Le sue opere spuntano all'improvviso regalando un tocco di bellezza e uno spunto di riflessione alle città. Nessuno sa bene chi sia Banksy, anche se qualcuno
Le sue opere noi abbiamo cercato di raccontarvele sempre: la più recente è apparsa sul muro del carcere di Reading con un detenuto che tenta la più classica delle fughe con le lenzuola annodate. Ma in fondo a quelle lenzuola pende una macchina da scrivere, metafora della libertà di pensiero e di idee. E se vogliamo citarne un'altra, la più commovente e poetica, in questa orribile pandemia, è stata l'omaggio a medici e infermieri apparsa a maggio 2020 vicino al pronto soccorso dell’ospedale di Southampton e dedicata ai veri eroi del momento: i medici e gli infermieri che lottano contro il covid ogni giorno.
Se avete dunque mai pensato che sarebbe bello rivedere tutte le opere di Banksy insieme - tenuto conto che non è facile comporre una mostra di street art di un artista sconosciuto - il progetto al Teatro Nuovo di Milano è quello che fa per voi. Si chiama “The World Of Banksy - The Immersive Experience”, arriva da noi dopo le edizioni di successo a Parigi, Barcellona e Praga con una formula coinvolgente come sanno esserlo solo le expericence immersive.
La mostra, in programma dal 14 maggio al 30 giugno 2021 si aprirà con un percorso espositivo di oltre 60 opere d'arte di proprietà privata in versione stampata e più di 30 murales a grandezza naturale dell'artista più misterioso di tutti i tempi che ha conquistato il pubblico con la sua ironia, le sue denunce, le sue prese di posizione politica, intelligenza e protesta.
Banksy ha saputo criticare la società, i politici, il consumismo e persino il mondo dell'arte con forti messaggi anticapitalisti, contro la guerra e antiautoritari. Il suo lavoro del resto è spesso, proprio per questo, al centro di controversie. Nel 2010, insieme a nomi come Obama e Lady Gaga, è stato descritto dal Times Magazine come una delle prime 100 persone influenti al mondo. Probabilmente era l'unica persona anonima ad essere presente in quella lista.
Il suo rapporto con il mercato dell'arte - oggi più che mai - è complicato. Si direbbe che la sua tesi di fondo sia questa: esegue arte per strada per evitare gli eccessi del sistema guidati dal mercatoe perché il mercato dell'arte serve sempre per ultimo gli interessi dell’artista. Ma nonostante abbia mostrato più o meno costantemente una posizione contro la mercificazione dell'arte, di recente i suoi lavori hanno trovato acquirenti a prezzi record in molte aste.