Non tutti le macchie della pelle sono uguali
La vitamina C, che schiarisce e illumina la pelle, è stato l'ingrediente beauty più cercato su Google nel
“È importante distinguere fra iperpigmentazione post-infiammatoria (PIH), macchie da sole, e melasma”, chiarisce Dr. Maryam Zamani, chirurgo e medico estetico di grido, e creatrice della linea di luxury skincare MZ Skin: che esercita nella Cadogan Clinic del quartiere chic di Chelsea a Londra. “L'iperpigmentazione post-infiammatoria (PIH) deriva da una precedente infiammazione, come acne, trattamenti laser o altre lesioni della pelle. Le macchie solari sono il risultato di una prolungata esposizione ai raggi UV. Il melasma, detto ‘maschera di gravidanza’, perché è aggravato dalle fluttuazioni ormonali, colpisce prevalentemente le donne e appare sulla fronte, sul mento, sulle guance e sul labbro superiore. Altri fattori esacerbanti sono la terapia ormonale (contraccettivi orali) l'esposizione ai raggi UV e il calore (hot yoga, sauna, camino). Iperpigmentazione è un termine che include tutto quanto sopra.”
Quali sono i migliori trattamenti per correggere l'iperpigmentazione post-infiammatoria (PIH) e le macchie da sole?
Per la PIH, in studio, si possono usare peeling, laser, e farmaci topici su prescrizione. I peeling vengono adattati al grado di pigmentazione e al tipo di pelle. Personalmente, amo adoperare il Dermamelan che aiuta pazienti con ogni tipo di pelle a ottenere un tono più uniforme: rimuove l'accumulo di cellule morte che fa apparire la epidermide opaca e invecchiata. Come laser, si possono usare il laser ablativo frazionato o il Pico laser: ancora una volta tutto dipende dal tipo di pelle. Altre tecniche valide sono il microneedling, da utilizzare insieme ad agenti topici su prescrizione, e la luce pulsata, che richiede però diverse sedute. Le macchie da sole possono essere trattate in modo simile al PIH: ma per lesioni individuali, la crioterapia con azoto liquido è un metodo rapido semplice e efficace. Per il trattamento topico con creme poi, possono essere adoperati retinoidi, acido azelaico, niacinamide, acido tranexamico, AHA e idrochinone. E studi recenti hanno anche evidenziato l'efficacia di principi attivi come zinco, arbutina, acido cogico, vitamina C e estratti di tè verde.
Come si tratta il melasma?
Il melasma è difficile da trattare perché è una condizione che aumenta, diminuisce, e spesso riappare. Si manifesta specialmente nei fototipi più scuri. Il trattamento dipende dal tipo di pelle. Esistono ottimi peeling di potenza media per rimuovere la pigmentazione superficiale, da utilizzare con trattamenti post-peeling di 6-12 mesi per aiutare a ridurre la pigmentazione più profonda. Si possono usare acidi glicolici al 20-70%, acido tricloroacetico al 10-25%, o la soluzione di Jessner, con acido salicilico e acido lattico. Un pre-trattamento con un ciclo di idrochinone al 4% per via topica potenzia i risultati. La laser-terapia col laser Pico può frammentare la melanina e disperdere la pigmentazione. Una costante cura della pelle poi, è utilissima per aiutare a tenere a bada il melasma.
Post-trattamento, che strategie consiglia per prevenire la ricomparsa di ogni tipo di iperpigmentazione?
La protezione solare è fondamentale. Adopera creme solari ogni giorno, che piova o splenda il sole, con un SPF di minimo 30, bloccanti fisici come biossido di titanio o ossido di zinco, e SPF chimico. Nella mia linea di skincare, MZ Skin, esistono due prodotti con SPF 30: Hydrate & Nourish e Tint & Protect. Nelle stagioni più calde, per una protezione ottimale, aggiungi anche un cosmetico con un indice di protezione 50. Nei climi caldi e soleggiati e a altitudini elevate, riapplica spesso la crema solare, e evita se possibile l'esposizione diretta dalle 10:00 alle 16:00. Utilizza anche barriere fisiche come cappelli e indumenti che riducono l'esposizione ai raggi ultravioletti. Benché la alimentazione non può correggere la pigmentazione, una dieta sana migliora la salute della pelle, il che aiuta la battaglia contro le macchie.