Medea è la griffe di borse che piace a Beyoncé e Rihanna

Frutto dell’ingegno delle gemelle Camilla e Giulia Venturini, Medea è una griffe italiana di accessori con sede a Milano, molto originale e nota per la rivisitazione

in pelle, in svariate declinazioni, della classica shopper di carta. Fin dal lancio, nel 2019, i prodotti del brand sono stati tutti un successo dopo l’altro, sfoggiati da celeb del calibro di Beyoncé, Rihanna, Kaia Gerber e della cantautrice Dev Hynes. 

E anche se la loro borsa è considerata (con loro grande rammarico) una ‘It’ bag a tutti gli effetti, al brand piace sconfinare nel mondo dell’arte, della musica, della moda. Dalle artiste Nan Goldin e Judith Bernstein ai designer Kiko Kostadinov e Peter Do, le due stiliste 32enni mettono in luce l’importanza delle collaborazioni. “Sono in cima alla nostra lista, altrimenti si tratta solo di oggetti”, dice Camilla. “Ci sentiamo più complete quando non ci siamo solo noi”, aggiunge Giulia.

Medea, il cui nome si ispira al film del 1969 di Pier Paolo Pasolini, è ormai un brand di culto in tutto il mondo e vanta già moltissimi punti vendita. “È successo tutto molto velocemente, ma abbiamo imparato ad adattarci”, dice Giulia. “È fantastico ricevere un feedback dai clienti giovani in tutto il mondo che capiscono quello che facciamo”, aggiunge Camilla.

1. La passione per la moda è nata in famiglia 

Camilla: “In Italia l’amore per la moda è un fatto culturale. La nostra nonna faceva la sarta, da piccole giocavamo nel suo atelier. E mettevamo su sfilate di moda con gli scampoli, obbligando nostra madre a guardare”.

Giulia: “Poi siamo andate a scuola di moda a Milano e abbiamo cominciato a interessarci di più alla comunicazione nella moda”.

2. Lavorare con la mia gemella, fra alti e bassi

Giulia: “Ci pensavamo da sempre, ma Camilla era a New York e io mi trovavo in Europa, quindi per dieci anni siamo state lontane. Poi un giorno abbiamo avuto l’idea per la borsa, e da lì le cose sono andate veloci. L’abbiamo creata e postata su Instagram, e Selfridges ci ha contattate per un ordine”.

Camilla: “La fiducia che abbiamo l’una dell’altra rende tutto più veloce, posso scriverle in qualunque momento della giornata. Ma può essere sfiancante, perché non mettiamo paletti fra di noi, e il nostro modo di comunicare è emotivo, ma è l’unico modo in cui possiamo lavorare”.

© Courtesy of Medea

3. Le collaborazioni sono importanti: il futuro della moda è unire le persone

Giulia: “Ci piace molto vedere il lavoro degli altri e portarlo nel nostro mondo. Spesso i brand non pensano al di là del prodotto. Quando presentiamo una campagna, pensiamo subito alla colonna sonora e ai musicisti fantastici con cui possiamo collaborare”.

Camilla: “Ci piace collaborare anche per le foto, sono una parte molto importante di quel che facciamo, e poi veniamo entrambe da esperienze visual”.

4. L’importanza della qualità sulla quantità

Camilla: “Fare prodotti di qualità è fondamentale per noi perché siamo italiane. La fattura delle nostre borse è impeccabile. Adoro vedere qualcuno che ha una nostra borsa ed è felice del livello di qualità”.

Giulia: “Lavoriamo con un’azienda in cui gli standard di qualità sono altissimi. Facciamo ricerca sui materiali, e se c’è anche una minima cosa che non va, l’azienda non li produce. Hanno sviluppato una serie di regole perché le borse siano perfette, e quindi il risultato finale sarà sempre fantastico”.

5. La nuova borsa eco-consapevole, e l’importanza della sostenibilità

Giulia: “La nostra è una shopper creata con pelle priva di metalli, viene conciata senza utilizzare prodotti chimici che danneggiano l’ambiente. Per la stampa abbiamo collaborato con l’artista di base a Los Angeles Chloé Maratta che ha ideato lo slogan che vediamo sulla borsa: ‘This bag breaks down in dirt.’”

Camilla: “Facciamo sempre ricerca sui materiali e sulle tecniche più sostenibili. Sappiamo sempre da dove viene tutto quello che acquistiamo. Il nostro packaging è privo di plastica e tutti i nostri materiali sono prodotti in Italia”.

6. Diversificare, restando fedeli a se stessi

Giulia: “Vogliamo creare un cappello in pelle, pensiamo possa essere un buon modo per ampliare Medea. Siamo sempre molto attente e ci prendiamo molto tempo per ogni prodotto. Per esempio, ci abbiamo messo tre anni per creare una felpa”.

Camilla: “Ci piacciono gli accessori più che gli abiti, come le cinture e magari anche le scarpe”.

© Courtesy of Medea

7. L’ endorsement non arriva solo dalle celeb, ma aiuta molto

Giulia: “Beyoncé è stata una grandissima sorpresa, ha postato molti dei nostri prodotti. È incredibile avere il suo sostegno per un piccolo brand. Anche con Rihanna è stato uno choc. È una style icon, e sapere che le piaceva molto quel che facevamo, specialmente all’inizio, è stato un grande incoraggiamento”.

Camilla: “È anche molto cool quando vedo le persone con le nostre borse che ci taggano da posti come Phoenix, in Arizona. Per me una cosa del genere è ancora più appagante”.

8. Un consiglio alle ‘se stesse’ giovani?

Camilla: “Mantieni sempre la forma mentis e la freschezza degli inizi, non ti preoccupare del giorno numero 400”.

Giulia: “Si tratta di creare cose bellissime e di restare fedeli alla propria vision. Non guardarti intorno, e non paragonarti agli altri”.

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