“Into Words”: la prima literary week di Vogue Italia

Forse le parole non hanno il potere di cambiare il mondo. Ma sicuramente possono dare testimonianza del suo mutamento e raccontare le forze che lo sospingono.

Con questa consapevolezza, e alla ricerca di quei valori da cui trae linfa il progresso, la moda ha cominciato ad ascoltare i poeti e gli scrittori che parlano del presente con voci nuove. Voci queer, voci black, voci asiatiche, voci femministe. Voci che dal 24 al 30 maggio saranno al centro di “Into Words”, la prima literary week di Vogue Italia ideata e curata da Federico Chiara in collaborazione con la maison Valentino. 

Sette giorni di dirette Instagram insieme agli autori internazionali più influenti. Sette giorni di conversazioni per raccontare una sfida: come cambia il mondo dalla prospettiva di un magazine che, nel corso degli anni, ha pubblicato nomi emergenti e stelle di prima grandezza del panorama letterario. Testimoniando che moda e cultura, insieme, possono fare la differenza.

Ed eccoli, allora, alcuni dei partecipanti: si va da Andrew Sean Greer – premio Pulitzer nel 2018 per il romanzo Less – a Sebastiano Mauri, regista e autore del romanzo ecologista La nuova Terra; da Michael Cunningham, Pulitzer nel 1999, all’André Aciman di Chiamami col tuo nome; da Nicola Lagioia, premio Strega e direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, a Michela Murgia – in libreria con Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più.

E poi, con loro, anche il premio Nobel Orhan Pamuk, Sebastiano Mauri, le autrici Fatima Bhutto, Lila Azam Zanganeh, Elizabeth Acevedo, l’internet comedienne Elsa Majimbo, la due volte vincitrice del Pushcart Prize Lisa Taddeo, la vlogger e scrittrice Lena Mahfouf, il drammaturgo e sceneggiatore Matthew Lopez, la giornalista, attrice, regista e attivista Rokhaya Diallo e Koreen Odiney, fondatrice di We’re Not Really Strangers, gioco di carte e movimento che mira a rafforzare le connessioni empatiche tra le persone.

Molti i temi: femminismo, cultura patriarcale, migrazioni, etica ambientale, diversità, inclusività, amicizia e amore nelle loro infinite forme. Ma anche l’evoluzione di narrativa, poesia e commedia nell’era dei social media, tra interattività, serialità e intrattenimento.

Accanto a Vogue Italia, in questa edizione inaugurale, Valentino. Una scelta non casuale: il suo direttore creativo, Pierpaolo Piccioli, crede profondamente che la poesia protegga la nostra umanità e consenta esplorazioni interiori, offrendo una lente attraverso la quale possiamo toccare i sentimenti più intimi. Per questo il brand è stato il primo a utilizzare le parole di autori contemporanei per le sue campagne pubblicitarie: un modo per trasmettere i valori di autenticità e individualità all’interno della comunità, creando una conversazione aperta che coinvolge media e artisti diversi.

Guardate il palinsesto completo di “Into Words”, la prima literary week di Vogue Italia, a cura di Federico Chiara

24 maggio

Michael Cunningham con Federico Chiara, ore 19

25 maggio

Elizabeth Acevedo con Susanna Macchia, ore 17

Fatima Bhutto con Lila Azam Zanganeh, ore 18

26 maggio

Michela Murgia con Federico Chiara , ore 18

Ohran Pamuk con Lila Azam Zanganeh, ore 19 

27 maggio

André Aciman con Federico Chiara, ore 17.30

Mathew Lopez con Chiara Bardelli Nonino,  ore 19

28 maggio

Lena Mafouf/Rokhaya Diallo con Francesca Ragazzi, ore 17

Nicola Lagioia con Federico Chiara, ore 19

29 maggio

Sebastiano Mauri con Federico Chiara, ore 16

Giovanni Montanaro con Emanuele Farneti, ore 18

Koreen Odiney con Francesca Ragazzi, ore 19

30 maggio

Lisa Taddeo con Enrico Rotelli, ore 17

Andrew Sean Greer con Federico Chiara, ore 19

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