Harris Reed - stilista di Harris Styles - e il suo debutto alla London Fashion Week
Il lavoro diHarris Reed, una delle star della prossima generazione della prima London Fashion Week gender-fluid di sempre, è una fantasia stilistica e un segnale
Con un toccante componimento scritto in prima persona, il designer offre dei suggerimenti a sé stesso quando aveva 9 anni – l’età in cui ha fatto il primo coming out, in cui è stato vittima di bullismo ed emarginato e in cui ha scoperto il potere sconfinato della sua creatività.
© Jenny Brough
“Caro me stesso di 9 anni,
“Adesso vivi in California, ma stai per fare la prima delle circa 30 mosse lungo un cammino che ti porterà in giro per il mondo, da Seattle a Parigi a Londra. Sii coraggioso. Incontrerai tanto odio, ti prenderanno in giro e ti sentirai solo – ma tu faraigrandicose e sarai sempre sincero nei confronti di ciò che senti.
“So che non riesci a immaginarlo adesso, quando passi i fine settimana da solo in camera tua a provarti i vestiti, ma un giorno vestirai la più grande rock star della tua generazione (una cosa che predirai con inquietante precisione a un compagno di college una sera in dormitorio). Dopo esserti laureato alla Central Saint Martins durante una pandemia globale, realizzerai la tua collezione di debutto durante il lockdown e la presenterai durante la prima fashion week gender-fluid della storia britannica. Ti batterai sempre per la bellezza della fluidità, perché sei profondamente convinto che chiunque debba poter rappresentare sé stesso nella sua veste più vera e autentica.
“Il percorso per diventare il 24enne di oggi non sarà facile – te lo posso assicurare – ma non perderai mai di vista chi sei. (Fidati quando dico che sarà un enorme sballo quando ci arriverai.) Ci saranno persone che non vorranno capire la tua storia, ma quello che conta di più sono quelli che la ascolteranno. Un giorno, racconterai la tua storia aVogue.
© Ho Hai Tran
“Quando comincerai la quarta elementare in Arizona, sarai etichettato come ‘il bambino gay’ ancora prima di sapere cosa significhi il termine ‘gay’. Alcuni degli altri genitori chiederanno agli insegnanti di togliere i propri figli dalla tua classe per paura che la tua omosessualità li ‘contagi’. Non avrai amici, avrai invece degli attacchi di panico. Ma l’Arizona sarà il luogo in cui riuscirai, in cui ti realizzerai. È lì che capirai il potere dei vestiti e della tua immaginazione.
© Jenny Brough
“Ci saranno giorni a scuola in cui verranno a cercarti nei bagni dei maschi a causa di quello che indossi (per la cronaca, le infradito Havaianas con gli Swarovski). Nascosto in una delle cabine, ti sentirai completamente solo, ma non lo sei. A volte, al parco giochi, sentirai di sfuggita tua madre che ti difende. Sarà sempre la colonna portante della tua vita, e le sue avventure – ovunque, da Tokio a Parigi – ti mostreranno un mondo al di là dei bulli.
“Avrai anche degli amici immaginari. Con loro t’innamorerai dei travestimenti, quando le ore passate a creare look davanti allo specchio riveleranno un lato di te stesso che non conoscevi – e qualcosa in te scatterà. Quest’anno, una sera lo dichiarerai ai tuoi genitori con due brevi frasi: ‘Mi piacciono i ragazzi. Sono gay.’
“Da quel momento i vestiti avranno un ruolo fondamentale nella tua storia. La settimana seguente a scuola indosserai una camicia rosa e avrai la sensazione di ritrovare la tua forza – un momento che non dimenticherai mai. Di lì a poco, una commessa di Nordstrom indicherà a te e a tua mamma il reparto abbigliamento per ragazze e cambierà la tua vita da sola dicendo: ‘Puoi indossare anche tu queste cose’. Ti farà sentire legittimato. Un giorno guarderai Instagram e vedrai un sacco di gente che fa quello che vuoi fare tu, ma per il momento saranno solo poche persone fondamentali a farti da guida.
“In Arizona, ti accorgerai che i vestiti non solo hanno il potere di cambiare come ti senti, ma anche di cambiare il modo in cui ti guardano gli altri (nota come gli stessi ragazzi che ti prendono in giro cominciano a mettersi addosso le stesse cose un paio di mesi dopo).
© Jenny Brough
“Quando da adolescente ti trasferirai a Los Angeles, poi in Oregon, a Seattle, in Francia (quindi di nuovo a Los Angeles), sarai in grado di sintetizzare la tua storia in un ‘elevator pitch’: ‘Sono Harris Reed e amo chi sono’. Dovrai faticare molto per tirare avanti, lavorando 40 ore a settimana durante il tuo ultimo anno di liceo. Nel 2016 ti trasferirai a Londra per studiare moda alla Central Saint Martins, l’istituto da cui sono usciti Alexander McQueen, John Galliano e tutti i designer che hai ammirato sulle pagine di Vogue. La Central Saint Martins sarà tutto quello che speravi e anche di più grazie alle persone che incontrerai – molte di loro saranno state vittime di bullismo da ragazzi come te; transessuali che riversano la loro sessualità nelle loro creazioni.
“Arriverai al college con jeans skinny, combat boots neri e una frangetta bionda ingellata, e ballerai tutta la notte al Queen Adelaide, al VFD e al Loverboy, pensando ogni momento ‘questo è il mio posto’. Per la prima volta nella tua vita, troverai rappresentazione tutto intorno a te e sarà allora che imparerai a eliminare l’immagine che tempo addietro pensavi dovesse avere un giovane queer.
“Il giorno in cui incontrerai Harry Styles con il suo stilista Harry Lambert, dietro le quinte dell’Hammersmith Apollo, attraverserai Londra di corsa con dei pantaloni a zampa in seta e pelle argentata come gli stivali con la zeppa, portando una raccolta di bozzetti piena di richiami fantasiosi a Jimi Hendrix, David Bowie e Mick Jagger. Subito, lui ti mostrerà tutta la gentilezza che avevi immaginato. Ti chiederà di non limitare la tua creatività. Al college, lavorerai fino a tarda notte per finire le camicette che faranno parte dei costumi che indosserà in tournée sui palchi di tutto il mondo, e quando Harry diventerà il primo uomo ad apparire da solo sulla copertina di Vogue, lo vedrai indossare le tue creazioni sulle pagine della rivista.
© Jenny Brough
“Nel 2021, sarai alto un metro e 93. Avrai lunghi capelli rossi e sarai incantevole. Ma il tuo messaggio di fondo resterà esattamente lo stesso: indossa il cazzo che ti pare, sii chi sei. Non lasciare che la fluidità diventi un’altra casella – per una persona significherà un vestito trasparente anni Settanta, per un’altra saranno un paio di jeans e una maglietta.”
© Ho Hai Tran