Milano, i gioielliBulgari, le grandi dive del cinema, gli anni della Dolce Vita. Ricordi, momenti ed emozioni irripetibili che saranno al centro di MILANO – Fotografie
La mostra, tra fotografie e gioielli
L’esposizione (allestita tra gli spazi della Fondazione e il negozio Bulgari in Via Montenapoleone, 2) presenterà al pubblico per la prima volta scatti inediti che il grande fotografo ha dedicato alla città meneghina. Istantanee dall’enorme valore documentale ed artistico che sono tornate alla luce grazie a sua figlia Silvia che le ha scoperte (per caso) aprendo gli archivi di famiglia. Immagini mai viste – che rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale – che ci restituiscono una Milano post-bellica, pulsante di vita, onirica e affascinante. Per ricreare le suggestioni di quell’epoca, nell’allestimento in negozio sarà esposta anche una selezione di gioielli della Collezione Heritagedi Bulgari degli anni ‘50 e ‘60. È in quel periodo che la Maison definiva la sua personale cifra stilistica tutta italiana, basata sul colore, l’opulenza e la maestria artigianale. I gioielli storici in mostra faranno quindi da contrappunto alla narrazione per immagini, rispecchiando un momento storico di irripetibile vitalità.
Via Montenapoleone, 1960
© Archivio Fotografico Paolo Di Paolo
A tu per tu con il Maestro
Gli scatti a tema Milano nel negozio Bulgari si inseriscono nell’ambito di un più ampio percorso espositivo dedicato al grande Paolo Di Paolo dal titolo La Lunga Strada di Sabbia: un racconto per immagini delle vacanze degli italiani nell’estate del 1959 ospitato presso la Fondazione Sozzani dal 5 maggio al 29 agosto 2021. La mostra, a cura di Silvia Di Paolo, si compone di centouno fotografie, di cui molte inedite, video e documenti, ed è stata realizzata con il patrocinio del Centro Studi Pasolini e la collaborazione di Bulgari.
Per noi è stato un onore poter avere uno scambio il protagonista assoluto di queste esposizioni, Paolo Di Paolo: “ho sempre amato Milano – ci racconta - negli anni Cinquanta e Sessanta vi andavo spesso, vi era la redazione di Tempo, settimanale di grande tiratura del Gruppo Palazzi Editore a cui collaboravo. Era un lungo viaggio da Roma: bisognava prendere il vagone letto e la sensazione che si aveva era di andare all’estero”. Una città che il Maestro ricorda “avvolta dalla nebbia, in piena rinascita dopo la fine della guerra: sono sempre stato affascinato da questa città elegante, ordinata, dove si respira un’aria internazionale”. Nei suoi scatti il fotografo ha ritratto “scene di vita comune, gli industriali, le signore sofisticate e i leggendari artisti che frequentavano il Bar Jamaica”. Seppur straordinarie, evocative e poetiche, non sono tantissime le foto che Di Paolo ha fatto a Milano: “avevo sempre in mente di dedicare un libro a questa città, pur fotograficamente non facile, perché complessa, riservata e perciò stimolante. Chissà che non abbia il tempo di realizzarlo, ho appena 95 anni!”. Ci inchiniamo.
Le dive del cinema
L’occhio di Paolo Di Paolo, oltre a ritrarre la vita quotidiana di Milano, ha saputo cogliere con autenticità anche il carisma e la bellezza delle più grandi attrici della Dolce Vita. All’interno della mostra il fascino del Grande Cinema emerge in tutta la sua potenza attraverso un tributo che la Fondazione Sozzani ha riservato ad icone e dive assolute come Anna Magnani, Elizabeth Taylor e Gina Lollobrigida. Tre donne straordinarie che il fotografo ha immortalato con i gioielli di Bulgari nel corso di feste mondane, performance teatrali, momenti di vita privata alternati ad altri di convivialità. Oltre agli scatti, si potranno inoltre ammirare anche le riproduzioni dei bozzetti originali dei gioielli indossati, provenienti dall’Archivio Storico della Maison. Va infatti ricordato che già negli anni ‘50 e ‘60 Bulgari era il gioielliere preferito dalle grandi attrici italiane o di quelle di passaggio in Italia impegnate nelle più prestigiose produzioni hollywoodiane.
