Chanel N°5 interpretato dalle più belle attrici (ma anche da un attore): ripercorriamo gli spot e gli short movie dedicati all'iconico profumo di Place-Vendôme.
Non c’è
Molto più di un profumo
Prima di lasciare un segno indelebile nella cinematografia francese, soprattutto nella Nouvelle Vague di fine anni ’50, Coco nel 1931 volò a Hollywood per realizzare gli abiti di Gloria Swanson nella commedia romantica Tonight or never di Mervyn LeRoy. Anche se l’attrice indossò un intero e raffinatissimo guardaroba di Chanel, quella pellicola resta ancora oggi memorabile non solo per i costumi. Ad un certo punto vediamo infatti un flacone del celeberrimo profumo n°5 (nato 10 anni prima e esattamente 100 anni fa) scivolare nell’arredamento. È un momento rivoluzionario perché si sta comunicando un nuovo concetto d’allure femminile.
Chanel N°5 non è solo unprofumo, è un modo di essere, è un sogno con cui vestire il proprio corpo, è un’affermazione del proprio essere. Quella proposta da Coco è infatti una donna nuova, moderna, libera e spavalda. E in quella boccetta non c’è solo una fragranza. C’è dentro la vita di Gabrielle, che si innamorò di quelle note che le ricordavano il profumo del bucato, e c’è dentro tutto l’universo della Maison, la sua essenza, la sua storia. Fu proprio (simbolicamente) Coco – la donna che creò questo profumo appositamente per le donne – a pubblicizzare per prima la sua creazione: correva l’anno 1937 quando la stilista fu fotografata da François Kollar nella suite dell’Hotel Ritz di Parigi.
Marylin Monroe e gli anni Cinquanta
Dopo la Seconda Grande Guerra, in un mondo che riparte dalle macerie per lanciarsi nel futuro, il 24 marzo del 1955 Chanel N°5 finisce tra le mani di una diva entrata nel mito, Marylin Monroe. Lo scatto che la ritrae insieme al profumo nella sua stanza d’albergo nel giorno della premiere di La gatta sul tetto che scotta di Tennessee Williams, è entrata nella storia. Cinque anni dopo, intervistata da Georges Belmont (caporedattore di Marie-Claire), Marylin pronunciò queste parole: “Cosa indosso quando vado a dormire? Niente, solo due gocce di Chanel N°5!”. Una frase, indimenticabile, che meglio di qualsiasi slogan trasmette l’anima di questa fragranza e che mette in chiaro un concetto che segnerà tutte le successive campagne promozionali. Non è la testimonial a rendere grande il profumo, ma viceversa. Non è l’attrice che lo pubblicizza ad aumentarne il valore, ma viceversa. È Chanel N°5 la vera stella, non l’attrice che lo rappresenta.
Marylin Monroe
© Michael Ochs Archives
Negli anni sono stati tanti i volti femminili che, attraverso fotografie, spot e mini film, hanno tramandato decennio dopo decennio la potenza e l’intramontabile fascino di una boccetta diventata leggenda. Dopo la Monroe, negli anni ’50 va ricordata anche l’attrice americana Suzy Parker,(amica e confidente di Coco) che nel 1957, fotografata da Richard Avedon, è protagonista della campagna che recita: “Every woman alive loves Chanel n°5", ovvero "Ogni donna viva ama Chanel n°5”.
Gli anni Sessanta, da Romy Schneider a Lauren Hutton
Gli anni ’60 vedono un’altra diva del cinema legarsi all’universo Chanel. Stiamo parlando di Romy Schneider che in Boccaccio '70 (1962), nell’episodio diretto da Luchino Visconti (III atto: il Lavoro) sfoggia diverse creazioni della maison, dall'abito alla borsa matelassé, dai gioielli di perle alle scarpe two-tones. E non poteva mancare il profumo N°5, vero e proprio manifesto di stile che l’attrice spiegò: “Chanel è un’eleganza che piace alla mente ancor più che agli occhi”.
Tornando alle pubblicità, furono ben tre le attrici che fecero da testimonial alla mitica fragranza: nel 1966 una giovane Ali MacGraw (nata modella e diventata poi attrice famosissima nel Love story di Arthur Hiller, 1970) accompagna la linea bagno del profumo; nel 1967 l’attrice americana Candice Bergen (spesso paragonata a Grace Kelly per la sua bellezza glaciale) promuove la linea spray; nel 1968 la modella e attrice Lauren Hutton (celebre interprete in Un matrimonio di Robert Altman, 1978, e American Gigolò di Paul Schrader, 1980) viene immortalata da Richard Avedon mentre si libra nell'aria con un tailleur rosa con pantaloncino corto. Uno scatto che ha fatto epoca.
