Oasi Zegna: “Fading Loss - Cronache dal bosco”, l'installazione di Laura Pugno

Arte contemporaneaall'Oasi Zegna

Trivero-Valdilana, provincia di Biella. Qui le dolci Alpi biellesi si avvicinano alla Valsesia, in lontananza c’è il Monte Rosa: la strada dalla pianura

a un certo punto si concede una biforcazione. Il cartello segna “OasiZegna e, come ben sa chi ci è stato, davvero si entra in un’oasi naturale di stupefacente bellezza, ampia centro chilometri quadrati: è un parco naturale ad accesso libero, ora sotto il patrocinio del FAI Fondo Ambiente Italiano, nato dalla volontà della Fondazione Zegna di valorizzare e tutelare quel vasto e poco noto territorio montano sostenendo, in collaborazione con la comunità locale, un turismo consapevole e sostenibile.

In questo periodo la conca dei rododendri è in fiore ed è uno spettacolo, ma non è l’unico motivo per visitare l’oasi. In occasione delle Giornate Fai di Primavera, sabato 14 e domenica 15 maggio, inaugura infatti la nuova installazione diLaura Pugno, intelligente artista torinese da sempre attenta osservatrice delle dinamiche che legano l’uomo e l’ambiente in cui vive.

La multi-installazione di Laura Pugno a Casa Zegna

Bisogna andare nell’elegante Casa Zegna, sede dell’archivio storico del gruppo: qui, Pugno presenta un progetto che riflette sul cambiamento climatico e sulla biodiversità attraverso la fotografia, il video, la scultura e il disegno. La sua multi-installazione, intitolata “Fading Loss - Cronache dal bosco” guarda con occhi nuovi l’Oasi Zegna, di cui registra impercettibili ma significativi cambiamenti, come le tracce di un coleottero o la difficile crescita delle conifere. L’artista ci mostra come sia sufficiente un lieve innalzamento della temperatura media per rendere i boschi della montagna attorno Triveno vulnerabili e soggetti agli attacchi di insetti che prima non presentavano una minaccia. 

Nell’installazione, insieme alla sound artist Magda Drozd, Laura Pugno disegna una traccia sonora che pare ripercorrere le ferite subite dall’abete rosso attaccato dagli insetti mentre sui suoi disegni a carboncino scopriamo le diverse anime del bosco, ritratto anche in diversi scatti. Al centro dello spazio espositivo di Casa Zegna, c’è una struttura di legno e felce, che simboleggia i continui cambiamenti del paesaggio: quale visione ci attende in futuro? Come cambierà il bosco? Il progetto artistico non si limita agli spazi museali: bisogna camminare e immergersi nei sentieri e nei profumi dell’Oasi per capirne appieno il sens e, per scoprire il rinnovamento continuo dei boschi. A fare da guida, sabato e domenica, gli esperti del FAI.

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