Quando si regalano le perle? Il significato del gioiello
Guida completa: quando regalare le perle e come conservarle per mantenere intatta la loro naturale bellezza. Perché per ogni età c'è il giusto numero di
fili…
“Una donna ha bisogno di fili e fili di perle”. Così affermava Coco Chanel che amava a tal punto questo gioiello da indossare persino sei fili di perle tutti insieme, talvolta così lunghi che venivano infilati nella cintura. Leperlesono un accessorio “très chic”, intramontabile, che dona lucentezza al viso e all'outfit.
Coco Chanel
Ci sono tre momenti, tutti multipli di tre, nella vita di una donna che vuole mettere in risalto la sua femminilità con eleganza e discrezione: i suoi diciotto, i suoi trenta e i suoi sessant’anni. È la collana di perle a siglarli col numero di fili di perle, uno ai diciotto, due a trenta, tre ai sessanta. In ognuna di queste occasioni le perle doneranno quel misto di grazia e importanza che a diciotto sancirà il passaggio dall’adolescenza alla prima maturità, a trenta il fiore della giovinezza, ai sessanta la fierezza di una femminilità consacrata, ancora piena di aspettative.
Il fermaglio più o meno importante sarà il tocco che alle perle farà assumere i connotati del gioiello vero e proprio, il filo, o i fili, di per sé costituiranno la cornice al volto femminile. La perla dà al viso una luce che nessun altro ornamento emana con eguale candore, perché nessun altro abbellimento ha la freschezza dell’acqua da cui proviene, a diciotto la freschezza di una donna in erba, a trenta quella di una rosa sbocciata, a sessanta la nettezza di una vita ben spesa che agli altri trasmette bellezza, sicurezza e attenzione.
Elizabeth Taylor
© Silver Screen Collection
Attraverso i fili di perle la donna si racconta. Per le giovanissime, perle con un diametro inferiore ai 7 mm, una donna di trent’anni indosserà perle con un diametro tra i 7 e i 9 mm, a sessanta si potranno serenamente portare perle con un diametro di 9 mm o anche superiore, la bellezza della rotondità e della profondità.
I fili possono essere uniformi o a scalare, con la perla più grande in centro e mano a mano di dimensioni decrescenti. Per quanto concerne la lunghezza, quando si tratta di un filo di 35 – 40 cm parliamo di choker o girocollo, se invece supera i 60 cm è denominato modelloPrincesse / Matinée o Chanel. Estremamente particolari e al contempo eleganti i fili multipli di perle che possono essere doppi, tripli, quadrupli e così via.
Eva Mendes vista da Arthur Elgort
© Arthur Elgort / Conde Nast
Oggi un filo di perle più lungo è considerato il dono perfetto per una donna matura, mentre per le giovanissime si prediligono girocolli, perle colorate o scaramazze. È preferibile che il primo collier di perle sia del colore più comune, bianco perla, sarà poi possibile, qualora lo si desideri, donare perle rosa, color crema, viola scuro, grigie e nere (rarissime), così come accanto al celeberrimo filo di perle esistono altre gioie inframezzate da perle: girocolli, catene in argento e in oro punteggiate da perle, orecchini di perle, bottoni con perle al centro (magari con spinelli neri applicati a contrasto), pendenti. E gli anelli? Montata da sola o su una fedina di oro bianco, magari accompagnata da due mini diamanti ai lati, la perla compone il classico anello di fidanzamento, simbolo dell’amore e del senso della vita umana.
Caroline di Monaco
© Getty Images
Giovani donne, donne, promesse spose e poi spose: in quanto simbolo di fertilità, è tradizione regalare perle alla sposa nel giorno delle nozze, così come, facendo un passo indietro, le gioie con perle sono un regalo ben pensato anche per battesimi e comunioni. Ma attenzione! Le perle non devono essere tenute in un cassetto rinviandone l’uso al momento giusto, vanno indossate: se tenute al buio e al chiuso muoiono, diventano gialle e si crepano; meglio inoltre conservarle in scatoline di vetro, separate da altre gioie che potrebbero graffiarle.
Un po’ di mito e leggenda? Parrebbe che le perle portino fortuna a tutti i nati sotto il segno dell’acqua e in particolare al cancro, dominato dalla luna - secondo il mito colei che diede alla perla il suo colore - e dal mare dove la perla nacque e visse. La tradizione popolare vuole però che regalare perle porti sfortuna: secondo una leggenda indù le perle sono le lacrime della luna, mentre rifacendosi ad antichi racconti cinesi e giapponesi le perle sarebbero nate dalle lacrime delle donne che piangevano i propri uomini dispersi in mare. Per scongiurare la malasorte bisognerebbe regalare perle sempre in numero pari e la persona che le riceve dovrebbe dare in cambio una moneta. Eppure Audrey Hepburn, Marilyn Monroe e Lady D – solo per fare alcuni esempi di donne che amarono le perle – non devono aver pensato alla cattiva sorte. Tutti ricordiamo i celebri 5 fili (120 perle vere) che accarezzano sia la schiena sia il girocollo della stupenda Hepburn in Colazione da Tiffany: il collier fu disegnato e realizzato per Tiffany da Jean Schlumberger. L’importante chiusura è composta da diamanti di 128,54 carati, in parure col diadema.
Audrey Hepburn
© Paramount Pictures / Getty Images
Tradizionalmente legate all’idea di purezza e perfezione grazie alla forma sferica e all'origine naturale, le perle suscitano un forte richiamo di uomini e donne fin dall’antichità. Racchiudono in sé lucentezza ed eleganzama anche un soffio di eternità: perché sia sempre così, rispettiamo le scadenze canoniche, a diciotto il primo filo, a trenta il secondo, a sessanta il terzo… e poi all’infinito.