Abiti da sposa: la collezione bridal di Christopher Kane

Gli abiti da sposa Christopher Kane rinnovano lo stile bridal rendendolo più glamour che mai

L'incombenza di una pandemia ha piazzato il mondo in sella a un cavallo imbizzarrito, e a

poco vale una salda tenuta delle redini: ciò che davvero è necessario è sviluppare sufficiente elasticità per poterne gestire gli scatti. La moda ha uno spiccato senso dell'adattamento, capace com'è, e come si è sempre dimostrata, di seguire i movimenti irregolari della storia. Nella smania progressista di un settore con lo sguardo sempre rivolto al futuro, designer come Christopher Kane sono gli esseri controcorrente che nuotano a ritroso cercando la soluzione nel passato. Lo si comprende nel guardare la nuova collezione bridal del marchio - nessuna delusione nel non trovare il classicismo pomposo di gonne ampie e strascichi infiniti, ma la piacevole sorpresa di vedere silhouette più malleabili da poter indossare anche dopo il grande sì

La sposa Christopher Kane è il frutto di una sostenibilità economica e concettuale che non solo rifiuta lo spreco in termini materiale, ma che non accetta di acquistare un capo che indosserà solo una volta. I modelli proposti sono atipici se osservati nel panorama matrimoniale: la piuma sostituisce la crinolina, le lunghezze si accorciano, la maglieria diventa parte della mise nuziale e l'accessorio ha uno spiccato senso di glamour sbrilluccicante con cristalli e perle oversize che si pongono là dove un tempo troneggiava la parure ereditata dalla nonna. Il pizzo Chantilly c'è, ma acquisisce un sottotono bianco ghiaccio che rifugge il panna fané, così come si ripresentano rouches e balze, riconsiderate in chiave scultorea e sparse su mini dress di organza con corsetto ricamato.

La matrice sportiva si unisce al calco elegante e ne nasce una creazione ibrida che assimila il casual all'occasione speciale. Una t-shirt di cotone organico è arricchita da un collier trompe-l'oeil di sfere madreperlacee, con canottiere bordate di struzzo e abbinate a un jeans total-white. Il baby-doll è profilato di pietre d'argento - una cintura sottile segna il punto vita - e la lingerie da prima notte si espone in forma di uno slip dress con mesh di Swarovski e orli di pizzo smerlato. C'è il velo, dove la tradizione tenta un capolino timido ma comunque evidente, con capanne di tulle asimmetrico che si alternano a cerchietti dove la struttura in satin sorreggere una cascata piumata che ricade sul viso, mentre la scarpa è la pump o la mule decorata non più nascosta sotto il vestito, ma coprotagonista di mise a cui fa da punto luce. 

Che si sia a un passo dall'altare o che lo si rifugga per un carpe diem di gioventù, spregiudicatezza e libertà sentimentale, poco importa: gli abiti da sposa diChristopher Kane sono quel regalo che vuoi concederti perché ti va, che potrai presto tornare a indossare alle soirée di aperitivi sui tetti o per quella cena che ti manca, seduta anche a un tavolo per uno. Non c'è pretesa di romanticismo in questa collezione, che invita a sposarsi, sì - ma con se stesse. 

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