Psicoterapia online: difetti e virtù
L'efficacia della psicoterapia online
L’anno scorso è stato dominato da notizie alquanto deprimenti. Miliardi di persone in tutto il mondo si sono ritrovate a fare
Eppure, accanto a tali notizie, in tutto il mondo sta, lentamente, prendendo forma anche un altro tipo di rivoluzione. Avrà causato forse pochi titoli di giornale ma sta trasformando il modo in cui aiutare chi sta affrontando un disagio di natura psicologica.
Benvenuti nel mondo della web therapy
Ad ottobre 2020, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riportato che circa il 70% dei Paesi ha adottato la ‘tele-terapia’ (ovvero sessioni di psicoterapia in video chiamata) come soluzione all’interruzione dei servizi di salute mentale di persona. Per esempio, a partire dall’inizio della pandemia, Talkspace, l’azienda newyorkese di terapia online, ha registrato un incremento delle richieste dei propri servizi pari al 65%.
Allo stesso tempo, i ricercatori olandesi hanno dichiarato che la pandemia “ha scatenato un cambiamento radicale del modo in cui gli psicologi conducono i trattamenti e questo avrebbe portato a un’improvvisa impennata delle sessioni di psicoterapia online”. Come spiega la terapista americana Kristen Gygi: “Durante la pandemia, c’è stato un incremento di tutto online, terapia inclusa”.
Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato su The Lancet a febbraio 2020, in Cina, WeChat, in particolare, viene utilizzato per fornire servizi di counselling psicologico online. Ma, come riferiva la rivista di medicina a luglio, l’utilizzo della terapia a distanza ha anche svantaggi. Requisiti come il disporre della tecnologia necessaria, dell’accesso a Internet e del traffico dati implicano che la terapia online potrebbe non essere la soluzione adatta per chi ne ha maggiormente bisogno, come gli anziani, chi ha problemi di lettura o chi dispone di un reddito basso.
L’OMS ha fatto notare che esistono disparità importanti nell’utilizzo dei servizi di aiuto online: oltre l’80% dei Paesi ad alto reddito ha usufruito della terapia online al fine di tamponare la mancanza dei servizi di persona. Questo in confronto a meno della metà dei Paesi a basso reddito.
Lo stigma associato alla terapia online sta diminuendo in fretta
Da quando molti Paesi (tra cui Italia, Gran Bretagna, Francia, Nuova Zelanda e Germania) hanno introdotto il lockdown a marzo 2020, la psicoterapia a distanza è diventata più accessibile, maggiormente disponibile e meno stigmatizzata. Un’ottima notizia per chi soffre e ha bisogno di aiuto.
Un tempo chi andava dallo psicologo era considerato ‘strano’. Quando mi rivolsi alla psicoterapia più di dieci anni fa, non feci sapere a nessuno delle mie sedute. Pagare per ricevere aiuto psicologico sembrava una sorta di stravaganza. Ma le connotazioni negative associate alla terapia stanno diminuendo in fretta, accelerate, negli ultimi tempi, dal caos emotivo causato dal Covid-19 che ha messo la salute mentale in primo piano. Ora come ora, infatti, sono in molti a rivolgersi allo psicologo per la prima volta.
“Attualmente, il cosiddetto stigma sembra essere diminuito dal momento che la quotidianità è sempre più stressante”, afferma Gygi. “Potremmo vedere la cosa come una sorta di pressione sociale al contrario per cui, improvvisamente, avere paura è più normale visto che sono in molti a percepirla”. Louise Chunn, fondatrice di Welldoing, che si occupa di abbinare paziente e terapeuta, è d’accordo: “Sono molti gli uomini in carriera ad andare in terapia e hanno deciso di utilizzare il lockdown per affrontare problemi di lunga data. Lo stesso vale per le coppie”.
Le virtù della psicoterapia online
La Dott.ssa Carla Croft, che lavora per l’NHS (il servizio nazionale sanitario britannico), spiega che la terapia online ha molti vantaggi per i pazienti: “Ora mi capita spesso di riceverli in video chiamata durante la loro pausa pranzo, dentro la macchina o in una stanza più appartata. Naturalmente, molti di loro lavorano da casa e godono quindi di una certa privacy lontano dai colleghi (che prima non avevano) e di una maggior flessibilità. Questo significa che la gente che lavora si trova ora ad avere un accesso più semplice e immediato alla terapia”.
Il Dott. James Arkell, consulente psichiatra presso il Nightingale Hospital di Londra, ha notato che la terapia online sembra essere più adatta ai pazienti più giovani per cui mandare messaggi e fare chiamate in FaceTime è una consuetudine familiare, e non ha alcun problema a fare consulenze via smartphone.
