Marinella Senatore: l'installazione a Palazzo Strozzi
Arte contemporanea: Marinella Senatore a Palazzo Strozzi di Firenze
We Rise by Lifting Others, “ci eleviamo sollevando gli altri” è una frase di Robert Ingersoll,
We Rise by Lifting Others ha - letteralmente – acceso le sue luci nel cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi, a Firenze. È una girandola di luce e colore, visibile anche dalla strada, ai passanti di sfuggita (i turisti, si sa, latitano), per riflettere in modo originale sull’idea di comunità, di vicinanza e di relazione al tempo del Covid-19.
We Rise by Lifting Others è un moto poetico e semplice così come la poesia di strada che Marinella Senatore – nata a Cava de’ Tirreni, poco più di quarant’anni fa ma da tempo attiva e corteggiata sulla scena internazionale da musei e istituzioni – inserisce nell’installazione: dice solo “Breathe, You Are Enough” «Un modo per ricordarci che in questo momento dobbiamo accettare anche le nostre debolezze». A queste due frasi aggiunge sulla giostra anche il detto di Zygmunt Bauman “The Word Community Feels Good” (a proposito di Bauman, a 3 anni dalla sua scomparsa)
Ognuna di queste frasi attiva in chiunque una riflessione, una domanda, un sospetto. Il terreno di gioco per gli artisti contemporanei è duro, in questi mesi: distanza sociale, musei chiusi, difficoltà a scorgere un orizzonte di senso. Si celebra dal 4 all’11 dicembre la #giornatadelcontemporaneo, con numerose inizitiave, per lo più online, promosse da istituzioni, mostre e fondazioni: è sufficiente? È davvero utile?
Marinella Senatore serra le fila e non abdica al suo «ruolo sociale»: sì, usa proprio queste parole, quasi uno schiaffo in faccia a tutti coloro che reputano effimera o ombelicale l’arte di oggi. Da anni impegnata in progetti di arte partecipativa pensati per coinvolgere non solo i soliti art lovers ma anche il grande pubblico, presenta a Firenze, fino al 7 febbraio, per la cura di Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, la sua grande installazione ispirata alle tradizionali luminarie del Sud Italia e un denso programma di workshop partecipativi, appositamente creati dall’artista.
Avevamo già visto Marinella Senatore all’opera con le luminarie qualche tempo fa, per la splendida sfilata di Dior Cruise 2021 voluta da Maria Grazia Chiuri a Lecce:
«La luminaria crea uno spazio laddove non esiste: è un’architettura effimera ma piena di luce, visibile anche da lontano. Qui, nel cortile di Palazzo Strozzi, crea una nuova piazza sociale: è il mio modo per dire che possiamo essere in comunione anche se molto lontani fisicamente», spiega l’artista, abituata a muoversi in maniera disinvolta tra la fisicità della strada e la virtualità delle piattaforme online.
Lo spazio pubblico di Palazzo Strozzi (dove le mostre sono sì chiuse, ma ammirarne il chiostro è consentito: un’esperienza di bellezza da non perdere, a 5 minuti a piedi da Santa Maria Novella) accoglie un’installazione pensata per catalizzare l’ energia di chi osserva in presenza e di chi percepisce l’immagine dallo schermo, direttamente da casa.
L’effetto, di sera, è questo:
Alta oltre dieci metri e costituita da centinaia di luci Led, l’installazione, come già accaduto per la sfilata di Dior, è prodotta da artigiani pugliesi: scardina le perfette proporzioni rinascimentali del cortile di Palazzo Strozzi creando un “cortocircuito estetico” intrigante che mescola storia nota e cultura popolare. Quelle luci, con le scritte e i colori trattegono lo sguardo, invitano (chi può) a sostare e chi osserva da remoto a fermarsi a pensare: chi sono i nostri altri?
Marinella Senatore Firenze avvierà una serie di workshop partecipativi sul tema della relazione tra l’individuo e la società (per le date tenere d’occhio il sito della fondazione e i canali social) e conversazioni digitali con personalità come il collettivo russo Pussy Riot (ricordate? Sono le artiste militanti anti-Putin ) e Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica delle collezioni donna Dior.
«Pensarsi comunità significa anche questo – conclude Marinella Senatore -: essere persone che attivano altre persone».
Marinella Senatore