1968, Lauren Hutton by Richard Avedon
Gli anni Settanta nel segno di Catherine Deneuve
Vero e proprio monumento del cinema francese, Catherine Deneuve nel 1968 interpreta l’indimenticabile Bella di giorno di Luis Buñuel diventando, parallelamente, la testimonial per eccellenza di Chanel N°5 negli anni ’70 in oltre una dozzina di campagne. L’attrice è al centro di una serie di spot televisivi e campagne fotografiche dirette da Helmut Newton. Quest’ultimo, nel 1971, scattò, sempre per il profumo, anche Jean Shrimpton, la supermodella inglese che nel cinema non si fece rimpiangere (nel 1967 fu scritturata per recitare nel Privilege di Peter Watkins, al fianco di Paul Jones).
1972, Catherine Deneuve by Richard Avedon
1973, Catherine Deneuve by Richard Avedon
Carole Bouquet, il volto anni Ottanta e Novanta
A impersonare lo spirito femminile del famoso profumo tra gli anni ’80 e ’90 è stata un’altra attrice francese, Carole Bouquet (anche lei, come la Deneuve, diretta da Buñuel nel 1977 in Quell'oscuro oggetto del desiderio), protagonista di tantissimi scatti e di alcuni spot girati da Ridley Scott. È il 1993. La Bouquet prima viene fotografata dal leggendario Patrick Demarchelier, e poi recita, diretta da Bettina Rheims, nel mini-film intitolato Sentiment Troublant, in cui interpreta un famoso monologo tratto dal film Gilda del 1946.
1996, Carole Bouquet by Patrick Demarchelier
Nel 1998 è invece l’attrice e modella canadese Estella Warren a girare a Cinecittà, diretta da Luc Besson, un nuovo spot per Chanel n°5, intitolato Le Loup (lei, “armata” di profumo, è una splendida Cappuccetto Rosso in grado di ammaestrare un lupo). Confermata anche per la campagna 2000 (fotografata da Jean-Paul Goude), la Warren ancora oggi è ricordata più per queste pubblicità che per i film a cui prese parte in seguito (nel 2001 il suo debutto cinematografico al fianco di Sylvester Stallone in Driven).
Nel nuovo millennio con Nicole Kidman e Audrey Tautou
Dopo averla diretta in Moulin Rouge! (2001), Baz Luhrmann mette nuovamente al centro della sua macchina da presa Nicole Kidman nella campagna promozionale di Chanel N°5 del 2004. L’attrice australiana nello spot recita nella parte di se stessa, una diva del cinema arrivata al culmine del successo (nel 2003 vinse l’Oscar per The hours, vestendo i panni di Virginia Woolf). L’ambientazione del breve film, girato nei Fox Studios di Sydney, è la stessa del celebre musical, e la Kidman indossa un abito nero scollato sulla schiena (ad opera di Karl Lagerfeld) in cui vediamo penzolare un medaglione composto da 687 diamanti con il logo del mitico profumo. Cartelloni giganti e pagine sui giornali, gli scatti della Kidman invadono il mondo.
2005, Nicole Kidman by Patrick Demarchelier
Cinque anni più tardi, in concomitanza con l’uscita di Coco avant Chanel (2009), il biopic diretto da Anne Fontaine, l’attrice francese Audrey Tautou interpreta Gabrielle Chanel anche nel breve film Treno di notte per la regia di Jean-Pierre Jeunet. Uno spot fortemente cinematografico in cui la protagonista viaggia su un treno diretto a Istanbul. Se la Kidman era se stessa, qui la splendida interprete de Il favoloso mondo di Amelie rappresenta nuovamente la stilista, in un continuum con la pellicola.
2009, Audrey Tautou by Dominique Issermann
Il presente: da Brad Pitt a Marion Cotillard
Poco meno di dieci anni fa, nel 2012, la Maison per la prima volta in assoluto sceglie un volto maschile come testimonial dell’Eau de toilette N°5, il super divo e sex symbol Brad Pitt. È lui che racconta (prima in bianco e nero poi a colori) il profumo nello spot diretto dalla sapiente mano di Joe Wright. Due anni più tardi riecco una donna e riecco la regia di Baz Luhrmann che nel 2014 realizza un mini-film interpretato dalla top model brasiliana Gisele Bündchen e dall'attore olandese Michiel Huisman (con versione lenta e romantica di You're the One That I Want del musical Grease).
Tra il 2016 e il 2019 è la giovane Lily Rose-Depp (figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis), modella ma ormai attrice sempre più in ascesa, la testimonial della fragranza, tra scatti e un paio di short movie. Il primo di questi è il primo della storia che non segue una narrazione ma che presenta una serie di istantanee, rapide e ipnotiche. La regia dello spot è di Johan Renck, autore anche dell’ultimo (2020) film legato al profumo simbolo di Coco, quello ambientato niente meno che sulla Luna da un’altra star del cinema mondiale, la francese Marion Cotillard. L’ennesima dimostrazione artistica che certifica, dopo un secolo, un legame indissolubile, quello tra Chanel N°5 e il magico mondo del cinema. Una storia al femminile che profuma di vita.
2020, Marion Cotillard