Prada risveglia l'uomo del prossimo inverno con un mix di texture sensuali
Al terzo giorno dellaMilano Fashion Week2021, quando ci siamo quasi abituati a guardare le nuove collezioni di moda uomo attraverso uno schermo, la sfilataPradaautunno inverno
Il bisogno di sensazioni e il piacere della tattilità si traducono in una serie interminabile di texture e di tessuti che troviamo dagli allestimenti ai look della nuova collezione. La maglieria jacquard a motivi geometrici e i pellami si uniscono al re-nylon, al tweed bouclé e ai classici gessati in lana in colori a volte tradizionali, a volte inediti, ricercando il concetto di stimolazione sensoriale.
© Monica Feudi
I modelli con i look della nuova collezione Prada uomo percorrono ambienti diversi, al ritmo incessante della colonna sonora elettronica di Plastikman. Ogni stanza risveglia i sensi, grazie ai fondali multi-texture dalle tinte brillanti in marmo, resina, gesso e “faux fur”. Gli spazi astratti si possono intendere al contempo come interni ed esterni, duri e morbidi, caldi e freddi: in una dualità continua che lascia spazio all'interpretazione.
«Abbiamo parlato di sperimentazione e libertà, delle possibilità da esplorare con i colori, le superfici e le sensazioni. La collezione parte dai sensi e dalle sensibilità. In questo momento ci manca la tattilità, poter toccare le cose. Gli indumenti offrono una rassicurante sensazione di umanità e sensorialità. Esiste un lato molto intimo nei vestiti, che rimanda in un certo senso alla nudità del corpo. Si tratta del bisogno umano di sensualità.» - Miuccia Prada
La stessa dualità la troviamo nelle silhouette della collezione, in abiti ridotti dalla struttura minimalista. I completi “long johns” in maglia jacquard creano una seconda pelle che delinea il movimento della figura in movimento. Alcuni sono proposti da soli, altri compongono outfit con abiti e outerwear, per esprimere un senso di protezione ed esposizione, mettendo in contrapposizione ingenuità e consapevolezza, intimità e distacco.
«Le sensazioni tattili sono state il cuore del progetto e ci hanno riportati alla fisicità, al tangibile e al reale. La collezione è fisica, gli abiti avvolgono il corpo e invitano ad essere toccati, un gesto che ha un profondo potere evocativo in un momento in cui tutto è così digitale ed effimero.» - Raf Simons
I cappotti monopetto e doppiopetto si sviluppano su linee rette, distaccandosi dal corpo; anche i bomber sono di dimensioni generose. I capi in pelle si alternano ai bouclé e ai pezzi foderati in tessuti jacquard geometrici, proponendo un guardaroba capace di stimolare i sensi e risvegliare il desiderio con un mix esaltante di colori, motivi e superfici.
© Monica Feudi