“L'apparenza delle cose”: il nuovo horror Netflix

“L'apparenza delle cose”, alta tensione con Amanda Seyfried e James Norton

Oscuri segreti, inconfessabili bugie e un matrimonio perfetto (almeno dall’esterno): L’apparenza delle cose, una delle

pellicole più attese su Netflix (disponibile dal 29 aprile), mette in scena due degli attori più pieni di talento della generazione millennials. La coppia d’oro è formata da James Norton, uno dei volti dell’ultimo adattamento di Piccole donne e ora in TV con The Nevers, e da Amanda Seyfried (fresca di nomination come migliore attrice non protagonista agli Oscar con un’altra pellicola della piattaforma, Mank).

James Norton e Amanda Seyfried in L'apparenza delle cose

© Anna Kooris

La trama

Anni 80. Catherine, una restauratrice, e George, un insegnante, sembrano una coppia affiatata, hanno una figlia di tre anni e vogliono trasferirsi in campagna per sfuggire all’altissimo costo della vita in città, che non possono permettersi. Quando il marito ottiene un nuovo lavoro, trova una casa immersa nel verde in cui non vede l’ora di trasferirsi con la famiglia. La moglie non condivide tanto entusiasmo, ma si lascia trasportare dall’aria di cambiamento. All’inizio sembra tutto tranquillo, ma questo luogo nasconde molti lati oscuri…

Dalle pagine al piccolo schermo

La storia, tratta dal romanzo omonimo di Elizabeth Brundage (edito da Bollati Boringhieri), inverte immediatamente i toni iniziali di calma e serenità per dar vita ad una serie di strani fenomeni che riguardano la fattoria. Il luogo, stando a quanto si dice in giro, è infestato e la comunità crede ci siano presenze inquietanti in giro perché l’esoterismoha grande presa sulla popolazione locale. Non a caso la donna, già alle prese con una scarsa autostima, si lascia influenzare da strani fenomeni domestici, oltre ad alcuni ritrovamenti, come una Bibbia con un elenco di abitanti “dannati” (Catherine si definisce “cattolica confusa che segue diligentemente le regole”).

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Suggestioni e ansia

Il paesaggio bucolico tanto idealizzato si rivela come una cornice da incubo, che tiene alta la suspence del pubblico dall’inizio alla fine in un contrasto totale con le premesse della vicenda. La tensione resta altissima e, man mano che il tempo passa, emergono dettagli sempre nuovi e destabilizzanti. Presenze inspiegabili, risvolti tragici e interrogativi senza risposte si moltiplicano in un crescendo quasi claustrofobico. Il film, insomma, ha gli ingredienti perfetti per trascorrere un pomeriggio uggioso sul divano ed esorcizzare le ansie del quotidiano con la paura stessa, declinata nell’esoterismo puro.

L'apparenza delle cose

© Anna Kooris/NETFLIX

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