La pandemia ha inevitabilmente avuto un enorme impatto sull’industria cinematografica. Con i cinema di tutti il mondo costretti a chiudere i battenti – alcuni dei quali,
Nel mondo dell’horror, questo significa che stiamo per essere travolti da un’ondata di contenuti agghiaccianti. Da iconici franchise horror (Halloween e Saw) a nuovi titoli partoriti dalle alcune delle menti più meravigliosamente contorte dell’industria (Guillermo del Toro e Jordan Peele), il 2021 promette di essere un’annata memorabile per i film dell’orrore.
Vogue spegne le luci, chiude le porte a chiave ed elenca gli horror più terrificanti in uscita quest’anno.
1.A Quiet Place II(maggio)
Il Covid-19 ha ritardato l’attesissima uscita del seguito di uno degli horror di maggior successo della storia recente – ma finalmente è arrivato. Questa volta la famiglia Abbott, guidata da Emily Blunt, deve avventurarsi nel mondo esterno e affrontare i mostri determinati a distruggerli. Cillian Murphy di Peaky Blinders si unisce al cast in quello che promette di replicare il mix di terrore totale e assoluto e momenti di vera tenerezza dell’originale. Il marito di Blunt nella vita reale, John Krasinski, dirige anche stavolta. Preparatevi a momenti da brivido.
2.Candyman(agosto)
La regista Nia DaCosta aveva solo due anni quando uscì la prima versione di questo film incentrato sugli specchi, nel 1992. Oggi ha 31 anni e si è unita al produttore premio Oscar Jordan Peele, un moderno maestro dell’horror, per consegnarci questo sequel spirituale con Yahya Abdul-Mateen II (Aquaman, Watchmen). Il seguito approfondisce i temi dell’originale, riportandoci al Cabrini Green di Chicago dove l’originario Candyman, un nero, era stato assassinato per avere una relazione con una donna bianca. Con una lente puntata sulla gentrificazione e sulla razza, Candyman è una delle uscite più attese dell’anno.
3.Benedetta(luglio)
Il catalogo del controverso cineasta olandese Paul Verhoeven, 82 anni, include classici cult come Basic Instinct (1992) e Showgirls 1995). Il maestro del “thriller erotico” ha di recente diretto Elle (2016) con Isabelle Huppert, molto ben accolto dalla critica. Regista divisivo, è il solo a poter dire di aver vinto un Golden Raspberry Award per il peggior film e la peggior regia (con Showgirls) e un Golden globe per il miglior film straniero (con Elle), ma quei due premi, uno accanto all’altro, sono un discreto riflesso dei suoi lavori. Il trailer della sua ultima fatica, con Virginie Efira e Charlotte Rampling, descritto come un “horror erotico con suora lesbica” sembra Verhoeven al suo massimo. Sexy, eccitante e un po’ sciocco. E come tutti i film di Verhoeven, assolutamente originale.
4.Spiral – L’eredità di Saw(maggio)
Il famigerato franchise torna sui nostri schermi avendo reclutato due leggende del cinema, Samuel L. Jackson e Chris Rock, per quello che è il nono capitolo della saga. Diretto dall’habitué di Saw Darren Lynn Bousman, Spiral assume la forma di un thriller investigativo su un serial killer che prende di mira i poliziotti, lasciando simboli a spirale come biglietto da visita. Aspettatevi che sia fedele a sé stesso, vale a dire eccezionalmente cruento e assolutamente terrorizzante. Se avete voglia di 90 minuti di adrenalina e immagini rivoltanti con due dei migliori attori americani, questo è quello che fa per voi.
5.Man in the Dark(agosto)
Il regista Fede Álvarez torna per la seconda parte di una storia che ha tenuto avvinto il pubblico sin dalla prima inquadratura nel 2016. Nella prima parte, su un gruppo di ladri d’appartamenti che s’introduce nella casa di un uomo cieco, interpretato da Stephen Lang, si scopre presto che l’uomo è tutto tranne che indifeso. Nel seguito la nostra killing machine ipovedente vive in una baita nel bosco dove è stato accolto da una giovane orfana (sentite, non è Shakespeare). Quando la ragazza viene rapita, lui è costretto a lasciare la casa per cercare di salvarla. Prodotto dal padrino dell’horror Sam Raimi, quello de ‘La casa’, il quale ha detto che il film è “la più grande idea per un sequel che abbia mai sentito”.
6.Last Night In Soho(ottobre)
Edgar Wright, l’uomo dietro alla sitcom cult britannica Spaced, ha diretto sei film fino a oggi, tra cui la commedia horror di zombie L’alba dei morti dementi del 2004 e il thriller ad alta velocità Baby Driver – Il genio della fuga (2017). I suoi lavori sono divertenti e hanno un ritmo serrato, nonché fatti da uno che evidentemente gode a essere un movie nerd. Con la sua ultima fatica, Wright cambia e consegna un horror che salta tra il presente e la Londra degli anni Sessanta. Con Anya Taylor-Joy di La regina degli scacchi e Matt Smith di The Crown (impeccabili con il loro look rétro), Last Night In Soho comincia con una discesa in un tunnel spazio-temporale psicologico per poi aumentare d’intensità man mano che la storia prosegue..
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7.Nightmare Alley(dicembre)
Un thriller psicologico basato sul libro dallo stesso titolo di William Lindsay Gresham del 1946, Nightmare Alley è scritto e diretto dal premio Oscar Guillermo del Toro (La forma dell’acqua del 2017), con un cast composto di star tra cui Bradley Cooper, Cate Blanchett, Toni Collette e Willem Dafoe. La storia gira intorno a un giostraio e abile manipolatore che si allea con una malvagia psichiatra per fare danni. Si può dire con sicurezza che non è una commedia romantica. Come per tutti i film di del Toro, possiamo aspettarci immagini splendide e inquietanti che resteranno con noi molto dopo la fine dei titoli di testa.
8.Antlers(ottobre)
Un anno pieno di impegni per il signor del Toro, che scende dalla sedia del regista e assume il ruolo di produttore di questo spookfest soprannaturale con Keri Russell nei panni della maestra di scuola elementare Julia e Jesse Plemons in quelli di suo fratello sceriffo in una cittadina di provincia dell’Oregon. I due sospettano che un bambino stia tenendo una sorta di creatura soprannaturale in casa sua e cominciano a indagare. Il regista Scott Cooper ha detto di recente a una fiera del fumetto che Antlers “in realtà parla di cosa significa vivere nell’America oggi e di tutti i problemi che stiamo affrontando. La crisi del clima, una massa di tossicodipendenti, il modo in cui trattiamo i nativi americani e l’estrema povertà”.