Durante una London Fashion Week in cui regnava il distanziamento sociale, i designer di womenswear hanno organizzato una serie di appuntamenti e mini-sfilate, e rilasciato
Matty Bovan
Le sfilate di Bovan sono di solito momenti di spettacolo effervescente, carichi di teatralità e stravaganza. E se il formato video non rende altrettanto bene la profondità e i dettagli del suo lavoro, la curiosità di Bovan non ha confini. In una serie di quelle che il designer, di base a York, chiama le sue ‘battle-ready shapes’, gli abiti da battaglia, ha presentato stampe floreali che ricordano la biancheria da letto di chintz della nonna, accanto a capi in pelle da biker sdruciti e tessuti di scarto dalle tinte cariche, ispirati ai costumi del XVI secolo. I volumi teatrali e sgargianti catturavano l’attenzione persino sui manichini.
16Arlington
Marko Capaldo e Kikka Caventi hanno presentato la loro nuova direzione per la primavera estate 2021. L’ispirazione è l’acqua, e il processo creativo è stato infatti semplificato, alla ricerca di un “new glamour.” I designer affermano che “non sono gli abiti a indossare la donna, ma la donna a indossare gli abiti: accentuano ed enfatizzano la sua bellezza naturale”. La collezione comprende vestiti asimmetrici in velluto riccio, pigiami in seta, abiti da ballo in stile duvet, capispalla e corsetti in pelle morbidissima. Avrà un look più semplice, forse, ma la ragazza di 16Arlington indossa ancora le sua scarpe da ballo.
Richard Malone
Il lockdown ha obbligato il designer irlandese a rendere più essenziale e riconfigurare il suo lavoro per un mondo nuovo, eliminando in parte la sua teatralità e scegliendo invece un “comfort rigoroso”. Malone desidera che chi indossa i suoi capi trovi conforto negli abiti da sera di peso e di sostanza, nei capi sartoriali bouclé, nelle bluse di velluto riccio e in un crêpe di lana che sembra seta. Il designer ha modificato le sue note silhouette, come il punto vita segnato e le spalle arrotondate, per creare un guardaroba semplificato fatto di capi in cui “vorresti infilarti dentro per scappar via”. L’armatura che ha creato, che valorizza il suo piacere personale per l’opulenza, ha l’aria di poter affrontare qualunque tempesta.
Sonia Carrasco
La giovane designer spagnola Sonia Carrasco ha affermato che lavorare da casa è stato un momento di grande dinamismo nella creazione della sua collezione. Il digitale ha permesso al suo team – che ha anche lavorato da casa – di progettare e creare in modo proficuo capi sartoriali in colori come arancio bruciato e nuance naturali con plissé asimmetrici, camicie button-up con pantaloni abbinati e giacche monopetto portate come vestiti in materiali riciclati, bio o vegani, prodotti in laboratori locali, che rendono omaggio alla città natale della designer, Siviglia.
Phoebe English
Le silhouette essenziali di English, sempre fedelissima alla moda sostenibile, sono un vero toccasana in questi tempi complicati. Semplici, efficaci, comodi e portabili: la designer ha creato una serie di otto capi patchwork e matelassé riutilizzando tessuti già esistenti, tinti con ingredienti naturali e scarti alimentari reperiti localmente e prediligendo tecniche zero-waste. I morbidi pantaloni in mussolina stropicciati e pre-lavati, le giacche trapuntate e le sete riciclate sono caldi e morbidi al tatto, e tutti prodotti responsabilmente.
Supriya Lele
Dopo essersi presa un anno di pausa dalle sfilate, Lele ha organizzato una serie di appuntamenti nella giornata di lunedì di questa London Fashion Week. Lele è fra i tanti stilisti che hanno scelto l’essenzialità, con una serie di capi minimalisti: slip dress drappeggiati in blu acceso, gilet scintillanti con bottoni, gonne e pantaloni portati bassi con perizoma in vista. Il suo obiettivo, ha dichiarato, era di far sentire “sexy e sicure di sé” dopo mesi passati dentro casa in tuta.
Susan Fang
Le modelle di Fang erano per metà angeliche e per metà psichedeliche, un mix che ha portato una ventata di ottimismo e di speranza. I suoi vestiti costruiti con strati di organza, con piume ricamate e stampe floreali acquarello ci trasportano, spiega la stilista, in “un luogo in cui ci si sente al sicuro mentre fluttuiamo sognanti fra momenti nostalgici dell’infanzia e una rinnovata energia”.
Charlotte Knowles
È sempre emozionante osservare i due designer Charlotte Knowles e Alexandre Arsenault affinare la propria visione a ogni nuova stagione. Con il film dedicato a questa stagione, realizzato da Harley Weir, i due hanno scelto di esprimere “una visione emancipata ma di rottura della femminilità, pericolosa e sensuale”, studiando a fondo i movimenti ‘flower power’ degli anni ‘60 e ’70. I capi spalla in suede donano un tocco grintoso e resistente, il denim un appeal pragmatico, e la lingerie indossata come outerwear è stata presentata in modo funzionale, perfetta per un look “empowered” dopo la pandemia. I due designer hanno dichiarato che “il lockdown ha accresciuto il loro amore per il design, e sviluppare la primavera estete 2021 è stata una vera gioia”.
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