Buon compleanno! Vivienne Westwood compie 80 anni
Non capita tutti i giorni che una delle stiliste più famose del mondo compia ottant’anni. Nei suoi straordinari cinquant’anni nella fashion industry, Vivienne Westwood ha ottenuto
Per festeggiare il suo ottantesimo compleanno, Vogue ha scelto i momenti più straordinari della carriera di Westwood, momenti che hanno cambiato per sempre il volto della moda.
Al 430 di Kings Road, Chelsea, 1971-1980
Alan Jones, Chrissie Hynde, Jordan e Vivienne Westwood nel Westwood's shop 'Sex', Kings Road, a Londra nel 1976.
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Quando Westwood conobbe Malcolm McLaren, il manager del gruppo punk seminale Sex Pistols (con cui ebbe poi un figlio), i due aprirono una boutique nel quartiere di Chelsea, a Londra, nel 1971. Il negozio, al 430 di Kings Road, cambiava nome a seconda della collezione del momento, passando da Let It Rock a Too Fast To Live, Too Young To Die fino a Sex nel 1974.
Vivienne Westwood nella sua boutique 'Seditionaries: Clothes for Heroes' 430 Kings Road, nel 1977
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Nel 1977, proprio mentre God Save The Queen dei Sex Pistols si piazzava al primo posto della classifica di NME, il negozio venne ribattezzato Seditionaries, riflettendo una nuova estetica e una nuova attitude che diedero il via a tutto un movimento, il punk rock.
La nuova era romantica, dal 1981 al 1986
Vivienne Westwood Pirates autunno inverno 1981 1982
© David Corio
Nel 1981, Westwood e McLaren fecero il loro debutto in passerella a Londra, e la loro prima collezione, Pirates, venne acclamata perché si era liberata dalle opprimenti silhouette degli anni 70. Quando la sua collaborazione con McLaren giunse al termine, Westwood, continuò, da sola, a dominare nel mondo della moda con le sue creazioni rivoluzionarie.
Vivienne Westwood Pirates autunno inverno 1981 1982
© David Corio
Westwood divenne presto famosa per i riferimenti storici, in particolare al romanticismo dell’era vittoriana. Un esempio per tutti, la collezione Mini-Crini della primavera estate 1985: invece di cedere alle spalle over maschili che andavano tanto di moda negli anni 80, la stilista sovvertì l’abbigliamento conformista del 17° secolo trasformandolo in una serie di capi sensuali e aderenti che mettevano in evidenza le forme del corpo. E come non citare, in quella stessa collezione, le iconiche rocking horse shoes?
I Pagan years, dal 1987 al 1992
Vivienne Westwood fotografata a Londra nel 1987
© John Stoddart/Popperfoto
Verso la fine degli anni 80 ci fu un evidente e importante cambiamento di stile: dal punk rock alla parodia della upper class, periodo che Westwood definì ‘the Pagan years’. Per la sua importante collezione Harris Tweed autunno inverno 1987 si era ispirata a una ragazzina vista su un treno. “Non poteva avere più di 14 anni. Portava una treccia raccolta in uno chignon, una giacca di Harris Tweed e una borsa con dentro le scarpette da ballo. Se ne stava lì, in piedi, e aveva un’aria così cool e composta”, ha detto la stilista in un’intervista all’Independent nel 2011.
Sara Stockbridge sulla passerella di Vivienne Westwood alla London Fashion Week, 1987
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Nel 1992 Westwood è stata insignita dell’ OBE (Order of the British Empire) per il suo contributo alla moda, ed è risaputo che quando andò a Buckingham Palace per ritirare l’onorificenza dalla Regina, non indossava la biancheria intima
Anglomania e l’avvento delle supermodelle, dal 1993 al 1999
Negli anni 90 Westwood modificò una volta ancora il suo stile, mescolando riferimenti storici, sia inglesi che francesi, e giocando al contempo con proporzioni moderne e capi sartoriali dal taglio impeccabile. Nel 1993, Westwood sposò lo studente di design austriaco Andreas Kronthaler. I due hanno formato una partnership di successo, nella vita e nel lavoro, e dopo 28 anni sono ancora insieme.
Il famoso capitombolo di Naomi Campbell alla sfilata Vivienne Westwood autunno inverno 1993
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E a proposito dei momenti più indimenticabili in passerella di Westwood, vi ricordate di quando Naomi Campbell fece un bel capitombolo con le platform shoe alte 22 centimetri alla sfilata autunno inverno 1993, o dei corsetti indossati come outerwear per l’autunno inverno 1994? E come dimenticare quando Kate Moss, truccata in viso come Maria Antonietta, percorse la passerella in topless mangiando un gelato alla sfilata Erotic Zones della PE95? Momenti indimenticabili che hanno fatto la storia delle moda.
Kate Moss alla sfilata Vivienne Westwood's Erotic Zones primavera estate 1995
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Attivismo e androginia, dal 2000 a oggi
Westwood ha cominciato a utilizzare le sue collezioni e la passerella come piattaforma politica negli anni Duemila, in particolare per mandare messaggi sull’ambiente e sulla necessità di salvare il pianeta. “I cambiamenti climatici, non la moda, sono la mia priorità in questo momento”, ha dichiarato al Guardian nel 2014. Ormai tutto quello che crea e presenta porta con sé un messaggio sociale e politico, dagli slogan sui capi (che rievocano il suo passato punk) alle proteste in passerella contro la Brexit, il riscaldamento globale e in difesa della libertà di espressione.
Vivienne Westwood su un carrarmato blindato verso la casa dell'allora primo ministro del Regno Unito, David Cameron, per protestare contro il piano del governo sui combustibili fossili, l'11 settembre 2015.
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La collezione AI15, Unisex, è stata sicuramente una delle prime a far diventare mainstream i look androgini, aprendo la strada, una volta ancora, a una nuova era di moda progressista e inclusiva.
Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood autunno inverno 2015
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È chiaro a tutti che la gran Dama della moda britannica non ha soltanto rivoluzionato, più e più volte negli anni, il nostro approccio alla moda, ma ha anche agito con tempestività rispetto alle importante tematiche globali in cui crede fortemente.
Buon compleanno, Vivienne Westwood! E cento di questi giorni.