Fake News: come evitarle quando si parla di star rifatte

Dal botulino alle fake news

Più di un milione di di italiani ricorre ogni anno alla medicina estetica. Ecco perché il nostro Paese si posiziona al

5° posto al mondo per trattamenti effettuati, con un trend in costante crescita da diversi anni. Non stupisce dunque che l’interesse nei confronti la medicina estetica tocchi oggi i suoi massimi storici. 

Ma attenzione alle fonti d’informazione, come avverte Massimo Signorini, Fondatore dell’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino: “Nei nostri studi medici, come sul web, sempre più spesso ci dobbiamo confrontare con falsi miti, credenze errate o addirittura stigma verso le persone che decidono di ricorrere a un trattamento. Di fronte all'aumento di interesse verso la medicina estetica, sia tra i pazienti che tra la comunità medica, è urgente un nuovo approccio basato sulla forza delle evidenze scientifiche. Si tratta di una procedura medica seria che coniuga bellezza e benessere psico-fisico, basata su terapie ampiamente studiate da oltre trent’anni, in continua evoluzione grazie alla ricerca scientifica e che aiuta le persone a ritrovare fiducia e consapevolezza nel proprio potenziale. Un valore che va oltre la vanità. Essenziale il ruolo della formazione del medico e della corretta informazione.”

È l’appello lanciato oggi nel corso del meeting tra esperti e professionisti dell’informazione dal titolo La comunicazione sulla medicina estetica: tra divulgazione, fake news e scienza, organizzato con il supporto incondizionato di Allergan Aesthetics, Società del Gruppo AbbVie, per arginare la diffusione in rete di false credenze e, di contro, favorire un approccio corretto e rigoroso alle fonti di informazione affidabili.

“Il ruolo del chirurgo e medico estetico è anche quello di educare e informare correttamente” dichiara Marco Iera, Medico Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica dell’Istituto clinico Brera di Milano e membro della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica “Superati gli eccessi del passato, la strategia su cui punta oggi la medicina estetica è l’armonia e la naturalezza del risultato. Per questo è importante rivolgersi a medici esperti ed individuare la clinica che utilizzi prodotti certificati e di qualità. Ma è altrettanto importante porre le giuste domande durante il primo colloquio con il medico, informarsi sul suo percorso formativo e sulle sue esperienze e chiedere di valutare insieme i trattamenti più adatti. Da parte sua, il medico deve anche spiegare ai suoi pazienti che in medicina, e non solo, la vita reale non coincide con la vita virtuale e che molte delle loro richieste sono irraggiungibili.”

Il consiglio che arriva dagli esperti è quello di consultare solo fonti certificate e professionisti competenti, per avvicinarsi alla medicina estetica nella maniera più corretta e sicura possibile e, soprattutto, fare attenzione alle fake news che corrono sul web. Un tema sempre più emergente, con migliaia di post sull’argomento, che rischia di creare dubbi e timori ingiustificati riguardo a pratiche molto diffuse.

Da uno degli studi 2 più ampi e autorevoli condotti sulla Medicina estetica, che ha coinvolto pazienti e medici di 18 paesi inclusa l’Italia, è emerso che le piattaforme digitali stanno diventando il forum di riferimento per le conversazioni e le ricerche sul beauty: il 37% delle persone interessate a un trattamento estetico usa Internet e il 32% i social media per fare ricerche su specifici problemi o trattamenti, il 28% si basa sulla rete per cercare un medico estetico e l’82% degli under 35 americani usa Instagram come principale fonte di informazioni sui trattamenti di medicina estetica.

Un vero boom del digital, ma anche tanta autopromozione e contenuti inaffidabili, come emerge da due ricerche condotte negli Stati Uniti sui contenuti pubblicati in rete sulla medicina estetica che hanno evidenziato come i due terzi dei post più in evidenza su Instagram siano in realtà solo autopromozione e che il 40% dei video più popolari su YouTube non è neanche realizzato da medici professionisti. 

Il numero totale di procedure estetiche, chirurgiche e non chirurgiche, eseguite in Italia è di 1.088.704 nel 2019. Il nostro Paese si posiziona al 5° posto al mondo dopo Stati Uniti, Brasile, Giappone e Messico con un aumento del 7,8% rispetto all’anno precedente. In Italia si contano 774.272 procedure non chirurgiche e 314.432 chirurgiche. La Tossina Botulinica e i Filler a base diAcido Ialuronico si confermano in assoluto i trattamenti più richiesti, sia a livello mondiale che nel nostro Paese, e costituiscono l’80% delle procedure non chirurgiche. 

Il motivo principale per cui uomini e donne decidono di sottoporsi a un intervento di medicina estetica è la necessità di sentirsi bene con sé stessi e di affermare la propria unicità. Al top dei trattamenti più desiderati, la correzione delle rughe intorno agli occhi e i trattamenti viso (per il 32% dei consumatori) e il rimodellamento del corpo (per il 53%). In aumento la richiesta di filler e biorivitalizzanti come rimedio a “Digital aging”, l’invecchiamento precoce della pelle dovuta alla sovraesposizione alla luce blu dei dispositivi digitali, e per la “Maskne” o acne da mascherina, che, ormai diventata parte integrante della vita, può causare irritazioni e dermatiti dovute all’ambiente umido che si forma al suo interno che può favorire la proliferazione batterica.

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