Swarovski Foundation Institute: Creatives for Our Future - i vincitori

La Swarovski Foundation ha svelato i vincitori del suo concorso organizzato in collaborazione con l'ONU per scoprire i migliori talenti creativi capaci di innovare nell'ottica di

uno sviluppo sostenibile. Al progetto Swarovski Foundation Institute: Creatives for Our Future hanno partecipato oltre 400 giovani creativi da 72 Paesi nei campi della moda sostenibile, product design, biotecnologie, architettura, ingegneria e arti visuali.

Nadja Swarovski, Director della fondazione, spiega la visione di questo programma di mentoring:

“Credo nel potere dei talenti emergenti di guidare l'innovazione e il cambiamento positivo per il bene pubblico, l'ambiente e la società. Questo programma consentirà a nove innovatori provenienti da nove Paesi diversi di mettere le loro capacità al lavoro per aumentare la consapevolezza, sviluppare tecnologie e soluzioni per la sostenibilità che affrontano le sfide più urgenti del mondo per la salvaguardia del pianeta. Creatives for Our Future fornirà ai talenti coinvolti l'istruzione, gli strumenti e i contatti per convertire le loro idee innovative in realtà: la collaborazione, infatti, è necessaria per creare un cambiamento scalabile e duraturo La missione della Swarovski Foundation è promuovere la creatività per il bene della società e dell'ambiente, poiché i creativi sono i risolutori di problemi e i pensatori critici che troveranno le soluzioni alle sfide che interessano dal cambiamento climatico alle questioni relative ai diritti umani in questo momento cruciale”.

Lo vede come una continuazione del suo lavoro di lunga data con giovani designer emergenti?

“Promuovere i talenti emergenti - attraverso l'istruzione, i finanziamenti e l'empowerment - è uno dei pilastri fondanti della Swarovski Foundation. Swarovski Foundation: Creatives for Our Future è un progetto che amplifica questa visione e sottolinea il potere del pensiero creativo per stimolare la risoluzione dei problemi. Le aree di competenza degli innovatori selezionati abbracciano la moda sostenibile, il design del prodotto, l'architettura, le arti visive, l'ingegneria e la biotecnologia e siamo orgogliosi di fornire loro una piattaforma per perseguire questo approccio interdisciplinare allo sviluppo sostenibile”.


Quali sono i progetti per il futuro della Fondazione Swarovski? 

"La Fondazione continuerà a rafforzare i valori su cui è stata fondata nel 2013, che sono perfettamente riassunti in questa citazione del mio bisnonno e fondatore di Swarovski Daniel Swarovski: ‘Per ottenere un cambiamento duraturo, non devi pensare solo a te stesso ma anche degli altri’. Sin dall'inizio, abbiamo sostenuto iniziative e organizzazioni di beneficenza che lavorano in tre aree: promozione della cultura e creatività, promozione dell'empowerment umano e salvaguardia dell'ambiente.
Continueremo a far crescere l'impegno con i nostri partner come The Nature Conservancy, Women for Women International, Central Saint Martins, CFDA e Bluemarine Foundation, solo per citarne alcuni.  Questo programma nello specifico e in nostro impegno a livello più generale sono un invito all'azione per l'umanità, e in particolare per le giovani generazioni ad agire. La cooperazione e la collaborazione sono fondamentali".

