White Milano 2021: best of Talents
L’edizione 2021 di White Milano si è svolta in formato digitale dal 25 al 27 febbraio, durante la recente Milano Fashion Week. Nonostante le difficoltà che questo approccio virtuale può comportare,
soprattutto per un evento fieristico che fa del contatto con il pubblico il suo punto di forza, anche quest’anno il White Milano è riuscito a presentare un’ampia selezione di designer e, tra questi, alcuni creativi di nuova generazione si sono distinti.
Ecco i più interessanti selezionati da Vogue Talents.
Apnoea
Il brand di Pina Pirozzi ed Enzo Della Valle, Apnoea, ha presentato il proprio lavoro durante l’evento digitale, senza soffermarsi su una stagione in particolare, anche per enfatizzare il desiderio di perdere il legame con la stagionalità. La nuova collezione si intitola 1995, un richiamo al periodo in cui i due designer erano solo degli adolescenti e che, come tutti in quel momento, erano incantati dai video musicali di MTV. Questo ha plasmato la loro estetica e proprio per questo motivo hanno voluto celebrarla. Tra i capi presentati i più interessanti sono sicuramente le giacche-body proposte sia in un total black che in fantasia tartan; ma anche i completi tricot e i pantaloni in vernice rossa. L’abito maschile viene poi rivoluzionato grazie all’utilizzo dei ganci dell’abbigliamento intimo che diventano uno strumento per modificarne la taglia fino a due misure in più.
Octogony
Octogony è un brand di accessori del designer belga Charbel Abou Zeidan, che verrà ufficialmente lanciato nell’estate 2021. La principale fonte di ispirazione è rappresentata dall’architettura brutalista e, come suggerisce il nome, dalla forma dell’ottagono che ricorre costantemente nelle fibbie, nei dettagli delle tracolle e perfino nella stampa usata per decorare le borse. Molti dei modelli si caratterizzano per una modularità che deriva dalla combinazione di due borse, utilizzabili sia in modo combinato che separatamente. Il design senza tempo è inoltre supportato dall’assistenza di un anno offerta per ciascun modello acquistato, con l’obiettivo di prolungarne quanto più possibile la durata. Le linee essenziali contraddistinguono le tracolle geometriche, le pochette goffrate intorno a una forma rigida che funge da impugnatura e le maxi tote.
Retropose
Nato nel 2012 a opera di Federica Cremisini e Giulia Mitarotonda, Retropose ha dal 2020 come unica direttrice creativa la prima delle due designer. Questo brand di borse è profondamente legato alla città di Roma, sia per la formazione delle creative all’Accademia Costume & Moda, che per l’artigianalità di cui si serve, tutta legata ai piccoli laboratori della Capitale. Le borse infatti sono caratterizzate da lavorazioni fatte a mano che consentono una totale personalizzazione di ogni modello, che porta come segno distintivo un intreccio di strisce di pelle chiamato Vertebrate, proprio perché ricorda una spina dorsale. Le borse sono costruite su linee molto semplici come dimostrano le tracolle tonde, i secchielli, le hobo e le piccole baguette, sempre rifinite, sul manico o come una cornice, dal nodo che le contraddistingue.