Lady Diana ? e il suo colore preferito ?
Prendete il potere del rosa sull’umore ed elevatelo all’ennesima potenza. Cipria, malva, confetto, lilla, fucsia – qualunque sia la vostra sfumatura preferita,
In un’epoca in cui gli stilisti delle celebrità sono le mani invisibili dietro ad apparizioni pubbliche impeccabili, l’eterno amore di Lady Diana per il rosa era assai meno artificioso. Era il suo colore preferito – una predilezione che, dal momento in cui si è affermata come personaggio pubblico, ha trasmesso un calore sincero.
Alla tenera età di 22 anni, durante la visita in Australia del 1983 (una pagina di storia ben ricostruita in The Crown), il guardaroba quasi esclusivamente rosa della principessa è stato una dolce medicina. L’impatto con la vita regale è stato senz’altro duro, ma non le ha fatto abbandonare la sua anima tinta di rosa. Le sue scelte sartoriali in quei primi tempi sottolineano l’umanità che avrebbe da lì in avanti contraddistinto la sua persona. C’era una forza sfacciatamente femminile in quegli ettari di taffetà color marshmallow che hanno riscosso l’ammirazione di tutto il mondo e segnalato un cambio della guardia. La colonna sonora dell’epoca? Billie Jean di Michael Jackson era in vetta alle classifiche – l’elettrizzante video mostrava un Jackson in camicia rosa cipria sotto un cielo color malva.
Il colore preferito di Lady Diana ha spesso caratterizzato momenti di gioia, determinazione e crescente sicurezza; o a volte, ha rappresentato l’amore materno. Nel 1986, è stata ritratta seduta su uno scalino di Highgrove House con lo sguardo discretamente rivolto al fotografo e il piccolo Harry al sicuro fra le sue ginocchia quadrettate. In successive apparizioni ufficiali, lunghi abiti da sera di sono alternati a raffinatissime opere di sartoria. Fra queste, alcuni completi pregevoli e tubini aderenti firmati Catherine Walker e Versace (allora, la compianta vicedirettrice di Vogue UK Anna Harvey contribuì come consigliera di moda) – ma la passione per il rosa è rimasta una costante. Ricordate il tailleur doppiopetto a maniche corte disegnato da Gianni Versace? Siamo nella primavera del 1995 – un look al profumo di peonia che ancora oggi risulta nientemeno che sublime.
A più di 25 anni di distanza, i fiori che prestano i propri nomi alle più irresistibili sfumature di rosa offrono una toccante metafora. Il fiore di Diana è stato sin troppo effimero. “Le ho preso le misure la settimana scorsa per dei nuovi completi. L’ho vista molto serena” disse Versace della sua amica sul numero del luglio 1997 di Vanity Fair, che in copertina raffigurava la principessa. A pochi mesi da quella pubblicazione, entrambi sarebbero tragicamente scomparsi. “Credo sia in un momento in cui sente di aver preso in mano la sua vita. E di volerla vivere”.