Sono nove i protagonisti di questo importante progetto di mentoring: 
• Sejal Budholiya, (India) studente di ingegneria meccanica, artista e imprenditore  che ha lavorato su un sistema modulare di raccolta dell'acqua piovana ma si impegna anche per un progetto formativo per insegnare le arti dello spettacolo a 150 bimbi nel suo Paese;
• Agnieszka Doczynska, (Polonia) Graphic Designer, il cui progetto include la lotta all'inquinamento da plastica e un gioco di carte per insegnare la lingua dei segni attraverso il gioco;
• Yara Mohamed Evida, (Egitto) Architetto che lavora con materiali bio-based;
• Ghislain Irakoze, (Ruanda)  ingegnere che ha creato l'app "Wastezon" che collega le famiglie e le strutture di riciclaggio per trasformare in sicurezza i rifiuti elettronici e parallelamente lavora al progetto di arte e sostenibilità Kigali Green Gallery;
• Shuzo Matsuhashi, (Giappone, con sede a Vienna, Austria) Fashion Designer che rielabora con tecniche di sartoria giapponese tessuti upcycled;
• Osasumwen Obasogie, (Nigeria) ingegnere meccanico e imprenditore che ha inventato un sistema per produrre energia pulita ed economica per le famiglie povere del suo Paese;
• Benjamin Spencer, (USA) Designer di calzature e accessori  che mira a minimizzare la produzione di accessori e abbigliamento lavorando su bioplastiche e tessuti intelligenti capaci di cambiare colore;
• Camila Wandemberg, (Ecuador) designer di tessuti  che ha inventato filtri prodotti con le alghe per valorizzare i materiali e l'artigianalità delle comunità locali;

• Daniele Ficarra, (Italia) Product Designer che, lavorando sulla ricerca di biologia sintetica, ha creato la tecnologia AQUO che impiega microrganismi per produrre luce e li ha incorporati in oggetti di uso quotidiano che possono essere prodotti in serie.

Il protagonista italiano del progetto di mentoring diSwarovskiracconta così la sua esperienza: 
“Ho 25 anni e mi sono diplomato di recente alla Domus Academy di Milano. Sono cresciuto in una città di mare e a contatto con la natura e amavo osservare le sue dinamiche. Nel mio Paese siamo molto ospitali, e ho un grande rispetto per la flora e per la fauna, e per la natura in senso lato. Nel mio lavoro ho sempre cercato di trasporre le forme e le dinamiche della natura negli oggetti creati per l’uomo, per poter migliorare il nostro stile di vita e renderlo più compatibile con il nostro ecosistema. L’immaginazione è il mio superpotere, e creando posso realizzare i miei sogni, traducendo le azioni e i segni in qualcosa di concreto per le generazioni future e per il pianeta che ci ospita”.

Che lavoro ha presentato a Creatives for Our Future?

“Il mio progetto si basa su una ricerca approfondita del mondo della biologia sintetica basata su studi di luminari che hanno provato scientificamente l’esistenza di microrganismi in grado di emettere luce in determinate condizioni. Il concetto principale è quello della lampada ad acqua auto-ricaricante che sfrutta la reazione ossidante di un tipo di batteri che emettono fotoni, percepiti dall'uomo sotto forma di luce”.

Che cosa significa per lei sviluppo sostenibile? 

“Per me,  sviluppo sostenibile è l’unico modello di vita che ci permetterà di garantire l’equilibrio sul pianeta per le generazioni future. Ciascuna delle nostre pratiche quotidiane deve essere un’azione sostenibile. Ognuno di noi può fare piccoli passi, e così facendo, l’intera umanità sarà in grado di fare un passo più grande verso una nuova era di sviluppo.”

Qual è il suo obiettivo come creativo per il futuro? Che tipo di impatto positivo vuole ottenere grazie al suo lavoro?

“La decisione di diventare un product designer deriva da questo bisogno di contribuire allo sviluppo, e di conseguenza al miglioramento, della vita naturale sul pianeta. Fin da bambino mi sono sempre domandato se un’alternativa fosse possibile, e una serie di esempi molto coraggiosi mi hanno convinto che si può credere in un mondo in cui non esiste un solo modo di fare le cose. Credo che nella vita sia essenziale offrire delle alternative, la possibilità di scegliere ci rende persone libere e consapevoli”.

I nove protagonisti del progetto riceveranno 15mila dollari e la possibilità di ottenere formazione, accedere a un network professionale incredibile e il mentoring da parte di personalità importantissime dell'industria. 

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