Anna Magnani durante le prove di La Lupa, 1965
© Archivio Fotografico Paolo Di Paolo
Intervista a Boris Barboni
Con le fotografie di Paolo Di Paolo esposte in Via Montenapoleone, Bulgari rende omaggio ad una città che è centro nevralgico della moda, della cultura e dell’economia italiana e internazionale. Quella stessa Milano pulsante e cosmopolita alla quale la Maison è profondamente legata (è qui che l’azienda ha aperto il suo primo albergo in assoluto) e che diventa il simbolo stesso della sua mission: non fermarsi mai per proiettarsi sempre nel futuro. Ne abbiamo parlato con Boris Barboni, Managing Director Italy & Turkey Worldwide cross-market strategy di Bulgari.
Le fotografie del passato, quando continuano ad emozionarci, sono come le opere d’arte, sono come capolavori immortali. Gli scatti ritrovati di Paolo Di Paolo sono una rivelazione, una nuova scoperta. Cosa le hanno regalato a livello emotivo quelle immagini?
L’archivio Paolo Di Paolo, che ho avuto il privilegio di scoprire grazie all’amicizia con la figlia Silvia che ne è curatrice appassionata, è un patrimonio immenso di emozioni e ricordi, una sorta di mappa socio-culturale dell’Italia del dopoguerra e degli anni della Dolce Vita. Da grande appassionato della fotografia, sono rimasto letteralmente affascinato dall’ampiezza e dall’originalità del lavoro di Di Paolo e dalla forza della sua narrazione. Mi hanno particolarmente colpito i piccoli momenti rubati ad una quotidianità che non sapeva di essere protagonista; e i ritratti delle grandi dive degli anni della Dolce Vita, così intimi e poetici, così distanti dalle classiche immagini da copertina e per questo straordinariamente emozionanti.
Anna Magnani, Elizabeth Taylor e Gina Lollobrigida, tra dive che diventano il simbolo del legame tra Bulgari e il Cinema. Come si può definire questa relazione? In che modo il marchio ha arricchito la settima arte e viceversa?
Mi piace pensare che sia stata un’affinità elettiva, che sia scattato un magnetismo istintivo. Bulgari esprime un design audace, forte, irriverente che attrae ineluttabilmente personalità decise e sicure del proprio stile come erano le grandi dive della Dolce Vita che frequentavano, infatti, assiduamente la boutique di via Dei Condotti a Roma. Elizabeth Taylor, ad esempio, amava follemente la sua parure Bulgari in diamanti e smeraldi regalo di Richard Burton così come il favoloso bracciale Serpenti, che era solita indossare sul set di “Cleopatra”, una delle sue più celebri interpretazioni.
La vera Diva delle fotografie è Milano. Una città che invecchia, che si trasforma, ma che mantiene intatta la sua anima e il suo cuore pulsante. Che Milano emerge dall’occhio di Di Paolo? Che Milano di oggi ritrova in quegli scatti?
Nella serie di fotografie dedicate a Milano, ospitate nella nostra boutique di via Montenapoleone come tributo alla città e augurio per una sua pronta e rapida rinascita, Di Paolo scruta il tessuto urbano e sociale del capoluogo lombardo con l’occhio acuto e un po’ disincantato del visitatore occasionale. Pur frequentandola solo per lavoro, Di Paolo ha comunque saputo cogliere con grande sensibilità il fermento e la vitalità della Milano post bellica, in piena ascesa economica e sociale. Ne nasce un reportage asciutto, rapido e sintetico, quasi a riflettere l’essenza di quella instancabile progettualità che ha fatto la storia della città e che ancora oggi ne costituisce il tratto più immediatamente riconoscibile e contemporaneo.
Sul tetto del Duomo, 1960
© Archivio Fotografico Paolo Di Paolo