Il punto di vista di Casa Vogue. Spaghetti di Fiam

Quella “sdraio” (sedia si elide sempre) con la cordatura in tondino di morbido pvc che si stampa sulla pelle se non ti ricordi di mettere una

“spugna” (telo mare) per protezione è – con il flacone marroncino tutto appiccicaticcio del Coppertone, la cuffia di mamma con le applicazioni di fiorellini e l’Almanacco di Topolino pieno di sabbia – uno dei simboli/ricordi di estati al mare e vacanze più vicine a un’arcadica riviera che alla realtà. Anche il nome “Spaghetti” rimanda a un simbolo se vogliamo abusato e tuttavia inalterato di una certa immagine felice dell’Italia. Non è un caso che lo stesso tipo di pasta dia nome anche a un’altra seduta (da interno). Torniamo alla nostra sdraio Spaghetti, prodotta ormai da 50 anni dalla Fiam di Ghedi, nella Bresciana. Telaio in acciaio o alluminio (dunque in ogni caso super leggero), schienale anatomico regolabile, ma lo sapete bene, sollevando i braccioli in 6 posizioni.

Spaghetti, Fiam.

E poi, il poggiapiedi pieghevole, sul quale sedersi in un angolino, ben avvolti nella “spugna” post bagno, con focaccia per merenda. Ma davvero volete rinunciare a sdraiarvi come si deve? La novità, accantonate le nostalgie vacanziere, è che per questa estate la cartella colori vira decisamente al pop, con versioni tricolore giallo/arancione/rosso e blu/celeste/bianco; bicolore optical bianco e nero; in nuance monocromatiche dal verde brillante al classico bordeaux. Ovviamente, la Spaghetti funziona benissimo anche in giardino, al lago, in terrazza, sul balcone; pure se non siete in vacanza, ma quella mezz’ora di relax non ve la deve togliere nessuno.   

Spaghetti, Fiam.

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