L'Ucraina nella collezione Haute Couture di Ruslan Baginskiy

Il cappello può cambiare radicalmente un look: stravolgere la mono-tonia o adornare, trovando nuovi equilibri in bilico tra tradizione e libera creatività. Tra i nomi più interessanti del mondo della cappelleria

contemporanea c'è proprio lui, Ruslan Baginskiy che nelle ultime ore, con il formato virtuale a causa dell'emergenza Covid-19, ha infatti presentato il secondo capitolo di TSVIT Haute Couture, una collezione che nasce dalla collaborazione con il fotografo Synchrodogs e Julie Pelipas.

Il lockdown per molti designer è stato un momento fruttuoso: riflessioni, tempo ritrovato e possibilità di pensare senza la frenesia del digitale. TSVIT conferma la volontà di essere un esperimento creativo, riproponendo nella contemporaneità certe lavorazioni fini e puntuali, da molti dimenticate “Il blocco globale ha permesso di rallentare, di guardarmi attorno, regalandomi il tempo per imparare" - ricorda Ruslan - "Sono sempre stato ispirato dall'energia delle botteghe locali, dove la conoscenza delle tecniche antiche è stata conservata per generazioni. Spesso non c'è posto per loro nel mondo dell'alta velocità, per questo ho preso l'impegno con questa collezione di preservare la loro immensa eredità". Tanto di cappello per un giovane hat designer che non guarda solo ai meccanismi virtuosi del marketing ma che ricerca la bellezza anche in un accessorio funzionale come il cappello.

Il secondo capitolo TSVIT è anche un omaggio alla sua amata Terra: 7 modelli che interpretano in chiavehaute couturei codici culturali dell'Ucraina. Nella collezione troviamo non solo copricapi ma anche veli sapientemente ricamati a mano, a ricreare viole e non-ti-scordar-di-me, gioielli che ricreano i merletti realizzati in collaborazione con Rockah, preziose corone dal tema naturalia che ricordano i tradizionali ornamenti intrecciati di grano fatti per le giovani spose. Non solo, il lockdown ha portato Ruslan Baginskiy a introdurre in collezione anche un altro tema, quello del riciclo come forma di sostenibilità: ecco che i fiori di ciliegio sono realizzati con la plastica delle bottiglie, mentre tessuti e altri materiali sono stati raccolti in aste e negozi vintage, per creare questa poesia creativa.

Related Articles