Film natalizi LGBTQ+: i migliori di sempre
L'ultima uscita a tema risale a fine novembre: è Happiest Season, una commedia romantica natalizia con Kristen Stewart, incentrata su una coppia queer. Se il
1.Happiest Season(2020)
Nella recente versione tutta al femminile di Clea DuVall del classico racconto scheletri nell’armadio, una giovane donna, interpretata da Kristen Stewart, va a passare il Natale con i genitori conservatori della sua fidanzata Harper (Mackenzie Davis). Morale della favola? Harper non ha ancora fatto coming out con i suoi genitori. Disponibile in streaming su Hulu dal 25 novembre 2020 negli Stati Uniti, e lanciato come la prima commedia natalizia LGBTQ+ mainstream, Happiest Season infonde uno spirito queer a un racconto convenzionale, trasmettendo un messaggio di speranza e accoglienza in un anno in cui ne abbiamo molto bisogno.
2.A casa per le vacanze(1995)
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Nella seconda prova alla regia di Jodie Foster, la madre single Claudia (Holly Hunter) torna a casa per le vacanze dopo aver perso il lavoro. Lì, si confida con il fratello gay (Robert Downey Jr) che, come verrà fuori, cela a sua volta qualche segreto. È un film mainstream che parla di come si può essere degli outsider a casa propria, un classico fuori dai radar che vale la pena di vedere per il cast talentuoso e il ritratto onesto della natura mutevole dei legami di famiglia. Il fatto che alla regia ci sia una donna queer è la ciliegina sulla torta.
3.La neve nel cuore(2005)
Nel primo ruolo di rilievo dopo quello della protagonista su tacchi Manolo Blahnik di Sex and the City (dal 1998 al 2004), Sarah Jessica Parker interpreta la nervosa Meredith che va a passare il Natale in New England dalla famiglia liberal del suo fidanzato (Dermot Mulroney). Oltre a un cast stellare, che include Diane Keaton, Rachel McAdams, Claire Danes e Luke Wilson, la presenza dell’icona queer Parker e la sottotrama sul figlio gay Thad (Tyrone Giordano) e il compagno in procinto di diventare genitori adottivi, lo rendono una delle gemme natalizie più commoventi – e strappa lacrime.
4.Make the Yuletide Gay(2009)
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In questa commedia degli equivoci a tema queer, Gunn (Keith Jordan), apertamente gay nel suo quotidiano, torna alla casa di famiglia per le vacanze dove i suoi benintenzionati genitori – che lo suppongono eterosessuale – cercano di sistemarlo con l’ex fidanzata delle superiori. Come se non bastasse, il suo fidanzato (Adamo Ruggero) appare senza preavviso. Com'era prevedibile, si genera il caos. Dolce e leggero per la glicemia come un panettone, questo film delizioso non pretenderà un Oscar, ma potrebbe vincere il vostro cuore.
5.Natale all'improvviso(2015)
Un decennio dopo La neve nel cuore, Diane Keaton torna come matriarca di un’altra illustre famiglia di finzione. Questa volta, è accompagnata da Timothée Chalamet, Olivia Wilde, Amanda Seyfried e John Goodman – per fare alcuni dei nomi di primo livello in questa commedia romantica stellare. Se la trama potrebbe definirsi piuttosto convenzionale, vale la pena tenere d’occhio Anthony Mackie, l’Agente Williams, che si ritrova a farsi domande sulla propria identità dopo una sessione improvvisata con una life coach (Marisa Tomei).
6.Carol(2015)
Cate Blanchet interpreta la Carol del titolo in questo adattamento del celebrato romanzo di Patricia Highsmith candidato agli Oscar. È il Natale 1952 e Carol si innamora della giovane commessa di un centro commerciale di New York, Therese (Rooney Mara). Con una fotografia sontuosa e prove attoriali magistrali, il film racconta il germogliare della relazione tra le due donne in un’epoca in cui l’omosessualità era un tabù.
7.The Cakemaker(2017)
Anche se non è un film natalizio in senso stretto, questo film drammatico israeliano-tedesco su Thomas (Tim Kalkhof), un pasticcere tedesco, che si innamora di Oren, un israeliano sposato, vi darà un brivido caldo festivo. Quando Oren muore, Thomas va a Gerusalemme e diventa amico della sua vedova (Sarah Adler) che non conosce la vera natura di Thomas. Ricevuto da critiche entusiastiche e poi in lizza come candidato israeliano agli Oscar di quell’anno per il Miglior film in lingua straniera, è una testimonianza di ciò che ci unisce, al di là delle differenze culturali e religiose.