Per quanto mi riguarda, al momento, faccio terapia online e lo preferisco. Mi sento più rilassata all’idea di sedermi nel mio divano con l’odore familiare dei suoi cuscini sbiaditi. Chunn mi informa che si tratta “dell’effetto disinibizione”. “Persino il lavoro di coppia e sui traumi si è rivelato avere successo in modalità online”, afferma. “Le persone tendono ad aprirsi più facilmente quando viene rimosso l’ostacolo del viaggio e dell’attesa in sala d’aspetto o quando si sa di avere supporto nella stanza accanto”.
Diversi studi internazionali, tra cui uno americano, della Northwestern University, e uno tedesco, dell’Università di Leipzig (risalenti entrambi al 2014) sembrano indicare che, specialmente per chi fa un percorso a lungo termine, la terapia online è efficace quanto quella di persona. Ricerche più recenti, pubblicate dal Journal of Affective Disorders a marzo 2020, si sono concentrate sulle differenze nella qualità di interazione tra la psicoterapia di persona e quella via telefono. Ebbene, in termini di efficacia del rapporto terapeutico, di quantità di informazioni e vissuti rivelati dal paziente o del livello di empatia, attenzione e partecipazione, le differenze erano poche. Quella più tangibile era che le sedute via telefono erano tendenzialmente più corte.
Per quanto impensabile potesse sembrare, la terapia online funziona bene anche per gli stessi psicologi. “L’atteggiamento nei confronti della modalità in digitale è totalmente cambiato”, afferma Chunn. “In passato gli psicoterapeuti erano indignati rispetto a tale evenienza ma, stando a ricerche che abbiamo condotto con il nostro team di professionisti a luglio, la maggioranza si dichiara contenta e molti ritengono persino che la terapia online offra loro maggior informazioni sui pazienti”.
Psicologi clinici come la Dott.ssa Croft affermano di avere una maggior disponibilità di appuntamenti, il che è un’ottima notizia sia per i terapisti che per chi ha bisogno di aiuto e si trova in lista d’attesa. Il Dott. Arkell racconta che, in alcuni casi, è in grado di carpire meglio un tono più emotivamente connotato nel paziente senza le distrazioni visive che avrebbe di persona. Inoltre, vedere l’individuo a casa propria può fornire informazioni extra sulla sua storia.
La terapia giusta per ogni paziente
La psicoterapia online può avere costi inferiori rispetto alle sedute di persona. Alcuni professionisti di fama hanno tariffe proibitive (fino a 140$ all’ora negli Stati Uniti) e le maggiori assicurazioni mediche pagano lo stesso ammontare indipendentemente dalla modalità in cui avviene la seduta. Detto questo, però, Kumaar Bagrodia, fondatore dell’azienda di Mumbai, NeuroLeap, che utilizza la tecnologia per aiutare la gente a migliorare la propria salute mentale, afferma che in India, esistono sessioni online a partire da soli 7$. "Vale sempre la pena contattare lo psicologo a cui ci si intende rivolgere per sapere se offre tariffe commensurate al reddito o ridotte per studenti e disoccupati”, consiglia la Dott.ssa Croft. “Durante il Covid-19, la categoria ha dimostrato grande disponibilità e abbiamo cercato tutti di aiutare come meglio potevamo”.
Naturalmente, ci sono pazienti e terapisti che preferiscono la modalità di persona ‘in studio’ e ritengono che si perda qualcosa facendo terapia a distanza, come spiega Bagrodia: “Con la terapia online, la connessione fisica viene inevitabilmente a mancare. Può essere difficile per lo psicologo riconoscere indizi, segnali e interpretare il linguaggio del corpo dei loro pazienti. Per alcuni di questi, invece, andare in terapia era un atto importante di per sé”.
Online potrebbe essere più complicato notare difficoltà psicologiche, specialmente in presenza di un sintomo psicotico o di un disturbo dell’immagine corporea. Il Dott. Arkell aggiunge poi che una cattiva connessione internet può diventare frustrante mentre chi ha problemi di coppia potrebbe far fatica a trovare uno spazio sicuro per la seduta. Ma per altri, l’idea di fare tele-terapia in maniera così semplice è una vera rivelazione. Potrebbe essere la risposta al nostro bisogno di qualcosa per cui rallegrarci nel 2021.
Rachel Kellyè una scrittrice britannica, nonché sostenitrice della salute mentale e autrice di Singing in the Rain: 52 Practical Steps to Happiness (Short Books Ltd, 2019)