Mercedes-Benz Fashion Week Madrid autunno inverno 2021 2022: best of
Gli spazi di IFEMA, la fiera di Madrid, hanno ospitato la stagione autunno inverno 2021 2022 della Mercedes-Benz Fashion Week della capitale spagnola, in un mix tra fisico e digitale, in
collaborazione con il Madrid City Council. Arrivata alla settantatreesima edizione la fashion week madrilena si è riadattata alle dinamiche sanitarie, ormai consuete, alternando show dal vivo, organizzati nel rispetto delle misure di sicurezza, alla trasmissione di tutti i suoi eventi sulla sua piattaforma digitale dedicata. Tra i designer si sono sicuramente distinti quelli di nuova generazione, parte della sezioneEgo, che hanno presentato collezioni interessanti, ma anche profonde dal punto di vista del messaggio sociale che le ha ispirate.
Ecco la selezione dei più interessanti secondo Vogue Talents.
Ernesto Naranjo
La collezione 007 di Ernesto Naranjo rappresenta una nuova analisi dell'identità personale attraverso l'autenticità, che il designer spagnolo apprezza così tanto. Theatre of Life è il titolo scelto per la nuova stagione che mette in scena coraggio, diversità, inclusività, libertà, uguaglianza, ironia e intelligenza, le sette sfumature che definiscono, secondo Naranjo, una donna reale che si accetta e si apprezza. I colori e i volumi che caratterizzano il suo lavoro ritornano ancora una volta creando contrasti piacevolissimi: le silhouette sono avvolgenti, ma anche accoglienti per qualsiasi tipo di corpo, senza restrizioni. Così i top e le gonne asimmetriche si fondono insieme, le camicie con mezza abbottonatura si fanno oversize o vengono appuntate in vita con un nodo che evidenzia la tendenza al drappeggio del designer. Ai tessuti cangianti usati per abiti e completi si affianca l'uso del madroños, un tipico materiale spagnolo retato che unisce piccole sfere e che ormai rappresenta una firma indistinguibile di Naranjo. Il rosso brillante, il blu elettrico, il giallo senape si alternano ai grigi, i lilla e i tortora in un elegante contrasto cromatico che accentua con sofisticatezza il taglio décontracté di tutte le proposte. In ogni stagione i capi presentati in precedenza ritornano rinnovandosi negli abbinamenti e nell'uso, riconoscendone così il valore, dato dalle lavorazioni artigianali che li contraddistinguono.
Reparto Studio
Il brand Reparto Studio del duo formato da Margil Peña e Ana Viglione ha presentato la collezione intitolata Figurantes, dedicata a tutti quei personaggi che fanno da cornice ai protagonisti. Rappresenta in effetti un modo per celebrare figure ordinarie che ogni giorno affrontano difficoltà concrete, tra le quali l’ansia da pandemia, ma anche pagare le tasse. L’approccio che contraddistingue il brand è sicuramente ironico e si serve di elementi caratterizzanti che possano rendere unico il look dei suoi “figuranti”. Una giacca sciancrata in fantasia gessata è illuminata dall’uso del lurex e abbinata con un abito nude che sostituisce alla firma la dicitura “our logo here”. L’abito maschile viene totalmente distrutto e riassemblato in un patchwork à la Frankenstein con cuciture a contrasto, mentre il blazer viene sostituito da una nuvola di ruches concentriche. Un minidress fatto di frange di strass è indossato su una catsuit tempestata di pietre e si affianca a un tailleur con gonna a tubo completamente macchiato da spruzzi di vernice bianca. Una collezione fatta appunto di ironia, così come di teatralità.
Sergio Villasante
Zebras in London? Why not? è il titolo della collezione di Sergio Villasante che prende ispirazione dalla figura di Walter Rothschild, barone e zoologo britannico. Il punto di partenza è quindi rappresentato dall’abbigliamento del XIX secolo e di come le silhouette che lo hanno caratterizzato abbiano influenzato il nostro modo di vestire contemporaneo. Così capi femminili dell’epoca vittoriana si fondono con il menswear creando look ironici e inaspettati: bustier si sovrappongono a camicie velate e sono abbinati a shorts regimental che ricordano biancheria vintage; delicatissimi gilet in mohair intarsiato si contrappongono a enormi cappe in taffetà con dettagli plissé. Le bluse con bande rifinite da fiocchi e pietre sono indossate con bermuda cargo dalle tasche sovradimensionate mentre pantaloni morbidi zebrati in paillettes si accompagnano a tank top in mohair. Il pigiama rigato, con fiocchi al collo e sui polsi, è tempestato di pietre o proposto in moiré dai toni brillanti.
Velasquez
Infine il designer colombiano Mateo Velasquez del brand Velasquez ha indagato il tema leather nella comunità LGBTQIA+. L’obiettivo è quello di rovesciare l’archetipo di iper mascolinità normalmente associato a questo materiale, attraverso un approccio più contemporaneo che lo inquadri nell’ottica della gender fluidity. Velasquez usa la pelle come elemento per creare unione e comunità, privandola di quell’accezione sessuale che tradizionalmente le si associa. Un’esplorazione della mascolinità alla luce degli attuali cambiamenti sociali. Le camicie tipiche delle uniformi sono bordate di borchie e abbinate a pantaloni in pelle vagamente country; i biker pants si evolvono in una salopette o vengono aggiornati con inserti di pelle in stampa pitone. Poi le stampe tropicali o di dragoni orientali decorano top che uniscono una camicia da bowling a una sorta di bustier, indossato sempre con pantaloni biker in pelle e stivali vaqueros. Il tutto è completato da briosi cappelli piumati o in pelle, tipici delle divise militari.