Deodoranti naturali ed eco-friendly: guida all’acquisto

Non sottovalutate i benefici, non solo sulla pelle, di deodoranti naturali ed eco-friendly. Sapevate per esempio che il vostro deodorante potrebbe contribuire all’inquinamento dell’aria e

persino influire sui cambiamenti climatici? Uno studio del 2018 evidenzia che i deodoranti, insieme a shampoo e creme, possono essere causa di inquinamento atmosferico proprio come le nostre automobili. 

E questo succede perché alcuni prodotti emanano composti organici volatili, o COV. “Queste molecole sono una componente importante nella formazione dello smogcittadino, che è dannoso per l’uomo”, spiega a VogueMatthew Coggon, ricercatore scientifico alla University of Colorado, Boulder. 

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Come mai è ancora così difficile riciclare il packaging dei prodotti beauty?

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Oggi però c’è una maggiore consapevolezza sull’ambiente, oltre a una preoccupazione crescente sull’utilizzo dell’alluminio nei deodoranti convenzionali (anche se non ci sono prove scientifiche sulla sua effettiva pericolosità), e quindi sempre più persone stanno passando ai deodoranti naturali.  

“Noi utilizziamo un mix di polveri vegetali eminerali, ingredienti naturali e invisibili che si depositano sulla pelle per assorbire la sudorazione”, spiega Ed Currie, cofondatore del brand londinese AKT, che produce deodoranti in crema venduti in tubetti di alluminio completamente riciclabili. “Fin dall’inizio la nostra filosofia è stata questa: niente deve finire in discarica, e non vogliamo inquinare l’atmosfera”.  

Per quanto sia difficile eliminare completamente il problema dei COV, ecco come possiamo almeno ridurre l’ impatto del nostro deodorante sull’ambiente in 4 mosse.

1. Eliminate gli spray tradizionali 

In tutto il mondo ogni anno vengono consumati 3 miliardi di deodoranti spray. Anche se non contengono più clorofluorocarburi (CFC) che assottigliano lo strato di ozono, i deodoranti spray contengono comunque gas propellenti che inquinano l’aria e influiscono sui cambiamenti climatici. 

“Miscele di propano e butano (gas di petrolio liquefatti, ndr) vengono largamente impiegate come propellenti, e possono reagire con altre componenti presenti nell’aria formando composti organici secondari che favoriscono il riscaldamento globale”, spiega il Professor Ghasem Nasr, che dirige lo Spray Research Group della University of Salford, Manchester, e ha creato Eco-Valve, una nuova tecnologia progettata per rendere gli spray più eco-friendly

2. Scegliete deodoranti senza profumo

I deodoranti naturali, spesso considerati più ecologici rispetto a quelli pieni di sostanze chimiche, possono comunque emettere COV, e quindi favorire l’inquinamento dell’aria. “Se per la cura della persona usate un prodotto che contiene profumo o con ingredienti che non siano solo acqua o sali, quel prodotto diffonde sicuramente COV nell’aria”, spiega Coggon. 

Scegliete un deodorante senza profumo, se possibile — come Fragrance-Free Deodorant Stick di Schmidt o Unscented Deodorant di Native — per diminuire il vostro impatto sull’ambiente. “I prodotti profumati, compresi i deodoranti e altri profumi che applichiamo sono una delle maggiori fonti di VCO nelle case”, continua l’esperto.

3. Optate per confezioni “plastic free

Considerando le grandi quantità di deodorante che utilizziamo, non possiamo non considerare l’impatto di tutto quel packaging. Ecco perché AKT utilizza tubetti in alluminio al 100% per confezionare i suoi deodoranti naturali invece della plastica, usata di solito per i deodoranti roll-on o in stick. “Tutto il nostro packaging è completamente privo di plastica, e anche i tappi sono in alluminio”, dice Currie. “L’alluminio può essere riutilizzato più e più volte, e non perde mai le sue qualità, a differenza di plastica e cartone”.

4. Utilizzate meno deodorante

Il modo più semplice di tenere sotto controllo l’impatto sull’ambiente del vostro deodorante è di usarne meno, se possibile. Coggon, ad esempio, ci dice che ha eliminato completamente il deodorante e altri prodotti per la cura personale proprio a causa del loro impatto sul pianeta. 

“Ognuno deve agire come meglio crede”, conclude, “Ma è sempre bene dare un’occhiata alla lista degli ingredienti e informarsi per capire se quelle sostanze possono essere dannose per il pianeta”.

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