Vivienne Westwood ha conquistato il mondo della gioielleria con il suo choker di perle
Métissage di riottosità underground e aplomb aristocratico, l'estetica Vivienne Westwood è splendidamente
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Si parte dalla scelta delle perle. Un collier con la bianca materia preziosa agghinda in versione singola i ritratti delle grande dame della nobiltà europea: Eleonora da Toledo ritratta dal Bronzino nel XV secolo, Maria Antonietta immortalata da Élisabeth Vigée Le Brun, l'imperatrice Eugenia Montijo dipinta da Franz Xaver Winterhalter. Ad accostare per prima i paradigmatici tre fili è la regina Elisabetta I, coincidenza tanto divertente quanto intelligente che associa i modelli della maison Westwood alla corona britannica.
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Si prosegue con il taglio del bijoux. Nessuna morbidezza da collana pendente per la ‘Bas Relief’, che invece si accosta alla tipica rigidità del choker. Diventato un fenomeno fashion nell'era del punk anni 60, il gioiello evolve in foulard nei 70 per poi abbracciare la pelle total black negli 80, decennio in cui Vivienne dà inizio alla sua opera di rievocazione storica in chiave rock. Stringendo le perle al collo si rompe il circolo vizioso della tradizione, originando il virtuosismo della reinterpretazione, dell'adattamento e dell'immaginazione.
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Chiude (letteralmente) il cerchio la grande fibbia metallica centrale, incontro fra l'araldica monarchica e le patch in tessuto dei negozi vintage, dove l'Orb incontra gli anelli di Saturno. Ricalcato sul globo crucigero che identifica re e regine d'Inghilterra come difensori della fede, parte del patrimonio visuale del Regno Unito dal 1661 quando fu creato per re Carlo II, l'Orb è il legame del brand con il passato, con un bagaglio artistico-culturale che non viene rinnegato ma altresì celebrato in un'operazione che lo rende adeguato ai tempi che corrono. A questo si aggiungono i fantomatici anelli di Saturno, chicca pseudo-futurista che nulla ha a che vedere con viaggi spaziali o ispirazioni intergalattiche, ma è simbolo del domani, dello slancio progressista di un brand che ha da sempre lo sguardo rivolto in avanti. Unendosi in un unico emblema, formano la perfetta sintesi del presente.
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Distaccandosi dall'innegabile valore concettuale, altrettanto degno di lode è il fronte estetico, grazie al potere combinato (e praticamente invincibile) di perle e cristalli. Dua Lipa la sfoggia ai Brit Awards 2021, come punto luce di una mise rococò con bustier e reggicalze modello harlot. Elle Fanning sfoggia un total-look Andreas Kronthaler x Vivienne Westwood sul red carpet digitale degli Spirit Awards, ricoprendosi interamente di perle e inneggiando alla passione per la sfera iridescente di Caterina la Grande di Russia, che interpreta nello show Hulu The Great. Non manca lo street style con una Bella Hadid che opta per mood anni 90 di capello bucket, cardigan rosa confetto e giacca di pelle dal fit maschile.
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“Lunga vita alla Regina!”, esclama Dama Vivienne Westwood in quanto membro del cavalierato britannico. “Lunga vita a Vivienne!”, il nostro per colei che ha portato una vague blasonata e terribilmente bella nei nostri guardaroba.