Accessori Chanel: i cappelli della maison da ieri a oggi

Chanel e i cappelli: una storia di eleganza e successi

L'essenza dello stile Chanel persiste nei guardaroba al pari delle note floreali del suo N°5. Non

si tratta di semplice abbigliamento, ma di un vero e proprio strumento femminista che ha posto le basi per l'emancipazione moderna, così come Mademoiselle Coco non è solo la couturière cui dobbiamo una moda di tweed bianco e nero, ma è fautrice di una rivoluzione che reclama il ruolo della donna nella società.

© Courtesy Chanel

Non è un caso se nel costruire l'eterogenea struttura della maison, Gabrielle sia partita dalla testa. Paul Morand ne cita l'acume nell'opera The Allure of Chanel: "Le donne che vedevo alle gare indossavano enormi pagnotte sulla testa, costruzioni fatte di piume e abbellite con frutta e pennacchi. (...) In tribuna si cominciava a parlare dei miei cappelli sorprendenti, insoliti, così puliti e austeri. (...) Ero la creatura curiosa, la piccola donna il cui boater di paglia si adattava alla sua testa e la cui testa si adattava alle sue spalle".  

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Tolte le frivolezze, Coco lascia cadere l'impalcatura del costume e delle tendenze, per rivelare un modo di vestire inedito e progressista - già nel 1910, all'apertura della sua prima boutique in Rue Cambon, madeimoselle tenta la scalata alla parità di genere. I primi modelli in vetrina sono i boater, cappelli da barca piatti e a tesa stretta, di paglia intrecciata con nastro in gros grain, cui segue il berretto da marinaio, altro prestito del menswear e del panorama costiero fra Deauville e Biarritz - una commistione perfetta fra la vague spensierata di una vacanza al mare e l'eleganza rigorosa di stampo militare. 

Ines de la Fressange sulla passerella Chanel primavera-estate 1985.

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Se la tendenza bonne mine tutta pizzi e crinoline di inizio secolo non esiste più è quindi merito di un cappellino, confermando quella definizione dell'accessorio secondo cui è il dettaglio che fa la differenza. 

Un'artigiana di Maison Michel realizza un cappello Chanel.

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I cappelli Chanel oggi

Chapeau ben meritato per Virginie Viard, che eredita l'estetica della maison con intelligenza, facendo buon uso del suo patrimonio e adattandolo di anno in anno alle esigenze contemporanee. Nelle sue collezioni, l'heritage Chanel si evolve a passo di donna e il cappello ne è il testimone. Realizzati dagli artigiani di Maison Michel, scandiscono giorni e stagioni a colpi di design. 

Collezione primavera-estate 2021

© Gorunway

Collezione primavera-estate 2021

© Gorunway

Collezione primavera-estate 2021

© Gorunway

Per il giorno, il cerchietto sostituisce la modisteria ponendosi come copricapo ideale di una vita dinamica e sempre di fretta. Incastonato di perle, di metallo lavorato a guisa delle doppie CC della maison, intrecciato di pelle e catena o con elegante veletta a ricordare il fascino della Vecchia Hollywood, è un accessorio multifunzionale, quasi come un dispositivo high-tech, che acconcia i capelli e li decora con la semplicità di un click.

Haute Couture primavera-estate 2021

© Instagram @chanel

Haute Couture primavera-estate 2021

© Instagram @chanel

Haute Couture primavera-estate 2021

© Instagram @chanel

Corone di fiori sostituiscono il mood da crociera della paglia, portandoci dalla Costa Azzurra ai campi di Provenza, fra cerimonie in famiglia e abiti bianchi e rosa - oggi, lo scopo della vacanza non è più allontanarsi, ma riunirsi nelle consuetudini d'un tratto diventate straordinarie. Per le stagioni più fredde, le falde estreme del fedora sostituiscono il berretto e la lana cotta, con design d'ispirazione anni 70 perfetto per una dark lady in nero dall'umore perennemente rock, mentre per la più eclettica e amante della favola c'è il cappello a cono con velo che fonde le silhouette della Renaissance di Caterina de' Medici con i costumi  fiabeschi di Gitt Magrini per i film di Jacques Demy

Métiers d'Art 2021

© Gorunway

Métiers d'Art 2021

© Gorunway

Métiers d'Art 2021

© Gorunway

Vestirsi è un'arte e mademoiselle lo sa, e se all'abito va l'onere di valorizzare e supportare il corpo della donna, al cappello va l'onore di abbellirne la mente

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