Da Tokyo a Shanghai, da Mosca a Lisbona, le fashion week nel mondo stanno rilanciando la moda locale in vista della sperata ripresa che il 2021 prospetta. La pausa forzata dovuta
alla pandemia ha aiutato, in ogni caso, i diversi fashion system internazionali a reinventarsi trovando nuove forme per il supporto dell’industria locale che spesso si interfaccia con l’intera creatività delle nuove capitali della moda. Quest’ultimo caso specifico è il nuovo capitolo che la Mercedes-Benz Fashion Week di Tbilisi, guidata da Sofia Tchkonia, sta scrivendo dallo scorso anno. Il cambiamento avviene con il lancio della Factory - Art & Culture, Education Center nella capitale georgiana: uno spazio enorme (quasi ventottomila metri quadrati) interamente dedicato a designer, artisti, fotografi che permette ai creativi di mostrare il loro lavoro, promuovendo la ricerca delle nuove generazioni e dando voce a una diversa interpretazione dell’importante eredità culturale del paese.
A completare il rinnovamento della settimana della moda, la Georgian Fashion Foundation lancia un premio speciale – GFF Prize – con una giuria composta da grandi nomi protagonisti della moda contemporanea come Sara Sozzani Maino (Vice direttrice di Vogue Italia e Head di Vogue Talents), Filip Niedenthal (Direttore di Vogue Polska), Gena Smith (Senior VP delle Risorse umane e Head of Global Executive and Creative Recruitment per LVMH), Luca Rizzi (Direttore Tutoring & Consulting Pitti), David Koma, Diane Pernet e molti altri.
Situationist
Situationist continua a essere una delle punte di diamante della fashion week di Tbilisi. Ormai conosciuto a livello internazionale (nota la presenza anche alla settimana parigina), il brand decide di concentrarsi ancora una volta sulle tradizioni del costume storico del paese, unendole a una modernità cutting-edge tipica del proprio design. Una piacevole conferma sono, senza alcun dubbio, i volumi dei capi che giocano fra rigonfiamenti e grandi maniche che si contrappongono a giacche dalle spalle strettissime. Anche i colori e le stampe sono una piacevole riscoperta che guarda certamente alla tormentata storia del paese e alla propria industria produttiva, realizzando una serie di prodotti non soltanto piacevoli alla vista quanto desiderabili, indossabili.
Ingorokva
Tamuna Ingorokva celebra la vita pre-pandemia che abbiamo abbandonato in contrasto con la street art molto presente nella capitale georgiana. Il risultato di questo ragionamento ha fatto sì che Ingorokva presentasse una serie di capi apparentemente difficili da interpretare come i total look dalla fittissima stampa realizzata da caotici ghirigori – chic in bianco e nero. In chiusura dello show, una dedica al mondo della notte: contrasti di bianco e nero in paillettes, una versione sensuale del black tie fra trasparenze, tagli, sensuale fluidità.
Mach & Mach
Il duo creativo, già protagonista della mostra di Vogue Talents nel 2017, concentra la collezione sull’idea di “Power of Beauty”; Nina e Gvantsa Macharashvili infatti celebrano la forza della moda presentando una serie di look ispirati sia ai recenti archivi del brand (il mood shiny, i tagli azzardatissimi) sia ai trend più rilevanti dell’ultimo periodo come il tie-dye, le stampe all-over e i power suit. Il brand, riconosciuto anche all’estero e indossato da molte celebrities americane come Kylie Jenner, non rinuncia anche per questa stagione a un look fresco, giovane, attirando le attenzioni di un nuovo mercato generazionale.
Tiko Paksa
Silhouette congelate, monastiche e rigide: così si potrebbe riassumere la nuova collezione di Tiko Paksa che dallo scorso anno è anche direttrice creativa dello storico brand georgiano Materiel. Per le proprie collezioni, Paksa cerca di utilizzare il più possibile materiali eco-friendly e sostenibili che unisce al proprio design deciso e fermo che prende ispirazione dalla tradizione maschile e da altri elementi sportivi. A completare il buon lavoro di Paksa è il gioco di proporzioni e sproporzioni sui capi: spalle scoperte, una gamba più lunga dell’altra, per esempio.