro la brutalità della polizia negli Stati Uniti.
Perché George Clooney
Cosa dire di George Clooney che non sia già stato detto? Attore amatissimo in tutto il mondo, protagonista di serie TV e film indimenticabili (spesso diretti e prodotti da lui) e sex symbol universale, da sempre in prima linea in difesa dei diritti umani e civili con la sua Clooney Foundation for Justice. Ha fatto donazioni importanti senza far rumore (di recente, a favore della Equal Justice Initiative dopo l’uccisione di George Floyd, di alcune charity libanesi in seguito alla terribile esplosione a Beirut dello scorso agosto, di organizzazioni che si occupano di assistenza in tempi di COVID-19 in Italia, a Londra e Los Angeles). E si comincia già a parlare di Oscar per Clooney, per il suo nuovo film, The Midnight Sky, che ha diretto e interpretato, in uscita su Netflix il 23 dicembre.
Perché Regina King
Anche per Regina King gli ultimi due anni sono stati piuttosto movimentati: quest’anno ha vinto un Emmy (il suo quarto), per Watchmen, e nel 2019 si è aggiudicata l’Oscar per la sua interpretazione da non protagonista in Se la strada potesse parlare, adattamento del romanzo omonimo di James Baldwin. Anche Regina ha dato un contributo fondamentale, esponendosi in prima persona per dar voce alle community più fragili in tempi di pandemia, invitando gli americani ad andare a votare, chiedendo la fine delle ingiustizie e delle violenze da parte della polizia. E adesso, il debutto alla regia, con One Night in Miami.
Perché Anthony Fauci
La quarta delle “people of the year” per la rivista People è il dottor Anthony Fauci, 79 anni, immunologo statunitense di fama mondiale (e di origine italiana), ormai figura popolarissima in tutto il mondo, è l’unico “tecnico” vero in questo quartetto d’eccezione. In un momento di grande disagio e difficoltà a causa della diffusione incontrollata del COVID-19 negli Usa, Fauci è diventato una figura di riferimento, competente e preparata, per gran parte degli americani e, come sottolinea la rivista People, è “il medico di cui aveva bisogno l’America nel 2020”. Membro della task force della Casa Bianca sul coronavirus, non è molto amato da Trump, con cui si è scontrato più volte a causa delle differenze di vedute sulla gravità della pandemia e sulla necessità, secondo Fauci, di adottare misure come l’uso dei dispositivi di protezione personale. Il presidente in carica, invece, non li ha mai considerati fondamentali, e non ha mai amato indossare la mascherina.