Il punto di vista di Casa Vogue. Tante care cose, di Chiara Alessi

"Tante care cose": un libro di design, idee, invenzioni.

Più che di un oggetto, oggi presentiamo un oggetto che parla di oggetti e cioè un

target="_blank" target="_blank">libro. Il nostro protagonista nella fattispecie si intitola “Tante care cose” (Longanesi) ed è il più recente scritto da Chiara Alessi, colta e brillante studiosa e docente di design. Le 74 “cose” di cui l’autrice parla sono le più diverse: si va, giusto per esemplificare, dall’insegna del supermercato, alla maglietta sportiva; dalla macchina da scrivere, alla bici pieghevole. Sono insomma, ma solo una selezione che potrebbe avere anche altre puntate, quegli oggetti che sono entrati nel tempo a fare parte della vita quotidiana, tanto da mutare i nostri modi, le nostre abitudini, la storia individuale e collettiva della società italiana.

Come le ha scelte l’autrice queste care cose? Tutto è cominciato su Twitter nei tempi di reclusione forzata. Per 90 giorni Alessi ha costruito un archivio virtuale raccontando in due minuti e venti gli oggetti della storia del Novecento italiano, spaziando dall'architettura alla grafica, da progetti firmati ad anonimi, tra successi e fallimenti. Quel format che va dritto al dunque è rimasto e il libro, come dice il risvolto di copertina, “è un libro-tasca in cui ogni tanto affondare la mano per vedere cosa ne viene fuori”. Un libro da sbocconcellare, ogni capitoletto è a sé, nessun rischio di perdere il filo della trama. Un volume che insegna ad ascoltare le tante, differenti voci degli oggetti, a scoprire le loro storie che, neanche tanto in fondo, sono anche parte delle nostre.

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