L’era dell’s-commerce: lo shopping sui social media
Nel mondo prima del lockdown l’s-commerce, cioè la possibilità di fare acquisti tramite social media (in particolare Facebook, Instagram e WhatsApp), era per lo più
D’altronde, come si può dare uguale valore all’acquisto di un costoso bene di lusso sulla stessa piattaforma in cui si postano meme ironici o i selfie delle vacanze? Oggi la prospettiva è cambiata radicalmente: inventare una strategia di vendita che faccia dei social media il grande Mall del futuro è diventata una priorità.
Con Facebook, che conta più di 2 miliardi e mezzo di utenti, Mark Zuckerberg aveva accarezzato l’idea dell’s-commerce già nel 2012, ma senza grande successo. In seguito al lockdown e all’aumento del 40 per cento (secondo le rilevazioni della società di consulenza Kantar) dell’utilizzo di Facebook e Instagram, Zuckerberg ha deciso di accelerare il lancio di Shops, una sorta di via dello shopping virtuale che si sviluppa attraverso Facebook, Instagram e WhatsApp. Attraverso Shops – accessibile per il momento solo negli Stati Uniti – gli utenti possono cercare i brand nella homepage di Facebook. Una volta entrati nel profilo del marchio, si può visualizzare tutta la collezione o salvare i prodotti tra i preferiti, acquistandoli in un secondo momento. Per qualunque quesito si può comunicare direttamente con il brand usando WhatsApp o Messenger.
Per i designer indipendenti e i piccoli negozi, i più colpiti dalla crisi, l’opportunità di convertire i propri profili social in negozi virtuali può essere più fruttuoso che tenere in vita costosi store. «Per molti l’unico modo di rimanere a galla è essere più forti online, costruire una presenza digitale e utilizzare questi strumenti come vetrina principale», dice Evita Barra, a capo del settore Auto and Luxury di Facebook e Instagram.
Alla fine di maggio Eva Chen (nella foto in apertura), direttore delle partnership moda su Instagram, ha introdotto una serie di nuove funzioni che consentono a un brand di passare dalla sfilata alla vendita immediata, sempre rimanendo all’interno del social media. Gli utenti possono addirittura selezionare e acquistare un vestito indossato da qualcuno che vedono nelle stories o su Ig live.
(Continua)