«Secondo i dati forniti dalla Goldstein Market Intelligence l’industria cosmetica in India è stata valutata circa 11,16 miliardi di dollari nel 2017 ed è stimata crescere
Sembrerebbe esserci spazio per tutti. Ma gli indiani presidiano il campo e sono un osso duro persino per colossi internazionali come Sephora. Un esempio su tutti: Nykaa, 2,1 milioni di follower su Ig, definito dagli insider “India’s largest omnichannel beauty destination”. Nato come brand nel 2012 in un piccolo ufficio di Mumbai, con i suoi 76 negozi sparsi per il paese, e la promessa di raggiungerne 100 entro la fine del 2021 (dati BoF), rispetto ai 24 store di Sephora domina il mercato del retailing beauty indiano.
Il suo nome viene dal sanscrito “nayaka”, che significa “eroe” o “colui che è nella luce”. Nomen omen: negli anni ha raggiunto un valore stimato di tre miliardi di dollari (Bloomberg). Dopo l’attrice Katrina Kaif, lo scorso ottobre anche la star di Bollywood Alia Bhatt ha deciso di investire in questa realtà. Numerose le collaborazioni con brand occidentali: a novembre Charlotte Tilbury – make-up artist del fashion system internazionale – è sbarcata sulla piattaforma con un “exclusive Indian wedding look”. Il potere di Nykaa, il vantaggio rispetto ai competitor occidentali, sta nel saper interpretare i desideri e le necessità delle donne indiane, ovviamente, prima e meglio di chiunque altro. In un mondo globalizzato è la rivincita dell’“hyperlocal mindset”, trend in linea con alcune previsioni di mercato evidenziate dall’agenzia di beauty forecasting Beautystreams durante l’ultimo Cosmoprof India: «Culture, tradizioni e ingredienti locali, spesso dimenticati, costituiscono un’inesauribile fonte di ispirazione per rivalutare inediti storytelling, trattamenti, attivi naturali. Nelle previsioni dal 2021 al 2024 i consumer saranno portati a riscoprire i propri paesi anche per sostenere l’economia locale durante periodi di crisi finanziaria come questo».
(Continua)
In apertura: un’immagine del brand Kulfi che, oltre a presentare il tratto di Underlined Kajal Eyeliner nella sfumatura nazar no more, racconta una nuova, inclusiva, bellezza indiana.