Demi Lovato si è dichiarata non binaria e ha chiesto di indicarla con il pronome "essi/loro" anziché con il consueto le/lei. Un coming out che la
"Voglio approfittare di questo momento per condividere qualcosa di molto personale con voi. Nell'ultimo anno e mezzo, ho fatto un percorso di guarigione e di riflessione su me stessa. E attraverso questo lavoro, ho avuto questa rivelazione: mi identifico come non-binaria. Per questo, vorrei cambiare il mio pronome personale in loro". Demi Lovato ha poi aggiunto: “Sento che è il modo che meglio rappresenta la fluidità del mio genere e mi permette di sentirmi a mio agio sia con la persona che so di essere, sia con quella che sto ancora scoprendo. Per me sarebbe incredibilmente importante se le persone usassero they/them per parlare di me.”
Demi Lovato
© Emma McIntyre/Getty Images
Riportiamo un ampio stralcio del discorso fatto da Demi Lovato perché, al contrario di come spesso questa cosa è stata trattata, vorremmo sottolineare come, al di là del sensazionalismo che una dichiarazione come quella dei pronomi può portare, c'è qualcosa di molto più profondo celato nelle parole di Demi. Questa cosa così profonda è la ricerca di una propria serenità interiore che passa da uno degli elementi più intimi: la propria identità. In primis l'essere non binario, quindi non in grado di riconoscersi in una mascolinità o in una femminilità.
Come la popstar ha sottolineato, quello che sta facendo è una richiesta per il suo benessere, non un obbligo, né un'imposizione. Come poi ha voluto sottolineare chiaramente lei non si sente portavoce di nient'altri che di se stessa e delle proprie esigenze (come, a suo modo, ha fatto anche Elliot Page). Nella prima puntata del suo podcast, Demi ha voluto raccontare con estrema puntualità e nel modo più approfondito che poteva una realtà che la riguardava personalmente. Mettendosi anche in gioco ed esponendosi non poco.
Perché nel chiedere di riferirsi a lei con un pronome, Demi Lovato ha espresso una sua esigenza molto personale, molto intima. Una confessione, più che una richiesta che va rispettata e non derisa. Una richiesta ha ragione d'essere perché si colloca nell'alveo dell'autodeterminazione di una persona. E una scelta che va compresa nella sua complessità.